15.

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megan's pov

È sera ed Abigail si è già addormentata.

Oggi pomeriggio ho deciso di portarla al parco per farla divertire e sicuramente si è stancata, è crollata appena siamo tornati dalla cena.

Io e Jackson non ci siamo praticamente rivolti la parola.

Lui è sul divano a guardare la televisione.

Mi è venuta sete e la bottiglia d'acqua è sul tavolino di fronte al divano, così gli passo davanti e riempio un bicchiere di plastica d'acqua, per poi berne un goccio e riappoggiarlo sul tavolo.

«Megan.» lui richiama la mia attenzione e così mi giro a guardarlo.

«Sì?» domando.

«Mi dispiace per ieri. Avrei dovuto evitare, ero molto agitato per oggi.» si scusa.

Lo guardo dal basso all'alto, ma non rispondo, per poi camminare verso il mio letto.

Ma quando sono a metà strada, sento una salda presa sul mio braccio, mi giro ed alterno lo sguardo dal mio braccio al suo viso.

«Jackson, lasciami.» gli chiedo, sottraendo il mio braccio dalla sua presa.

Ignoro brutti ricordi che vengono a galla, e alzo nuovamente lo sguardo su di lui.

«Che vuoi?» domando.

«Il tuo perdono per ciò che ho detto ieri sera. Mi dispiace, non penso veramente che tu stia fingendo di essere la persona che ci stai mostrando, so che sei veramente così gentile e disponibile, non sono uno che chiede scusa facilmente, ma in questo caso devo perché ieri sera ti ho trattato di merda, quindi scusami.»  mi dice.

«Okay, accetto le tue scuse.» rispondo dopo qualche secondo di silenzio.

«Però.» dico poi.

«Cosa?» mi domanda.

«Magari pensaci la prossima volta prima di dire qualcosa che potrebbe ferire una persona.» concludo la frase, e lui annuisce.

Faccio per andarmene ma mi chiama.

«Megan.»

«Sì?» mi rigiro verso di lui.

«Domani ti va di venire a fare un giro per la città con me ed Abigail?» mi domanda.

Ci penso su per un secondo e poi gli rispondo.

«Okay, va bene.» gli dico, e per un mezzo secondo mi sembra di scorgere un sorriso sul suo viso.

Stiamo per andare ognuno nel suo letto quando vediamo Abigail che inizia ad agitarsi nel sonno.

«Oh cazzo.» dice Jackson precipitandosi da lei.

«Abby.. amore mio, svegliati.. è solo un brutto sogno.» le sussurra dolcemente e lei apre gli occhi, iniziando a piangere e stringendosi a lui.

«Megan..» mi chiama.

Mi avvicino a lei e le accarezzo i capelli.

«Hey piccolina.. sono qui.» le dico.

«In braccio.» mi chiede, guardandomi con i suoi occhioni azzurri.

Guardo per un secondo Jackson come per chiedergli il consenso e lui annuisce, così la prendo e si stringe a me tipo koala.

«Ti voglio tanto bene.» mi sussurra, facendomi sorridere.

«Anche io, Abby.» le rispondo.

«Vuoi una camomilla?» le domando, e lei annuisce.

So quanto le piace berla.

Anche se è difficile, per non lasciarla, faccio tutto con una sola mano.

Quando la camomilla è pronta, decide di andare in braccio a suo padre, che si siede poi sul divano, ed io gliela porto dopo averla messa in una tazza.

«Megan se vuoi tu puoi andare a dormire, ci sono io qui con lei.» mi dice Jackson.

«No no, meg per favore solo cinque minuti, per favore.» si affretta a dire Abigail.

«Hey hey piccola, va bene, resto qui con voi.» le rispondo sedendomi accanto a loro.

La beve tutta, e poi dopo poco si riaddormenta, così ci mettiamo a dormire anche io e Jackson, dato che ormai è mezzanotte inoltrata e siamo stremati dalla giornata.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Where stories live. Discover now