Duskcombe

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La mattina seguente la regina e la principessa si preparano per gli affari della giornata: avrebbero dovuto intrattenere gli ospiti, come da consueto, ma ben presto Grimilde si ritirò nel suo ufficio per ricevere una comunicazione importante. Quando la regina aprì la porta e vide un uomo e una donna fermi davanti alla sua scrivania, non si stupì, anzi, sorrise. "Qual buon vento vi conduce qui da me?"

"Vostra Maestà, che piacere rivedervi" scherzò Derek, inclinando il busto e portando la mano al petto per mostrare il suo rispetto per Grimilde, mentre Iza la salutò con un semplice cenno del capo. La regina era abituata al loro comportamento, quindi ignorò le formalità e raggiunse la sua scrivania, per afferrare dei documenti che aveva lasciato in giro e rimetterli in ordine. "Perché non mi raccontate un po' com'è andato il vostro viaggio?"

I due fratelli si scambiarono un'occhiata, poi riferirono quello che avevano scoperto e ciò che era accaduto nei territori del regno di Umgard. Quando terminarono di riassumere gli avvenimenti degli ultimi giorni, attesero che la regina esprimesse i suoi pensieri. La videro farsi pensierosa e cominciarono a pensare al peggio: temevano di aver deluso Grimilde, dato che erano stati scoperti e avevano rischiato la vita. Dopotutto si trattava di una missione enormemente importante, che avrebbe definito le sorti del regno di Arran, e il minimo errore poteva condurre verso un conflitto armato.

Derek ed Iza si aspettavano una ramanzina, qualche forma di rimprovero, ma la regina li stupì con una proposta: "Quello che è accaduto, non dipende da voi. L'Ordine si addestra da anni per combattere minacce ben peggiori e più oscure di voi. Siete abili e le spie più formidabili che io conosca, quindi non lasciatevi demoralizzare da questo evento. Piuttosto, ho una proposta per voi. Seguitemi all'Oyindar, proteggete me e la vostra principessa e tenete gli occhi aperti. Incontrerò l'imperatrice Zeyana Voklanden, una figura molto influente nel continente, e non so a che gioco stia giocando... potrebbe persino essere in combutta con la mia famiglia d'origine."

"Credi davvero che abbia scoperto del tuo passato?"

"Considerando l'estensione del suo impero e le sue grandi doti, non posso escludere nulla." La regina si massaggiò le tempie e chiuse gli occhi per qualche secondo, poi riprese il controllo di sé stessa e della conversazione: "Derek starà con le guardie reali, mentre Iza ci accompagnerai come dama da compagnia. Uno dei consiglieri collaborerà a tenere sotto controllo la situazione. Potete fidarvi di lui, almeno per il momento."

I fratelli annuirono con un cenno rigido del capo, ma rilassarono le loro pose, questo finché la regina non annunciò che avrebbe presentato loro la principessa. "Grimilde..." Il tono preoccupato di Iza non irritò la regina, la quale posò una mano sul suo braccio e le sorrise: "Mi fido ciecamente di Biancaneve e potete farlo anche voi. Ci terrei davvero molto a presentarvela."

Derek era più che contento di conoscere una donna affascinante e importante come la principessa. Certo, anche Grimilde era meravigliosa, ma ormai la conosceva da anni. Lui e la sorella si sistemarono sul comodo divano dell'ufficio, bevendo del tè che aveva offerto la bionda, mentre attendevano l'arrivo della principessa. Più passavano i secondi, più i due fratelli si facevano nuovamente tesi e quando finalmente giunse Biancaneve, si drizzarono rapidamente in piedi.

"Vostra Altezza reale, è un piacere conoscervi!" Derek si preparò a fare un bel inchino, ma la principessa lo fermò gentilmente, ponendo una mano sul suo braccio: "Non desidero formalità, non per persone così care alla regina." Quando i due fratelli arrossirono, Grimilde si schiarì la voce e si intromise nella conversazione per evitare ulteriore imbarazzo: "Biancaneve ha avuto la brillante idea di ricevere lezioni di autodifesa da voi due. Umgard sarà un territorio nemico, nonostante l'apparente neutralità. Non conosciamo le intenzioni dell'imperatrice, ma sappiamo che è solita essere accompagnata da un'abilissima strega. Di certo qualche lezione nell'arte della lotta non sarà efficace se ci scontreremo con la magia, ma è giusto prendere delle precauzioni anche per altre evenienze. Che cosa ne pensate?" Il tono deciso e le argomentazioni logiche che aveva fornito la regina non avrebbero di certo lasciato spazio a risposte negative, ma Grimilde era solita garantire un certo grado di libertà alle persone che lavoravano con lei. Soprattutto se si trattava di Derek ed Iza. I due fratelli erano fedeli a lei, ma la regina era decisa a non accettarli come vapenkamerater (compagni d'armi): desiderava garantire loro un destino meno infausto di quello che sospettava sarebbe accaduto a lei e, per poterlo fare, avrebbe mantenuto la distanza. Li avrebbe protetti, li avrebbe amati come fratelli, seppur non di sangue, e quando sarebbe giunta l'ora dell'addio, non avrebbe avuto rimorsi.

Biancaneve e GrimildeWhere stories live. Discover now