Deatheater ~ Draco Malfoy

LUCE

Draco

È passato un mese da quando io e Helena abbiamo parlato l'ultima volta.

Non le ho rivolto neanche un saluto, uno sguardo. Non le ho fatto nessuna richiesta, né per una penna e neanche per un bicchiere d'acqua.

Sono stato forte e concentrato nelle mie missioni:
1- proteggerla dalla mia vita.
2- cercare di sistemare l'armadio svanitore.

Forte e concentrato, si... fino a ieri sera.

Fino a quando noi serpeverde abbiamo vinto la partita contro i grifondoro e Adrian Pucey non ha tardato a organizzare una festa in sala comune.
Feste alle quali sono sempre stato entusiasta a partecipare. Esultare per la squadra, il nostro risultato. Ma non quando i miei occhi hanno iniziato a guardare troppe cose.
Troppe cose che riguardassero solo lei.

Contare i drink che ha bevuto.

Mirare le persone che la guardavano ballare.

Controllare quanto lunghi fossero i tiri che faceva agli spinelli di Pansy.

Litigare con Pansy per incoraggiarla a fumare e a rilassarsi con lei.

Chiedermi quando lei e Helena fossero diventate "amiche".

Infastidirmi per quanto fossero affini perché Pansy adora stare al centro dell'attenzione e avere Helena come spalla - che, cazzo, è bellissima - mi ha fatto andare fuori di testa più di una volta.

Sperare che Adrian Pucey smettesse di starle addosso.

Augurarmi che Helena non lo trovasse il più attraente della squadra - come la maggior parte - perché è il capitano e perché è più grande.

Arrendermi nel momento in cui ha iniziato a dargli retta.

Smettere di respirare nel momento in cui il naso di lei si allineò a quello di lui e le loro labbra si avvicinarono troppo.

Tornare a respirare quando lei, dopo averlo guardato negli occhi, ha fatto un passo indietro, allontanandosi.

Prendermi i rimproveri di Blaise dopo avermi fatto notare che ero assente. E poi sorbirmi anche quelli di Pansy perché "se non vuoi stare con lei, non puoi neanche pretendere che stia in una teca", così aveva detto.

E lo disse perché non sapeva che, per Natale, avevo regalato a Helena una lucciola dentro una teca.
Io non volevo di certo opprimerla. Quello che avrei voluto era starmene in quella teca con lei.

Stare con quella stessa ragazza che, ora - l'indomani mattina - la stavo guardando seduta al suo banco con la testa scollegata.

Teneva la schiena poggiata alla sedia. Nuca all'indietro. Viso rivolto al soffitto. Capelli all'indietro. Occhi chiusi. Dita sulle tempie mentre le massaggiava.

Helena è cambiata durante questo mese.
È tornata a fare tardi la mattina. Ha ricominciato a sbadigliare in classe e a dare tutta se stessa a un'unica cosa: gli allenamenti.

Sembra estremamente stanca perché si allena spesso, sia fisicamente che con la pratica di diversi incantesimi.

Ho notato che anche quando è in biblioteca con i suoi amici sbadiglia perché è estremamente annoiata.