Deatheater ~ Draco Malfoy

NASCONDERE

Draco

È l'uno Novembre e io sto cercando di vivere la mia vita come faccio sempre.
Senza far capire agli altri che sto aspettando la risposta da parte di mio padre con grande ansia.

Guardo i gufi che arrivano ad Helena e, quando capisco che non vengono da Nurmengard, una parte di me si stanca di aspettare ancora.
Anche se in realtà, sono passati solo due giorni.

Mi chiedo come faccia lei ad aspettare.
Mi chiedo come abbia sempre fatto.

E poi mi chiedo: se i gufi non arrivano dalla prigione, chi le scrive?
Albus? I suoi stupidi amici? Il suo ex?

Magari a quest'ultimo gli si è accesa la lampadina al cervello capendo che le lettere che le manda a casa non le legge, e quindi ha cambiato indirizzo: il mio.

Erano molte le lettere che Helena ha cercato di nascondere quando mi ha invitato nella sua villa. Mi chiesi perché le aveva nascoste.
Mi chiesi se le avesse lette dopo, senza di me.
Mi chiesi anche se gli avesse risposto.
E sopratutto cosa gli avesse risposto.

E come se mi leggessero nel pensiero, d'un tratto un gufo svolazzò tra la villa; mai visto prima d'ora.
Era grigio e sapevo già che avrebbe scelto la stanza di Helena come appoggio.

Quando però scelse mia madre, che stava seduta con me e i miei amici in giardino a fare colazione - perché erano rimasti a casa mia per il giorno festivo - mi chiesi chi possa essere.

Non conoscevo neanche il sigillo: bordeaux e busta dello stesso colore.

Mia madre lesse qualcosa sul sigillo prima di aprirlo. «È da parte della Durmstrang.»
Lo fece vedere anche a me, mentre quella busta attirò anche l'attenzione dei miei amici, compresa Astoria.

«Voltala. Chi è il destinatario?» chiesi; magari il gufo si era sbagliato.
«Famiglia Malfoy.» lesse mia madre.
«Allora aprila, è per noi.» risposi, con perplessità.

Mia madre iniziò a leggere quella lettera una volta tirata fuori da quella busta, e la mia curiosità voleva strappargliela dalle mani per leggerla io stesso, ma non potevo mostrarmi interessato per qualcosa che non riguardava me.

«Dice che... Helena dovrebbe andare alla Durmstrang per...»

Mia madre stava cercando di decifrare cosa c'era scritto. «Aspetta è scritto in inglese ma non molto corretto.»

Mi stavo spazientendo.
Perché doveva andare alla Durmstrang?

«In sintesi dice che Helena ha sempre partecipato a degli allenamenti per combattere.» lo disse tra virgolette «Con ragazzi con buone capacità come le sue.»

Ricordai che anche lo scorso anno durante questo periodo si era assentata per qualche giorno. Mi ero chiesto il motivo; ora forse sapevo perché. 

«Quindi? Che deve fare?» so che mi stavo interessando un po' troppo, ma volevo sapere.

«Dovrebbe andare lì che non so... sai che non dicono dove si trovi la Durmstrang, giusto? Lo fanno per protezione.»

«Si lo so.»

«Quindi non so dove di preciso, lei prenderà parte a questo allenamento in un grande campo.» mia madre chiuse la lettera «O almeno questo è quello che ho decifrato.»