UN ESSERE DISGUSTOSO

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🤡"Un essere disgustoso"🤡

Buona lettura!🤍

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«Signorina...»

Cosa? Dove mi trovo?

«Mi dispiace svegliarla...»

Dobby?

«Mi sente?»

Strofinai i miei occhi prima di aprirli, e vidi la faccia dell'elfo domestico poggiata sul materasso mentre delicatamente aveva cercato di svegliarmi.

Mi sentivo più riposata del solito; odiai che quel letto fosse così comodo.

«La signora Malfoy gradirebbe fare colazione con lei in giardino. Dice che vuole parlarle.»

Quel risveglio non poteva essere più traumatico.

Dopo aver congedato l'elfo, lavato la faccia, i denti, spazzolato i capelli, e dopo essermi vestita - vestitino in maglia blu, colletto bianco, e bottoni all'altezza del petto -, misi le Mary Jane (non) pronta per andare in giardino.

Uscii dalla stanza e vidi quella di Draco ancora chiusa. Pensai che stava dormendo, per fortuna. Non avrei sopportato una conversazione sia con lui che con sua madre.

Scesi le scale e sulla soglia c'era Dobby ad aspettarmi. Mi fece strada verso la porta - che aprii io perché troppo pensante - e poi verso il giardino.
Mi portò alla destra del giardino, oltre le alti siepi dell'ingresso abbellite da rose bianche.

La signora dai capelli bianchi e neri mi aspettava seduta su un tavolo di ferro abbellito da ghirigori. Esso pieno di cibo mentre io avevo ancora la nausea al solo pensiero del mio collo pieno di lividi, ora bordeaux.

Avevo evitato di guardarli mentre avevo abbottonato i bottoni del mio vestito.
Avevo evitato perché nessuno mai aveva osato stringermi in quel modo.
Nessuno mai mi aveva odiata in quel modo. Neanche Nikolay, e avrebbe avuto anche i suoi motivi per farlo.
Draco invece... mi aveva fatto male, intenzionalmente.

E ora? Cosa voleva sua madre?
Scusarsi per lui?

Accanto a lei una sedia vuota, che aspettava me. Dobby mi fece cenno di andare, rassicurandomi e scuotendo il suo piccolo polso abbellito da un braccialetto argentato.

Era uguale al mio, perché ora ne avevo uno anch'io oltre la famiglia.

Mi spiegò che quel bracciale serviva per chiamarlo ogni volta che volevo.
Quando me lo consegnò la sera prima - insieme alla cena -, mi aveva detto che era stato Draco a consegnarglielo per me. Poi si diede delle testate perché Draco gli aveva ordinato di non dirmelo.

Mi chiesi perché facesse delle cose per poi nasconderlo. Non era forse più semplice dire:
"Con questo bracciale puoi chiamare Dobby quando hai bisogno, non disturbarmi."

«Oh, Helena... eccoti.» la voce della mamma di Draco mi fece cambiare obbiettivo, da Dobby a lei. E notando che l'elfo si era smaterializzato, mi avvicinai a lei.

Mi offrì da mangiare, da bere, e io ogni volta, prima di provare qualcosa, aspettavo che fosse lei a farlo. Se ne accorse, dopo minuti di silenzi.
«Se credi che io voglia fare del male a una ragazza che ha la stessa età di mio figlio, ti sbagli.»

Suo marito non ne ha fatto a Harry, signora? Avrei voluto ricordarle.

E se Lucius non aveva mai toccato Harry, non significa che non gli fece male psicologicamente. Come loro ne avevano fatto a me la sera prima.

Deatheater ~ Draco Malfoy Where stories live. Discover now