𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖

8.

abigail's pov

Oggi è sabato e andrò per la prima volta al cinema con papà e Megan, sono troppo felice.

Papà mi aiuta a mettere la giacca e poi finalmente usciamo, andando verso la sua auto.

Ormai è tardo pomeriggio ed è tutto il giorno che non sto più nella pelle.

Fortunatamente il viaggio è breve e quando siamo arrivati mi catapulto fuori dalla macchina.

«Abby, stai attenta alle macchine!» mi sgrida papà, per poi raggiungermi e prendermi la mano.

«Megan, mi dai la manina anche tu per attraversare?» le chiedo.

Lei sorride ed annuisce, così usciamo dal parcheggio sotterraneo ed entriamo al cinema.

Prendiamo i biglietti e poi saliamo una lunga scalinata.

«Papà! posso prendere i pop corn?» gli domando, facendo gli occhioni dolci.

Lui me li compra e poi entriamo nella sala ed andiamo a sederci ai posti che ci sono stati assegnati.

È enorme e piena di persone, per non parlare dello schermo gigantesco.

Mi guardo intorno incuriosita.

Papà e Megan si siedono, ed io mi metto in mezzo.

Il film inizia e per tutta la durata non ho staccato gli occhi dallo schermo.

Mi è piaciuto tantissimo, spero di ritornarci presto!

jackson's pov

«Ti è piaciuto il film, piccola?» domando a mia figlia, appena usciti dalla sala.

Lei annuisce, girandosi verso di me.

«Davvero tanto, quando ci ritorniamo?» mi chiede.

«Non lo so, non prenderlo come un vizio, possiamo vedere i film anche a casa.» le rispondo, e lei mette il broncio.

Con tutti i soldi che ho potrei portarla al cinema anche tutti i giorni, ma non voglio trasformarla in una bambina viziata, deve capire che nella vita non avrà sempre tutto.

«Megan! Digli qualcosa! Tu dici sempre che sei dalla mia parte!» esclama Abigail, e Megan scuote la testa ridendo.

«Scusami Abby ma a questo giro ha ragione tuo padre, non ha mica detto che non ti ci porterà mai più!» le risponde.

Abby lancia uno sguardo ad entrambi, sbuffando.

«Hey principessa, non fare così.
Ti preparo i würstel per cena, va bene?» le domando e lei mi guarda sorridendo trionfante.

«Sì, grazie.» mi da' un bacio sulla guancia.

Così torniamo alla mia auto e guido verso casa.

Dato che è abbastanza tardi inizio a preparare la cena che avevo promesso ad Abigail.

Dopo poco mi raggiunge Megan, che era andata a cambiarsi.

Indossa un leggings nero, dei calzini bianchi di pail, un dolce vita bianco e un cardigan del medesimo colore, ed ha raccolto i capelli biondi in una lunga treccia.

Si avvicina a me.

«Ti serve una mano?» mi chiede, ma io scuoto la testa.

«Comunque così sei ancora più bassa del solito.» affermo, e lei mi guarda trattenendo una risata.

«Non è vero che sono bassa.» mi risponde.

«Sì che lo sei.» continuo.

«Sei tu che sei troppo alto, chiusa la questione.» mi dice, cercando di rimanere seria.

«Ora è meglio se guardi i würstel o si bruceranno.» afferma, indicandoli con lo sguardo.

Mi giro, sperando non siano ridotti troppo male.

Li giro dall'altra parte.

Mentre io penso alla cena, lei inizia ad apparecchiare la tavola.

Mangiamo e dopo cena in cucina siamo rimasti solamente io e Megan, dato che Abigail è andata di là a finire un disegno.

«Megan.» richiamo la sua attenzione, e lei si gira verso di me.

«Sì?» domanda.

«Un mio dipendente lunedì farà la festa di fidanzamento a casa sua, mi ha detto di portare qualcuno.. beh, ti andrebbe?» le chiedo, toccandomi i capelli in imbarazzo.

In realtà Marcos non mi ha mai detto di portarmi un'accompagnatrice, la verità è che tutti i miei colleghi sono fidanzati o sposati e mi vergognerei troppo ad andare lì da solo.

Le avrò mentito ma non mi importa, potrebbe scoprirlo ma non me ne importerebbe comunque.

Lei per me non è nessuno, lavora semplicemente per me, una parola di troppo e potrei licenziarla come, dove e quando mi va.

«Sì, okay.» accetta, lasciandomi stupito.

«Ma abigail..?» mi chiede.

«Prenderò un'altra baby-sitter solo per quella sera.» affermo e lei annuisce.

«Vai a cambiare Abby, finisco io di pulire qui.» mi dice, così la ringrazio ed esco dalla cucina.