Biancaneve e Grimilde

Ti amo

N/A Per la lettura dei capitolo comincerò a proporre delle canzoni. Oggi vi propongo una canzone di Grease. Buona lettura!

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"Ti amo."

Due semplici parole che minacciarono di fare esplodere il cuore di Grimilde. La regina fissò Biancaneve come se davanti a lei ci fosse una visione miracolosa e non una donna che semplicemente aveva pronunciata una confessione d'amore. Le guance della più giovane si tinsero gradualmente di rosso e tentò di separarsi dalla bionda quando non ricevette risposta. Grimilde a quel punto si svegliò dall'incantamento e circondò la vita della principessa, facendo scontrare i loro corpi con gentilezza. "Bianca... non immagini nemmeno quello che mi stai facendo provare." La voce della regina si fece profonda ed amorosa. Afferrò con una mano quella di Biancaneve e la portò al suo petto, per farle sentire il battito rapido e incessante del suo cuore. La donna dai capelli color ebano si fece ancora più timida e rossa in viso: "Il t-tuo cuore batte molto rapidamente..."

"E' opera tua." Sorrise e Biancaneve per qualche motivo cominciò a sentire caldo, nonostante la finestra aperta lasciasse entrare un filo d'aria fresca. Non aveva avuto mai modo di conoscere quel lato intenso della regina di Arran. Ora comprendeva fisicamente tutte quei discorsi sulla vulnerabilità umana difronte alle passioni più carnali.

"Non ti rendi conto di quello che fai?" domandò la bionda.

"C-che cosa?"

Grimilde accarezzò la guancia della principessa e i suoi occhi seguirono i lineamenti del suo viso, poi si fermarono con intento sulle sue labbra rosse e piene. "I tuoi occhi sono capaci di piegare la volontà di chiunque. Le tue labbra rendono schiavi i tuoi ammiratori... la tua voce è capace di incantare come il verso di una sirena. Bianca..." Il suo tono era così sensuale che fece tremare le gambe alla principessa. Per fortuna la stava reggendo Grimilde. "E' colpa tua se ora il mio cuore non mi appartiene più. E' tuo dalla prima volta che ci siamo viste." La regina avvicinò le sue labbra a quelle di Biancaneve e quest'ultima fu sul punto di sciogliersi. Non aveva mai desiderato qualcosa al punto di sentire la sofferenza dell'anticipazione. "Bianca, lo capisci? Capisci che ardo per te, che l'amore che provo per te mi rende folle e mi fa sentire viva dopo anni di semplice esistenza?"

Un ansimo abbandonò le labbra di Biancaneve e Grimilde non riuscì a contenersi oltre. Scontrò le loro bocche con brama e disperazione, cercando sin da subito la lingua della principessa, per accarezzarla, per adorarla, come avrebbe fatto con tutto il suo corpo, se le fosse stato concesso. La passione della regina eccitò ulteriormente Biancaneve, che sembrò dimenticare ogni pudore e vecchia preoccupazione. Infatti, le supplicò di portarla a letto.

"Bianca... voglio mostrarti quanto ti amo. Me lo concedi?"

Nonostante la mente annebbiata dal recente scambio amoroso, Biancaneve guardò seriamente la regina, ammirando ogni dettaglio che incontrava con lo sguardo. Grimilde non indossava la sua corona ma molti accessori adornavano il suo corpo facendo risplendere i suoi occhi e il colore chiaro dei suoi capelli. La luce lunare rimbalzava da una superficie splendente all'altra, scintillando, come se la regina possedesse delle stelle.

"Io non ho mai..." A quel punto Biancaneve si fece forza: voleva rivelare la sua mancanza di esperienza, ma era qualcosa che la imbarazzava e la faceva sentire insicura.

"Non è un problema, anzi... sarei onorata di essere la tua prima volta." La risposta della regina rassicurò la principessa, che iniziò a rilassarsi. Ora, però, voleva conoscere il passato di Grimilde...

"E tu?"

"Sono rimasta fedele alla promessa che ho fatto a tuo padre, una volta sposati, ma non è successo nulla tra di noi. Prima di allora ho incontrato qualcuno, ma niente è paragonabile a quello che provo con te. Impareremo insieme a renderci felici e soddisfatte." Il carisma della regina e quello sguardo sensuale sarebbero stati capaci di conquistare chiunque. Era lei l'ammaliatrice, non la principessa!