32.

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abigail's pov

Questa sera è la vigilia di Natale, non vedo l'ora che sia domani.

Questo è il primo Natale che passerò con il mio papà e Megan, ma purtroppo ci sarà anche Valentine.

Sicuramente papà darà più attenzioni a lei che a me.

L'unica cosa che mi impedisce di essere completamente felice è Valentine, perché ogni volta che ripenserò al primo Natale che ho passato in questa casa, lei sarà presente.

Ed io non la voglio nei miei ricordi, mi sta solo portando via il mio papà.

Speravo che se fosse tornata Megan lei se ne sarebbe andata, ma non è stato così.

È sempre in casa, quasi ogni giorno, ed io la sopporto sempre meno.

Ma almeno c'è Megan, che ultimamente è più presente persino di papà.

«Amore, andiamo a metterci il pigiama e poi a nanna, che se ti vede sveglia, babbo Natale non passa.» mi dice papà, ed io annuisco.

Saluto Megan, ma non Valentine, e salgo con mio padre al piano di sopra.

Andiamo in camera mia e mi aiuta a mettere il mio nuovo pigiama a tema natalizio con i calzini abbinati, e poi mi rimbocca le coperte.

«Rimani a dormire qui con me?» gli chiedo, facendo gli occhioni dolci.

«No, questa sera c'è Valentine, lo sai, ti avevo già detto che avrei dormito con lei.» mi risponde, ed io sbuffo.

«Ma-» sto per rispondergli, ma mi interrompe.

«Niente ma, Abigail, fai la brava o babbo Natale durante la notte non ti porta nessun regalo.» mi dice.

Io mi giro dall'altra parte, dandogli le spalle.

«Allora vai da lei. Buonanotte.» gli rispondo.

Lo sento sospirare e dopo un po' esce dalla mia camera.

megan's pov

È mezzanotte inoltrata, così prendo il regalo che ho fatto ad Abigail per Natale e scendo al piano inferiore, notando sotto l'albero due regali con scritto "x Abigail"e uno con scritto "x Valentine".

Appoggio vicino ad essi quello da parte mia, e poi, silenziosamente, torno nella mia stanza, chiudendo la porta dietro di me.

È mattina, abbiamo appena finito di fare colazione tutti insieme e ci siamo spostati in salotto, dato che Abigail vuole assolutamente aprire i regali.

Li spacchetta tutti e tre il più velocemente possibile e quando vede ciò che contengono al loro interno, inizia a fare salti di gioia, strappandomi un sorriso.

Ho fatto bingo.

Dopo che Jackson l'ha aiutata a tirarli fuori dalle loro confezioni, lei corre a giocarci in camera sua ed anche io vado al piano superiore, in camera mia, per lasciare spazio a Jackson e Valentine.

jackson's pov

Sono felice che le siano piaciuti i due regali che le ho fatto, ma sotto l'albero ne era presente un terzo.

Sarà sicuramente da parte di Valentine o di Megan, anche se dubito sia stato comprato da quest'ultima, non ha molti soldi, figuriamoci se ne va a spendere quasi cento per fare un regalo ad Abigail.

«Sei stata tu a regalarle il camper?» domando alla mia fidanzata, che annuisce sorridendo.

«Sì, sono felice che le sia piaciuto.» mi risponde.

A mia sorpresa, a questa risposta rimango deluso.

Megan mi ha detto più volte quanto sia speciale Abigail per lei, e non si è sprecata nemmeno di farle un pensierino.

«Sei stata così gentile, lo sai che non dovevi.» la ringrazio, e lei mi lascia un bacio sulle labbra.

«Ora vado a pranzare dai miei genitori, ci sentiamo più tardi.» mi dice, così annuisco.

L'accompagno alla porta e ci salutiamo.

Salgo al piano superiore e senza neanche riflettere vado verso la camera di Megan, e busso.

megan's pov

Sento bussare alla porta, così mi alzo dal letto e vado ad aprire.

Mi ritrovo davanti Jackson, così inarco un sopracciglio, non capendo perché sia venuto a cercarmi.

Entra nella mia stanza, mettendosi davanti a me.

Inizia a guardarmi negli occhi, uno sguardo intenso, che non riesco a decifrare.

Appoggio la schiena al muro, per stare più comoda.

«Ehm.. ciao.» rompo il ghiaccio, data la tensione che si era creata tra noi.

Lui si avvicina a me, senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi.

Poi appoggia una mano affianco alla mia testa, ed io sposto lo sguardo dal suo viso, al suo braccio.

Distolgo lo sguardo solo quando lo sento schiarirsi la voce.

«Ma non ti vergogni, Megan?» mi domanda, con tono stranamente pacato.

Lo guardo con uno sguardo interrogativo, non capendo il perché mi abbia rivolto quella domanda.

«Smettila con quel faccino da bambolina del cazzo, non guardarmi come se non sapessi nulla.
Ripeti continuamente quanto Abigail sia importante per te e non le hai fatto nemmeno un pensierino.» continua poi, senza far trapelare neanche un'emozione.

«Chi pensi che le abbia regalato il camper delle Barbie?» gli chiedo.

«Non prendermi per il culo, so che è stata Valentine.» mi risponde.

Scuoto la testa.

Sbatte la mano sul muro, affianco alla mia testa, ed io chiudo gli occhi, cercando di non piangere.

«Jackson, allontanati.» gli dico, guardandolo negli occhi.

Mi mordo il labbro inferiore, cercando di non far uscire nessuna lacrima dai miei occhi.

«Megan, non voglio farti del male, ma non devi permetterti a prendermi per il culo in questo modo, e non mettere i bastoni tra le ruote nella mia relazione.
Per me sei solo la baby-sitter di Abigail, e tra sette mesi sarai la madre di mio figlio.
Io e te non abbiamo nessun rapporto, nessun legame.
E non provare mai più a dare della bugiarda alla mia ragazza.» mi dice, per poi uscire dalla mia camera.

Dopo aver impiegato qualche secondo a ripercorrere quello che è successo in questi ultimi minuti, vado a chiudere la porta.

Poi mi siedo sul mio letto, mentre tutte le lacrime che ho trattenuto fino a quel momento iniziano ad uscire dai miei occhi.

Provo ad asciugarmele, invano, dato che continuano a scendere sul mio viso.

Lui non mi crede, anzi, ora pensa che sia io la bugiarda.

Non voglio mettere i bastoni tra le ruote nella sua relazione, non sono affari miei, ma non voglio nemmeno essere trattata in questo modo.

Sono in una situazione di merda, e sono da sola.

Non voglio essere un peso per Jackson, non voglio che si senta costretto a farmi vivere qui perché sono incinta di suo figlio.

In questi mesi cercherò di spendere meno soldi possibili, così una volta che sarà nato mi troverò una casa ed un nuovo lavoro, e potremmo tenere nostro figlio a settimane alterne.

Non voglio che Jackson passi una vita intera a vedermi se non è quello che vuole.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Where stories live. Discover now