PESSIME SCELTE

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Draco

Ho fatto qualcosa di brutto oggi.

Non ho più avuto modo di parlare con Helena dopo quella sera in biblioteca. Quindi, quello che feci fu tenerla d'occhio.

È quello che faccio al momento: tenere d'occhio le persone.

Mi sento continuamente osservato, come se sapessero che io sia una brutta persona. Come se sapessero che io sia un mangiamorte e che potrei fare qualcosa di brutto.

Eppure l'ho fatta qualcosa di brutto, oggi.

Il giorno dopo da quella chiacchierata avvenuta in biblioteca, dopo essere stata convocata nell'ufficio di Albus Silente, Helena era completamente assente, immersa in cose da studiare o leggere, non so di preciso cosa stesse cercando in tutte quelle pagine di grossi libri.

Sembrava però che avesse trovato qualcosa nel momento in cui, all'improvviso, alzò il viso guardando un punto fisso. Stava tenendo ancora il segno sulla pagina e avrei davvero voluto sapere cosa avesse attirato la sua attenzione, tanto da farle mancare il respiro.

Guardando meglio, notai che non stava guardando un punto fisso, ma mirava fisso una persona: Potter.

Perché? Mi chiesi.

Il giorno prima dell'aver commesso una brutta cosa, avevo notato che Helena stesse sostenendo una discussione accesa in un posto appartato del corridoio.

Teneva un piccolo aggetto tra i polpastrelli dell'indice e il pollice; sembrava un anello. Lo stava sventolando in faccia ad Albus.

Dopodiché, lo infilò sul suo indice, e prese la mano di Silente. Essa aveva qualcosa che non andava. Era scura, per metà.
Cosa gli è successo?

Non riuscivo a sentire nulla perché di sicuro avevano anche evocato un'incantesimo sonoro, ma Helena sembrava preoccupata e arrabbiata allo stesso tempo.

Il giorno stesso dall'aver commesso una brutta cosa, mi recai Ai Tre Manici di Scopa con i miei amici. Lì erano presenti anche gli amici di Helena e Helena stessa; seduti al tavolo avanti al nostro.

I suoi occhi erano strani. La sua espressione anche. Guardava Harry - che a me dava le spalle - come se lo odiasse. E poi ha iniziato a chiedergli delle cose; non potevo sentirla, però.

Cercai di leggerle il labiale tra un sorso di burrobirra e un altro, fino a quando, i suoi occhi decisero di colpire me. «Che cazzo hai da guardare?»

Giuro che per un attimo avevo avuto l'istinto di guardare dietro le mie spalle per capire se stesse parlando davvero con me ma, il suo sguardo ancora puntato sul mio come se volesse trafiggermi, non mi diede altri dubbi.

Nessuno mi aveva rivolto mai uno sguardo così cattivo, tanto da far voltare anche i suoi amici che mi davano le spalle. Mi mise in imbarazzo. Poi mi fece stupire. Infine mi fece incazzare, perché oggi avrei dovuto fare una cosa brutta, ed ero instabile di mio.

«Chi cazzo ti credi di essere, Grindelwald?»

«Una che guardi continuamente, forse? Fatti i cazzi tuoi una volta e per tutte. Sei inquietante.»

Deatheater ~ Draco Malfoy Where stories live. Discover now