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Cancella le mie paure
e io costruirò le tue certezze
-Marti Moon

MAYA
Stavo fissando il soffitto nero della macchina di Benjamin da un tempo indefinito mentre potevo percepire perfettamente il suo corpo caldo ancora attaccato al mio a causa della passione che ci aveva travolto dopo due settimane.

«Voglio andare da mia madre. Con te» Mi aveva appena sussurrato e il mio cuore aveva avuto un sussulto.

Inspirai e mi arrivò immediatamente alle narici il suo profumo, che riconoscevo e cercavo ovunque. Poi lo feci, mi voltai leggermente incrociando quegli occhi verdi. Nonostante il buio risplendevano e potevo notare perfettamente l'intensità di quello sguardo. Era serio. Non avevo immaginato quelle parole.

«Non ti lascio solo. Vengo con te» Sussurrai a mia volta come se quelle parole fossero una confessione talmente intima da dover essere soltanto nostra. La musica si sentiva in lontananza ma noi eravamo nella nostra bolla, lontani da tutti.

«Mi dispiace aver fatto di testa mia senza chiederti niente.» Continuai perché gli dovevo quelle scuse. «Volevo solo-»

«Aiutarti. Lo so» Concluse lasciandomi un bacio casto sulla fronte. Amavo quel gesto, lo ritenevo così puro e intimo. «Se non ci fossi stata tu probabilmente non avrei mai preso la decisione di affrontare il mio passato»

«Benjamin» Lo richiamai. «Lo sai che potrebbe non andare bene» Annuì senza mai distogliere lo sguardo dal mio.

«So che potrebbe accadere, ma devo affrontarlo no? E poi ci sarai tu con me comunque vada» Sorrisi per poi portare una mano sulla sua guancia delicatamente.

«Sarò lì con te, comunque vada. Promesso» Lo baciai ma questa volta non fu un bacio pieno di passione di desiderio ma di qualcos'altro che nessuno dei due era capace di descrivere.

«Finn e Rachel mi staranno cercando» Sussurrai a malincuore. Facevo sempre fatica ad interrompere quei momenti, sarei voluta rimanere tra le sue braccia per sempre.

«Hai ragione. Ma solo altri 5 minuti» Cercò di convincermi ed io scossi la testa davanti a quell'espressione. Come potevo dirgli di no.

«Va bene» Dissi. «Ma fammi almeno rivestire. Dovresti farlo anche tu» Gli dissi mentre afferrai i miei vestiti per poi indossarli.

«Perché? Non ti piaccio così Davis?» Mi chiese con il suo solito sorriso malizioso.

«Forse un po' troppo. È questo il problema» Gli lanciai la maglia ma lui la ignorò completamente per poi sovrastarmi nuovamente con il suo corpo. La mia schiena andò a sbattere contro il sedile e anche questa volta ero senza via d'uscita. Inspiró il mio profumo nell'incavo del mio collo per poi lasciarci un bacio, facendo partire una scia di brividi lungo il mio corpo.

«Benjamin...» Mugugnai in un vano tentativo di fermarlo. Scese sempre più giù e quando arrivò con la bocca sul mio seno destro lo staccai. Se avesse fatto quel passo non avrei più trovato la giusta razionalità per fermarmi. Eravamo spariti da troppo tempo e Rachel e Finn si stavano sicuramente preoccupando per me. Eravamo in un parcheggio pubblico e qualsiasi persona ci avrebbe potuto vedere in qualsiasi momento senza contare che eravamo dei personaggi pubblici, capaci di finire in uno scandalo più grande di noi.

«Ti ho promesso altri cinque minuti, ma non così» Sbuffò e si arrese vestendosi anche lui. Poi mi accoccolai nuovamente tra le sue braccia puntando lo sguardo fuori dal finestrino. La luna era stupenda, come ogni sera.

«L'hai mai guardata in questi giorni?» Chiesi.

«Che cosa?»

«La luna. L'ha mai guardata in queste due settimane?» Mi voltai leggermente il giusto per incrociare i suoi occhi verdi.

MOONLIGHTWhere stories live. Discover now