FIORDALISO

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Con il solo calore della coperta morbida e lo scoppiettare della legna, la sonnolenza stava prendendo pieno possesso di me, ma quando Draco si fece spazio sul divano per porgermi la tazza fumante, mi costrinsi a rimanere sveglia.

Feci io spazio a lui mettendomi seduta piuttosto che sdraiata, quasi pronta a morire.

Guardai il liquido nella tazzina di un colore arancione scuro, con una scorza d'arancia all'interno e tre tipi di fiori galleggianti.

«Cosa c'è dentro?»
«Hai detto che ti piace tutto no? Fidati allora.» rispose Draco senza mirarmi, impegnato a poggiare la testa sul divano.
«I fiori devo toglierli?»

Come se avessi appena maledetto Salazar, Draco mi lanciò un'occhiata torva «No, sono commestibili. Se si dovessero togliere non li avrei messi, non credi?»

Guardai nuovamente il liquido fumante, ancora titubante, mentre Draco stava cercando qualcosa sul porta giornali posto accanto al divano.

«Quante zollette di zucchero hai messo?» chiesi.
Draco si sedette di nuovo sul divano «Ma quanto sei rompi coglioni?»

Beh è così che sono le "sorelle" no?

«Non ho messo lo zucchero ma il miele essendo che hai mal di gola.»
«Miele di?» ormai avevo scelto di infastidirlo.
«Neanche ti sto più a sentire.» disse aprendo un libro dalla copertina beige. Aveva sfilato il segnalibro notando che lo stava terminando; a Draco Malfoy piace molto leggere a quanto pare.

Cercando di non disturbare la sua lettura, portai il tè verso il naso per cercare di capirne l'odore, ma il naso chiuso non mi aiutava.
E allora Draco decise di elencare gli ingredienti mentre continuava a guardare il libro.

«Arancia, bergamotto, e zenzero. I fiori sono di sambuco, malva e... fiordaliso.»

Conoscevo le proprietà del sambuco e della malva, ma il fiordaliso? Perché lo aveva scelto?

«Perchè il fiordaliso?» chiesi.
«È blu

Rimasi in silenzio aspettando che elencasse le proprietà.

Sentendosi lo sguardo puntato addosso, alzò lo sguardo, pronto forse per spiegarmi «L'ho scelto per bellezza. Per il colore. È il tuo colore.»

Se non ascoltassi per filo e per segno le parole di Draco, dal suo tono seccato e svogliato, penserei che non stia dicendo nulla di importante. Ma dire "è il tuo colore" e pensare di metterlo dentro a una tazzina "per bellezza" era abbastanza personale.

Pensai che avrei tanto voluto avere il suo potere per leggere la mente, per capire cosa gli passasse per la testa mentre sceglieva con cura gli ingredienti da aggiungere.

«Se volessi mettere qualcosa di verde cosa avresti scelto?» chiesi.
«Non ci sono fiori verdi ma solo erbe e spezie.» spiegò «Vuoi preparami una tisana Grindelwald?» sogghignò mentre tornò a guardare il libro.

«Beh forse si. Magari ti potrei avvelenare.»
«Ottima scelta per andare in prigione.» alzò e abbassò le sopracciglia.

«Magari è quello che vuoi fare tu.
Avvelenarmi con questa.» dissi riferendomi al contenuto della tazzina, per poi soffiarlo; era ancora bollente.

«E andare in prigione per te? Passo.»

Ero già pronta per rinfacciargli la conversazione avvenuta la sera prima.
Già da troppo tempo non lo stuzzicavo; un po' mi mancava punzecchiarmi con lui.
«Ricordo che ieri mi hai detto che ci saresti andato in prigione per me.»

Draco dapprima mi guardò con la coda dell'occhio, poi tenne il libro con la mano destra: medio e anulare sulla piega del libro e le altre dita all'estremità. Il braccio sinistro, invece, lo poggiò sullo schienale del divano pronto a guardarmi negli occhi.

Deatheater ~ Draco Malfoy Where stories live. Discover now