IMPOSSIBILE

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Cenare con Narcissa Malfoy piuttosto che con Molly Weasley era strano.
Avere di fronte Draco Malfoy piuttosto che Harry Potter era strano.
Avere accanto Blaise Zabini che non mi aveva scambiato neanche una parola, piuttosto che Ron, era triste perché lui mi passava sempre cose da mangiare, nonostante gli dicessi che ero piena.
Avere Pansy Parkinson accanto a Draco Malfoy, non era uguale ad avere Hermione Granger accanto a Harry Potter.

La tavola era fin troppo ricca di cibo costoso per ricchi. Quanto anche l'argenteria e i bicchieri.
Io, effettivamente ero abituata a questo. Al lusso. Ma lo avevo accantonato volentieri quando, entrando dentro La Tana, mi sentii veramente a casa per la prima volta in tutta la mia vita.

Da quel momento in poi capii che la ricchezza non era dettata dai soldi. Quelli si, aiutano a essere felici, ma a me i presenti non mi sembravano molto felici. Nulla a che vedere con la felicità che sprigionavano i Weasley, trasmessa anche a me e Harry, che genitori non ne avevamo. Eppure ci sentivamo una famiglia quando i Weasley ci accoglievano.

Questi purosangue qui davanti, invece, non ridevano. Non facevano battute buffe. Non erano gli amici che io conoscevo. Quelli alla quale ormai ero abituata.
Mi chiesi però... Draco, Pansy e Blaise da cosa erano legati? Forse erano solo tesi perché c'era un'intrusa: io.

Bevvi l'ultimo sorso di vino rosso dopo aver mangiato una bistecca al sangue, e decisi di spostare la sedia per dileguarmi «Io torno nella mia stanza.» mi voltai verso Narcissa «Grazie per la cena, signora Malfoy.»

La ringraziavo sempre perché lei pagava per me, per quel cibo.

Quando mi alzai, la voce di Pansy mi bloccò «Non passi la serata con noi, Grindelwald
«No grazie, Parkinson.»

Stavo per lasciare la mani dalla tavola per andarmene, ma ancora una volta, lei mi bloccò «Dai, davvero, passiamo sempre le serate nel divano delle biblioteca quando stiamo qui. Resta con noi.»

Dallo sguardo interrogativo di Draco, sembrava che quello non fosse un piano capitanato dal gruppo. Sembrava davvero contrariato dalla sua richiesta, mentre Blaise teneva la testa rivolta verso l'alto per mirare me e aspettare una risposta.

«Perché mai vorresti che ci fossi anch'io?» alzai le sopracciglia, sogghignando.

«Sei ospite di Draco, stai più tu con lui che noi, mi sembra giusto conoscerti meglio, no?» si voltò verso il biondo «Tu non credi?»

Draco abbassò lo sguardo verso la sua bistecca, quasi terminata. Era molto lento a mangiare. Ne tagliò un pezzo e disse:«Se vuole venire verrà. È libera di fare ciò che vuole.» disse svogliato, come se la mia presenza non gli cambiasse nulla.

«Ripeto, passo.»
Di nuovo, Pansy bloccò i miei arti a parole «Che c'è? Hai paura di non reggere l'alcol quanto lo reggo io o hai paura di non reggere una conversazione con me?»

Non so perché avesse tirato in ballo l'alcol perché non so cosa facevano quei tre nel divano della biblioteca, ma dal suo tono aveva lanciato un guanto di sfida e io adoravo le sfide.
«Cosa ti piace bere, Parkinson
«Mi adeguo, Grindelwald

Draco guardò me, poi lei, sembrava incredulo e infastidito allo stesso momento. E mi piaceva il fatto che le sue emozioni, quando riguardavano me, facessero a pugni. Io ero un'incertezza per lui e questo lo rendeva vulnerabile.

E poi non ero andata a Malfoy Manor per starmene dentro la mia stanza. Cosa avrei potuto scoprire standomene da sola?

«Va bene, ci sto.» le dissi facendo un sorrisetto e sedendomi di nuovo sulla sedia, aspettando che Draco finisse di mangiare.

Deatheater ~ Draco Malfoy Where stories live. Discover now