A spasso nella zona portuale

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"Principessa," la regina decise di andare dritta al punto, per evitare ulteriori fraintendimenti, "le piacerebbe seguirmi nei miei affari questo pomeriggio? Incontrerò un mercante e sarà necessario visionare i cavalli e le giumente, per essere certi che siano di buona salute e di qualità." A quelle parole la principessa rimase di stucco e per un momento non rispose, poi, prendendo il suo bicchiere per bere un sorso d'acqua, si costrinse a parlare: "V-va bene, sua maestà. La seguirò."

Grimilde aspettò di vedere un piccolo sorriso da parte della principessa, prima di rilassarsi di nuovo.

Il resto del pranzo passò tranquillamente ed entrambe le donne si ritirarono per svolgere i loro affari, prima di incontrarsi all'entrata del castello qualche ora più tardi. Quando Biancaneve fece la sua comparsa scendendo dalle scale all'entrata del castello (erano due bellissime rampe ai lati del percorso centrale che portava verso il cuore del palazzo), aveva indosso un nuovo vestito: Rachel e Mariella avevano insistito a cambiarle i vestiti, occupandosi di sistemare acconciatura e trucco come loro solito, decorando i capelli di Biancaneve con un grazioso fiocco rosso. Indossava una lunga tunica blu in seta, con pizzo sul petto e una fascia dorata ai fianchi, che stringeva il vestito, mostrando le forme femminili con grazia. Col passare dei giorni si procedeva verso l'inverno e il tempo cominciava a cambiare, rendendo il vento più rigido; Bianca avrebbe portato con sé guanti neri e un mantello per coprirsi se si fosse abbassata la temperatura. Grimilde non era molto diversa nell'abbigliamento, differiva solo nei colori e nelle decorazioni: il suo vestito era bianco e una cintura sottile cingeva i suoi fianchi; aveva raccolto i lunghi capelli biondi in una treccia e delle pietre preziose decoravano il suo capo, intrecciate da fili dorati. Entrambe le donne si fissarono un momento, prima di incamminarsi verso la carrozza che le attendeva all'entrata del palazzo.

Grimilde ruppe il silenzio solamente quando furono sole all'interno della cabina del veicolo: "La tua bellezza mi incanta ogni volta che poso i miei occhi su di te." I suoi occhi azzurri non erano stati timidi e avevano preso il loro tempo per scorrere lungo la figura di Biancaneve, la quale arrossì immediatamente. La principessa balbettò un "grazie" e strinse le mani al suo grembo, abbassando il capo.

"Bianca, parlami." La regina si spostò in modo che fosse più vicina alla principessa, allungando il suo busto verso di lei, e prese le mani della donna fra le sue. "Ti prego di dirmi in che cosa ho sbagliato, così che io possa rimediare all'istante."

Biancaneve trattenne le sue parole per un po' prima di lasciare andare la fatidica domanda che frullava nella sua testa dall'inizio della giornata: "Perché questa mattina non mi hai svegliato?"

Grimilde corrugò la fronte, poi tornò a sorridere, scoprendo l'origine dell'incomprensione che non sarebbe stata difficile risolvere: "Eri così serena, non ho avuto il coraggio di interrompere i tuoi sogni. Ti chiedo scusa, Bianca. Qualcuno ti ha disturbato? Ho chiesto alle mie ancelle di non- "

"Non preoccuparti... si trattava solamente di Rachel e Mariella." Bianca la interruppe, fin troppo imbarazzata per continuare quella conversazione. Nascose il volto fra le mani, ma la regina tentò di costringerla a muovere via la sua difesa e incontrò la resistenza della principessa. Questo provocò la regina, che si mosse lei stessa per sedersi al fianco di Biancaneve. "Avresti preferito che ci trovassero a letto, abbracciate l'una all'altra?" La domanda di Grimilde era un tentativo di scuotere la timidezza della ragazza: dove era finita la donna che la notte prima le aveva chiesto di scaldarla nel suo letto?

"Mi domando come..." la frase rimase sospesa per un attimo. Biancaneve aveva usato un tono di voce davvero basso, così la regina tentò di capire che cosa avesse detto: "Come?"

"Come sia possibile che non provi nemmeno un briciolo di imbarazzo!" Biancaneve a quel punto fece per alzarsi e spostarsi di posto, ma appena ci provò uno scossone alla carrozza la fece cadere sulla regina, che prontamente la afferrò per i fianchi, aiutandola a reggersi a lei. In quel modo la principessa si ritrovò seduta sulle ginocchia della reggente. "Sua maestà?" gridò il cocchiere, rallentando l'andatura, per assicurarsi che la regina e la principessa stessero bene. "Tutto a posto, Thomas. Continua pure." La regina alzò la voce per farsi sentire, stringendo la presa che aveva su Biancaneve, la quale trattenne un verso di sorpresa stringendo le mani alla bocca.

Biancaneve e GrimildeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora