Capitolo 8

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"Oh, sì! Zey!"

La donna dai capelli corvini e gli occhi color ambra si aggrappò al letto, inarcando la schiena e spingendo contro la donna alle sue spalle. La sua amante dai capelli chiari come l'acqua cristallina scontrò il seno contro la sua schiena, circondandola con il suo corpo, imprigionandola contro il letto e fra le sue braccia, mentre la penetrava da dietro con forza, proprio come desiderava la corvina. "Alex!" Ansimò contro la pelle del suo collo, mordendo senza preoccupazione alcuna. Voleva che tutti vedessero i segni possessivi che lasciava sulla pelle della sua amante. Ad Alex piaceva andare in giro e fare imbarazzare le persone ricordando a tutti che facesse sesso con l'imperatrice.

Quando la corvina raggiunse il picco del piacere, rilasciò un urlo di piacere che probabilmente risuonò anche al di fuori della camera. Ormai le guardie saranno abituate, pensò.

"Finalmente!" Esultò la strega, guardando negli occhi la sua amante che si era stesa al suo fianco. I suoi capelli brillavano sotto la luce del sole che entrava dalle ampie vetrate della camera dell'imperatrice. "Stavo iniziando a pensare che mi avresti fatto attendere un mese prima di saziare la mia fame..."

Zeyana Voklanden ultimamente era molto impegnata, ma questo non le avrebbe impedito di occuparsi della sua amata; avrebbe persino annullato degli impegni importanti per lei.

"Dovremo iniziare a fissare degli appuntamenti per fare sesso in queste settimane frenetiche. Mi mancano le notti passate a renderci esauste... ora lo siamo senza fare cose sconce... è così noioso lavorare ed essere una persona con grandi responsabilità!" Continuò a lamentarsi Alex, sotto lo sguardo attento e divertito della imperatrice, che era abituata alle sue lamentele giocose. Zeyana le baciò la spalla e poi il collo, osservando i succhiotti che aveva lasciato lungo il suo corpo. "Hai deciso di seguirmi di tua spontanea volontà."

"E non mi pento di averlo fatto, Zey." Sorrise, per poi abbracciare con forza la sua amante: "Non desidero altro. Voglio solo te."

"E il lusso."

"Come osi darmi della superficiale materialista?" Domandò Alex fingendosi oltraggiata. Zeyana rise e cominciò a tempestarla di baci, sospirando contenta quando i loro corpi si scontrarono di nuovo. "Mi hai stregata fin dal primo giorno... non riesco a passare nemmeno un minuto senza baciarti quando sei vicina a me e se non ci sei, ti penso continuamente."

"Mi pare una maledizione piacevole rispetto ad altre che conosco, tu che cosa dici?"

L'imperatrice annuì, poi si fece pensierosa. Alex colse subito il cambio d'umore: "Che cosa succede?" La strega era una persona diretta, andava sempre dritta al punto, e questo era apprezzabile, soprattutto per Zeyana che era solita dover cogliere le intenzioni delle persone che conversavano con lei, ogni giorno. La sua politica governativa era dura per un motivo: non ammetteva traditori e scansafatiche. Chiunque si sarebbe opposto a lei, per guadagnare potere personale, avrebbe fatto una brutta fine.

"Qualcosa sta cambiando. Ho avuto un incontro con l'Ordine ieri notte."

Alex era venuta a conoscenza dell'Ordine dopo aver iniziato a lavorare come la strega di corte, oltre ad aver acquisito il titolo di arcimago. L'esistenza del gruppo sarebbe dovuta rimanere segreta ma l'imperatrice si fidava ciecamente della sua partner e, per questo motivo, le aveva rivelato ogni dettaglio. Di rado avvenivano vere e proprie riunioni con i membri rappresentati dell'Ordine e il fatto che ne fosse avvenuta una senza preavviso, era allarmante.

"Che cosa è successo?"

"Un demone delle steppe del nord è stato identificato a sud del continente, nel regno di Arran. Si tratta di una manifestazione demoniaca davvero insolita."

Biancaneve e GrimildeWhere stories live. Discover now