La Tentazione

188 20 17
                                    


Grimilde si bloccò: conosceva veramente Edgar? La aveva aiutata in tutto nel primo periodo di governo, si era sempre mostrato disponibile e leale, come se fosse un amico, piuttosto che un consigliere del vecchio re. Eppure, poteva covare sentimenti tanto oscuri da arrivare fino a quel punto? Praticare le arti proibite, creare un piano per fare del male alla principessa e tradire Arran con i suoi sotterfugi, tradire la regina stessa... Ma ciò che più la infuriava, era l'idea che il traditore avesse tentato di fare del male a Biancaneve.

La principessa osservò in prima persona il cambiamento delle emozioni della regina mentre nuotavano nelle sue iridi azzurre e cristalline. Sapeva perfettamente che cosa le passasse per la mente. Prese le mani della regina e le strinse contro il suo petto: "Sto bene, senti, batte ancora."

Grimilde la fissò intensamente e poi socchiuse gli occhi, distogliendo lo sguardo: "Sonno eterno ed un bacio... sembra uscito da una fiaba. Non ha senso."

"Non ne ha... ma allo stesso tempo penso che sarebbe romantico avere qualcuno che amo nella storia che si batterebbe per me, sfidando chiunque, pur di salvarmi, e poi giungere al mio capezzale, baciarmi dolcemente e..."

"E?" La regina pendeva da quelle labbra rosse e apparentemente morbide. "E mi sveglierei guardando il volto della persona che amo-"

"Amo? Hai in mente qualcuno?" Grimilde si tradì da sola, ma per mascherare l'imbarazzo, si allontanò da Biancaneve e sistemò le loro cose, afferrando anche le ceste di mele che avevano lasciato sul tavolo. Perché mai erano arrivate a parlare di quello dopo l'intero discorso sul tradimento, seppur non ancora accertato, di Edgar?

"In effetti c'è qualcuno che sta occupando i miei pensieri da un po' ormai."

Grimilde si arrestò, poi, per non mostrare debolezza, fece finta di nulla e racchiuse la sua gelosia e il suo dolore dentro di sé. "Ah, capisco." Non desiderava proseguire il discorso, così uscì dall'abitazione con le ceste di mele e la sacca contenente il frutto avvelenato: la avrebbe tenuta con sé per evitare che Biancaneve ne venisse tentata.

"Grimilde, che cos'è veramente l'amore?" Biancaneve la seguì, ma non concluse il discorso con la regina. "Bianca," lo disse quasi con stizza, la sua voce non riuscì a nasconderlo "dobbiamo pensare ad altro adesso... che cosa ne facciamo di Aron?"

Biancaneve per qualche motivo sollevò gli angoli della bocca e prese il coltello del giovane che aveva sequestrato tempo prima: si avvicinò a lui e lo osservò con attenzione, prima di sussurrare qualcosa. Grimilde non sentì nulla, ma vide Aron annuire e stringere i denti. Biancaneve aveva semplicemente spiegato al giovane che cosa sarebbe successo da lì a poco; sembrava volerlo calmare. "Lascerò il coltello fra le tue mani e quando ti risveglierai, ricordati di non farti più vedere da queste parti."

La principessa richiamò la regina e le chiese di occuparsi di lui, per poi lasciare il coltello dietro al tronco, vicino alle mani legate di Aron. Grimilde mise fuori gioco il ragazzo, un'ultima volta, poi abbandonò la zona con la principessa. Mentre camminavano, il cielo si fece più scuro e giunse la sera: il percorso per tornare all'abitazione dei nani era diventato più lungo a causa della loro deviazione, ma non si erano perse e avevano riconosciuto la strada giusta di ritorno. Grimilde era rimasta silenziosa lungo tutto il viaggio, mentre Biancaneve canticchiava, con la sua voce melodiosa, e occupava il tempo tentando di far parlare la regina.

Ad un certo punto, proprio prima che uscissero dalla vegetazione folta e si ritrovassero davanti alla casa dei nani, Biancaneve si arrestò e così fece Grimilde quando non udì più i suoi passi. "Grimilde?" La regina si voltò lentamente, col fiato sospeso. Biancaneve aveva alle spalle i colori del tramonto che si infiltravano tra le foglie degli alberi; aveva un'aria angelica e allo stesso tempo sensuale. I suoi capelli scuri brillavano, così i suoi occhi, e le sue labbra erano arricciate in un piccolo sorriso. "Quando torneremo al castello, potresti accogliere una mia piccola richiesta? Vorrei che tu chiedessi allo specchio una cosa per me."

Biancaneve e GrimildeWhere stories live. Discover now