MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]

[17]

Cico

Il mio cuore scattò in aria e mi morsi a morte il labbro.

QUASI 26?! CAZZO! MA PORCA PUTTANA! ERA PIÙ GRANDE DI ME?!

«e quella faccia? Sorpreso?» ridacchiò.

«oh.. pensavo fossi più piccolo...» borbottai con gli occhi spalancati.

«non fare quella faccia! Perché? Tu?» mi chiese, adesso era lui a sorridere.

«oh... io...» iniziai a balbettare.

Che gli dovevo dire? Che avevo 30 anni? Così avrei potuto fare l'attivo! Aspetta... quindi... se noi due... AVREI DOVUTO FARE IL PASSIVO?!

«ho 23 anni...» borbottai stringendomi sulle spalle.

«uh, piccolo» mi sorrise divertito.

«no dai, l'età non ha poi così tanta importanza» dissi cercando di mantenere il mio alto livello.

«beh, su alcuni aspetti sì invece» finì di mangiare e riposò le posate. «lo sapevi?».

Era come se... come se lo sapesse! CHE VOLEVO FARLO! CON LUI!

«comunque...» proseguì vedendo che non gli risposi «ho sentito dire che in città hanno aperto un nuovo locale, che ne dici se un giorno ci facciamo un giro lì?».

Mi ammutolì. Un nuovo locale?

«e dove?» chiesi curioso aggrottando la fronte, non dovevo abbassare la guardia poiché magari era una trappola. Ero pur sempre un poliziotto e lui lo sapeva.

«è una sorpresa!» disse con un sorriso compiaciuto.

«beh.. a me va bene» borbottai. «quando?».

«ti chiamerò e magari ti vengo pure a prendere!».

COOOSA?? ADESSO FACEVA LUI LA PARTE DEL UOMO GALANTE?!

«no no, vengo io» insistetti.

«no no, è vicino al tuo quartiere quindi faccio prima io a venire da te».

«ma-! Ohm... ehehe è una brutta zona ad una certa ora..-»

«sarà che verrò prima, così magari mi mostri meglio la tua stanza da letto» mi interruppe bruscamente.

«Ale.» dissi rassegnato.

«dimmi» mi sorrise come un angelo.

«devo andare in bagno.»
«vai»
«torno subito.»
«va bene»
«ci metterò un po'.»
«nessuno problema»

Mi alzai di scatto e con le labbra tremanti mi diressi verso il bagno.

Non ci potevo credere... COME ERA POSSIBILE CHE NON CI AVEVO PENSATO PRIMA?!

andai verso il lavandino e piangente iniziai a lavarmi le mani. Era una giornata di merda, era andato tutto a rotoli... SE SOLO MI AVESSERO MESSO AL MONDO PRIMA!

«tutto ok?» sentii delle mani avvolgermi la vita.

Il mio occhio cominciò a scattare. «che ci fai qui, Ale?» borbottai cercando di non arrabbiarmi.