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"Non ci si libera
di una cosa evitandola,
ma soltanto attraversandola"
-Pavese

MAYA
«Perché quella gatta mi odia così tanto?» Chiese Finn allargando le braccia.

«Perché sei logorroico» Rispose Rachel ricevendo in faccia un pop corn lanciato da Finn.

Sorrisi a quella scena, erano come cane e gatto. Non smettevano mai di stuzzicarsi ma d'altra parte non riuscivano a stare separati per un secondo.

«No quella gatta odia tutti» A quelle parole ripensai alla sera prima quando Benjamin per la prima volta era entrato nel mio appartamento. Avevo notato il modo in cui i suoi occhi avevano analizzato ogni angolo della mia casa che nascondeva ogni parte di me. Perché la mia casa era un po' come il mio rifugio. Un posto dove scappare da tutto e tutti. In questa casa avevo passato i momenti più brutti ma allo stesso tempo anche quelli più belli.

E quando ero tornata dal bagno lo avevo visto insieme ad Alicia.

«In realtà ama Benjamin» Mi pentii subito di aver parlato perché l'attenzione dei miei migliori amici si posò immediatamente su di me.

«Benjamin è stato qui?» Mi domandò Rachel ed io annuii semplicemente. Non era un dettaglio importante. Tante persone erano state qui ma questo non voleva dire niente.

«E ce lo dici così? Allora è bravo?»

«A fare cosa?» Chiesi ingenuamente, alzandomi per andare a prendere dell'acqua.

«A letto Maya!» A quelle parole scossi la testa.
Erano sempre i soliti. Non ero andata a letto con Benjamin o perlomeno non mi ero spinta fino a quel punto.

«Non ho fatto sesso con lui, smettetela» Risposi ritornando in salotto e poggiando la caraffa d'acqua sul tavolino di vetro davanti al divano.
Alzai gli occhi e vidi entrambi gli sguardi dei miei amici posati su di me, aspettando qualsiasi cosa uscisse dalla mia bocca.

«Ci siamo solo baciati» Sussurrai alzando le spalle e dall'altra parte partirono dei grandi urli.

Così iniziai a raccontargli tutto dal bacio del gala a quello che era successo ieri sera nel mio appartamento.

«Perché non ci hai detto degli attacchi di panico?» Mi domandò preoccupata Rachel.

Era stata una parte difficile del mio passato e loro mi erano stati vicini. Mi avevano vista nelle peggiori condizioni e non volevo farli preoccupare, era stato sicuramente un caso isolato.

«Non è importante» Dissi alzando le spalle e rimettendomi seduta con le ginocchia vicino al petto.

«Certo che è importante Maya!» Intervenne questa volta Finn.

«Non volevo farvi preoccupare. Sto bene, davvero» Affermai con un sorriso e i miei amici annuirono capendo che non ne volessi parlare.
E d'improvviso il momento in cui tutto era iniziato ritornò a galla nei miei pensieri, così tanto da sembrare reale.

Mi alzai di scatto e tutti gli sguardi delle
persone presenti in quell'aula si posizionarono
su di me. Le voci ormai erano diventate
ovattate e tutto stava diventando sempre più sfocato.

Presi di fretta lo zaino e corsi immediatamente fuori dall'aula sentendo una voce ormai lontana richiamare il mio nome.

«Signorina Davis ritorni in aula o la spedirò direttamente in presidenza» Urlò il professor Ramirez ma continuai a correre cercando di raggiungere i bagni il più presto possibile.

Una volta arrivata spalancai la porta, e due ragazze intente a sistemarsi il trucco mi guardarono stranite, ma non ci feci molto caso e mi diressi immediatamente in un bagno, chiudendo la porta alle mie spalle.

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