La casa nel bosco

171 25 6
                                    


La regina era arrivata ai bordi del bosco, seguita da due suoi cavalieri. La ricerca sarebbe potuta durare per giorni, ma Grimilde non si sarebbe arresa, nonostante stesse perdendo la testa a causa delle sue paure. Temeva che la principessa fosse in gravi condizioni di salute fisica e mentale ed era terrorizzata all'idea che qualcuno avesse tentato di ferirla in qualche modo. Doveva trovare Biancaneve, costi quel che costi, e per farlo avrebbe infranto il patto con la sua famiglia e ricordava chiaramente le parole di sua madre quando lo aveva pronunciato: "non usare mai la magia al di fuori del regno di sua provenienza". Grimilde approfittò della seconda notte di ricerca per allontanarsi dai cavalieri e quando fu abbastanza lontana, si occupò di trovare un animale da usare in sacrificio per richiamare a sé un demone minore e sfruttarlo per la ricerca della principessa. Avrebbe utilizzato lo specchio, ma sapeva che non avrebbe ottenuto la localizzazione corretta, perciò poteva optare solamente per la magia oscura. Queste arti erano proibite perché imponevano che avvenisse un contatto con la morte. Grimilde riprese alla mente le frasi apprese durante la sua adolescenza, nel periodo in cui aveva sperimentato per la prima volta quel genere di rituale: il demone che avrebbe chiamato era familiare, si chiamava Astrael. La regina colorò il terreno di sangue, formando un cerchio al cui interno disegnò un pentagramma, poi lasciò la carcassa in disparte.

"Astrael questo è un richiamo, questa è la mia offerta per te, questa è la mia richiesta: trova la principessa Biancaneve, portami da lei." Concluse il patto facendo un taglio lungo il suo palmo per poi far colare il suo sangue al centro del cerchio. Questo si illuminò, proprio come aveva fatto anche in passato, e comparvero dal buio due occhi rossi diabolici e denti aguzzi.

"Grimilde, quanto tempo. A cosa devo il piacere?" La voce profonda e graffiata del demone fece rabbrividire Grimilde. La regina però non avrebbe mai mostrato debolezza davanti a lui: sarebbe stato un grave errore.

"Astrael, trova Biancaneve."

"Visto che mi hai portato questa buona preda... potrei aiutarti. Prosegui lungo il fiume: presto vedrai una piccola abitazione, sarà alla tua destra. Dovrai attraversare il fiume. In quella abitazione vivono delle persone... devo dire che sono interessanti individui... lì troverai la principessa Biancaneve... ma sta attenta... il bosco è pericoloso di notte."

Grimilde non sprecò tempo, spezzò il cerchio quando il demone prese la sua preda, buttando terriccio sulle linee di sangue, poi corse via col suo cavallo, seguendo la linea del fiume. La regina procedeva, senza mai fermarsi, e quando cominciò ad avvertire la stanchezza, avvistò delle luci ad un centinaio di metri dalla sua posizione. Rinvigorita si slanciò verso il fiume, nel primo punto percorribile a cavallo, e tenne strette le redini, calmando il suo destriero fedele e coraggioso: "Andrà tutto bene... andrà tutto bene." La cantilena era più per se stessa che per l'animale: temeva che Biancaneve fosse ferita o peggio, che fosse stata catturata da persone malvagie. Solo all'idea che potessero toccarla, le si gelava il sangue. Doveva trovarla, doveva riaverla fra le sue braccia e a quel punto, si promise, non si sarebbe più nascosta.

Quando vide l'abitazione corrugò la fronte: era davvero piccola -o forse era la notte che la faceva sembrare tale- e si trovava su un colle, non troppo lontana dal flusso d'acqua. Il buio notturno le impediva di vedere chiaramente l'edificio, ma le luci che trapelavano dalle tre piccole finestre lungo il fianco, mostravano degli individui che si muovevano al suo interno. Grimilde si avvicinò a piedi, dopo essere scesa di cavallo e averlo legato ad un albero lungo il percorso verso la casa. "Rimani qui, tornerò..." sussurrò al suo destriero, accarezzando il suo collo e il suo muso, poi afferrò la sua spada, acquattandosi per accertarsi di non essere avvistata dalle finestre. L'oscurità la avrebbe aiutata a nascondersi, ma non voleva rischiare di riflettere la luce lunare con la sua armatura e la sua arma affilata. Alla fine della salita, Grimilde si ritrovò sotto le finestre: aveva una buona copertura. Sospirò, stringendo i denti quando udì delle voci: "Non pensate che sia davvero bella?"

Biancaneve e GrimildeWhere stories live. Discover now