Ritorno a Palazzo

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Capitolo 7: parte V

Durante la notte il demone si insinuò nella camera in cui riposavano le due donne, ma non osò disturbarle. Voleva prendere fra le mani il frammento dello Specchio magico di Grimilde, per poterlo osservare con i suoi occhi e studiarlo in maniera approfondita. L'oggetto, scoprì, non era di derivazione demoniaca ma qualcosa di ancestrale era legato ad esso. Quello che percepì toccandolo fu curioso: lo specchio non lo rifiutava ma era come se si nascondesse da lui. La sua forza ed energia si ritirarono, tornando alla loro origine. Astrael continuò a studiare lo specchio finché non si stancò di farlo e lo ripose dove lo aveva preso, tra i vestiti della regina.

Astrael uscì dalla camera rendendosi invisibile agli occhi delle guardie e, mentre camminava per raggiungere la zona in cui detenevano i colpevoli del tradimento (voleva giocare ancora un po'), cercò di insinuarsi nelle memorie del corpo che possedeva, per trovare le risposte ad alcuni dubbi che aveva da qualche giorno. Non era semplice discernere quali memorie fossero vere o false, ma tentò comunque di seguire il filo cronologico di Edgar quando era ancora in vita. A quanto pare era stato un grande confidente del re e il motivo del suo astio nei confronti di Grimilde veniva dalla delusione dovuta alla morte del reggente; considerava la regina come un'intrusa straniera e non aveva cambiato idea nemmeno dopo aver conosciuto il suo operato. Nonostante questo, Edgar sembrava nascondere altri segreti e per qualche motivo Astrael non riusciva a seguire alcune tracce della memoria del proprietario del corpo: individuò dei ricordi confusi, quasi oscurati nella loro visione e gli stimoli sensoriali erano attutiti da qualcosa... ma che cosa? Che cosa era successo? Edgar aveva incontrato qualcuno, ma il resto era ignoto. Questo essere sconosciuto sicuramente era il motivo per cui le memorie dell'uomo erano state manomesse. La figura misteriosa non era un demone, almeno così sembrava, visto che percepiva nessuna presenza demoniaca. Astrael non conosceva in maniera approfondita delle magie di distorsione e manipolazione dei ricordi, ma avrebbe fatto delle ricerche per approfondire l'argomento.

"Prima però, un po' di divertimento..." Astrael estese il suo sorriso mostruoso, i suoi occhi si fecero rossi e ridacchiò silenziosamente. Era il momento di prendersi ciò che meritava. Poteva cancellare le tracce di ogni sua azione, almeno nel regno umano; nessuno lo avrebbe scoperto a torturare un po' i prigionieri. E se lo meritavano, il loro futuro aveva in serbo per loro cose ben peggiori.

"Consigliere." Quando Astrael si presentò davanti alle guardie, inventò una scusa riguardo la necessità di ottenere ulteriori informazioni da parte dei prigionieri per un'urgenza e lo fecero passare senza fare problemi. Dopotutto era il consigliere della famiglia reale, non si poteva ostacolare il suo operato!

Astrael entrò nella stanza simil prigione che deteneva Quentin Sorton, poi si accorse che Ronald Ohniz era rinchiuso da qualche altra parte, probabilmente per non farli parlare prima del processo. Nessun problema, si sarebbe occupato di lui più tardi: voleva fargli qualche domanda su Morfeus prima di terrorizzarlo.

La notte sarebbe stata breve per il demone, purtroppo, ma fu lunga per altre persone, una in particolare che vagava nel bosco di Terran da ore ormai. Una donna che si faceva chiamare Scarlett aveva osservato da lontano quello che era accaduto durante l'evento della Caccia e quando aveva percepito una barriera magica, si era introdotta segretamente nell'area dei giochi di Morfeus. Era sulle tracce del demone da settimane, ma a quanto pare era stato eliminato da un altro demone, prima che lei potesse raggiungerlo. Non aveva intenzione di intervenire nelle questioni di un altro regno, ma era una sua responsabilità assicurarsi che i demoni non portassero l'apocalisse sulla Terra. L'ordine religioso di cui faceva parte lottava i demoni da secoli e aveva iniziato l'addestramento da bambina per farlo: praticava le arti magiche, sapeva combattere, conosceva i segreti che alcuni Paesi nascondevano riguardo i demoni ed era capace di coprire ogni sua traccia, in modo che nessuno sapesse della sua esistenza. Era fondamentale che fosse così.

Biancaneve e GrimildeWhere stories live. Discover now