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Cico

«padre.» dissi a denti stretti.

«figlio.» rispose.

Lui era seduto sulla MIA sedia con gli avambracci poggiati sulla MIA scrivania. Cold ci guardava in piedi, posto al fianco della porta da dove entrai qualche secondo fa. Dalla sua espressione potevo dedurre che era abbastanza a disagio.

Tornai a guardare mio padre. «quindi?» mi avvicinai alla scrivania «dammi spiegazioni. » sbattei una mano sulla scrivania, per rendere il tutto più.. più serio, credo.

«nessuno aveva controllo qui e mi sembrava giusto dare una mano al mio caro figlio» disse senza degnarmi neanche di uno sguardo, era concentrato su dei fogli.

«senza avvertirmi? Sai, avevo tutto sotto controllo.» borbottai. «cosa sono quei fogli?» chiesi inarcando un sopracciglio, fogli.. miei fogli?

«sinceramente non lo so, davo un'occhiata, pare caso siano per te» e me li porse.

«da parte di chi?» presi i fogli, la mia rabbia calò.

«è un invito, Chief Red, da parte di Miss Victoria.» mi informò Cold.

«ah!» sorrisi beffardo. «da parte di chi?» Mi sedetti sopra la scrivania guardando Cold in faccia.

«Miss Victoria, colei nominata leader o nuova proprietaria della banda criminale di questa città, signore.» mi fece un leggero inchino di rispetto.

«ohh! QUELLA Victoria..» sospirai soddisfatto «e che invito sarebbe?» mi incuriosì.

«Chief, lei ha fatto credere a Miss Victoria di essere a capo di un organizzazione criminale, ricorda?»

«e...?» lo incitai a continuare, quello che volevo veramente sentire Cold non lo aveva ancora detto.

«Miss Victoria.. ha una cotta per lei, Chief.»

Sorrisi compiaciuto «perfetto.»

«dunque? Vuole accettare l'invito di Miss Victoria?» mi guardò annebbiato.

«ovvio, dille pure che accetto» scesi dalla scrivania e poggiai i fogli sul tavolo. «padre.» lo guardai e lui guardò me.

«capisco, hai lavoro da fare...» si alzò.

Sospirai. «Cold, ho bisogno di un attimo di privacy.»

Sentii la porta chiudersi.

«papà, ho capito che volevi solo aiutare.. ma sai che mamma ha bisogno di averti al suo fianco» dissi abbattuto.

«hai ragione, se non ti dispiace adesso vado.»

«ciao.. salutami mamma»

E se ne andò.
Sospirai.

«puoi entrare» dissi sedendomi alla mia scrivania, finalmente! Così comoda...

«è sicuro di voler andarci in persona? È molto rischioso..» borbottò Cold.

«tsk! Non farmi ridere, hai mai avuto a che fare con una ragazzina cotta? Lascia fare, sarà un gioco da ragazzi buttare a terra la sua banda.» sorrisi malefico.

«per amor di dio, non quella faccia.» disse disgustato.

«hey! Come ti permetti, la mia faccia è bellissima.» dissi mettendo il broncio, come si permetteva di dirmi che ero brutto!

«non era mia intenzione offenderti» ridacchiò sorridendo.

Mi lasciai anche io scappare un sorriso «va bene dai, fammi vedere quando è questa festicciola»

MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]Where stories live. Discover now