23.

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megan's pov

Proprio questa mattina mi sono arrivati i risultati delle analisi del sangue, due giorni dopo averle fatte.

Hanno confermato il risultato del test, sono incinta.

Ora ne ho la conferma, non posso più negarlo a me stessa.

Nei prossimi giorni prenoterò una visita ginecologica.

Ora sono con Abigail sul tavolo della cucina, ad aiutarla a fare il compito per domani.

«Devi pitturarmi la mano di rosa!» esclama.

«E perché di rosa?» le domando.

«Perché la maestra ha detto di usare il nostro colore preferito.» mi spiega, ed io annuisco.

Prendo la tempera rosa e un pennello ed inizio a spargerla per tutta la sua mano destra.

«Basta, basta. Mi fai il solletico.» mi dice ridendo.

«Ecco, ho finito. Ora premi la manina sul foglio, forte forte, e quando te lo dico io la togli lentamente, okay?» le domando.

«Si, va bene.» mi risponde, facendo poi ciò che le ho detto.

Dopo pochi secondi rimuove la mano dal foglio.

«È venuta benissimo, hai visto?» mi chiede, ed io annuisco.

«Sì, adesso metto il foglio sul tavolo in sala da pranzo, così si asciuga. Mi raccomando non toccarlo.» le dico, alzandomi.

Abby mi segue e quando l'ho appoggiato sopra al tavolo, mi giro verso di lei, per tornare in cucina a mettere a posto le cose che abbiamo utilizzato.

«Megan, posso chiederti una cosa?» mi chiede.

«Certo, solo un secondo che prima devo mettere a posto le tempere.» le rispondo, e lei annuisce.

Quando ho rimesso tutto al proprio posto, ci sediamo sul divano.

«Dimmi tutto.» le dico.

«Ma tu aspetti un bambino?» mi domanda, lasciandomi sorpresa.

Come fa a saperlo?

«Come mai questa domanda?» le chiedo, cercando di non destare sospetti.

«Perché la mamma di un mio compagno dell'asilo aspetta un bambino e lui mi ha detto che all'inizio andava sempre in bagno a vomitare.» mi risponde.

Prima di dire qualcosa, ci penso per qualche secondo.

«Abby, vedi-» dico, ma mi interrompe.

«Tu mi dici sempre che non devo dire le bugie, perciò non puoi dirle neanche tu.
Farò la brava, non lo dirò a nessuno, nemmeno al papà.» mi risponde.

«Sì, aspetto un bambino. Però devi promettermi che questa cosa rimane tra noi due.» ammetto, non riuscendo a mentirle.

Lei mi sorride e poi mi abbraccia, e questo gesto mi fa sciogliere il cuore.

«Dovrai dirlo anche al papà..» mi sussurra, ed io annuisco.

«Sì, dovrà saperlo prima o poi.» le rispondo.

«Diglielo questa sera.» mi propone.

La sua idea non è poi così male.

Devo dirglielo, ed è meglio che lo faccia il prima possibile, e poi ormai Abigail lo sa.

È una bambina meravigliosa, ma pur sempre una bambina, non so per quanto tempo potrà resistere senza dirglielo, e preferisco farlo io.

Non so che reazione potrebbe avere, non lo conosco bene, tutto il contrario, potrei dire di non conoscerlo quasi per niente, non abbiamo condiviso molti momenti soli.

Dovrà essere un discorso tra adulti, ed è meglio che lo venga a scoprire da me.

«Va bene, glielo dirò questa sera.» le rispondo.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Where stories live. Discover now