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Strecatto

«MERDA!» sbottai dando un pugno al muro.

Era da ormai un quarto d'ora che stavo in bagno a sputare nel lavandino. Quella troia di Victoria mi aveva dato da bere qualcosa che non era una "specialità" ma sicuramente qualche strano alcol.

«penso che lei abbia bisogno di questa»

Mi girai e vidi lo Chief Red porgermi delle pastiglie.

«non mi servono.» borbottai ancora alterato e mosso dalla nausea. «cazzo.. che caldo...» mormorai tra me e me.

«lasci che la aiuti» si avvicinò lui a me.

D'istinto cercai di indietreggiare ma alle mie spalle stava il lavandino e ciò mi fece capire che ero ormai in trappola.

L'idiota non insistette e se ne approfittò avvicinandosi di più, prese la mia cravatta e la dilatò leggermente permettendomi di respirare meglio.

«potevo fare da solo.» gli presi il polso allontanandolo da me.

«se prende questo il suo mal di testa potrebbe alleggerirsi, sarebbe uno spreco buttar via questa serata solo perché lei ha perso un po' di lucidità» mi sistemò la giacca senza distogliere gli occhi dai miei.

«da quando siamo così intimi, Chief?» sorrisi irritato.

Lui ricambiò il sorriso poggiando le mani sul bordo del lavandino e avvicinandosi di più con il suo busto.

Non capivo se fosse per l'alcol ma una strana sensazione aveva iniziato a picchiettarmi sul petto. Una strana voglia di...

«È strano, non trova?» ruppe il ghiaccio.

«cosa?» deglutii.

«di come la sua mano sia scivolata sul mio fianco» sussurrò.

La ritirai subito imbarazzato. Come era possibile che non me ne ero neanche accorto?

«non ci vedo nulla di male» ressi il suo gioco rimettendo la mano sul suo fianco.

«Mi sta per caso provocando?» ridacchiò avvicinandosi ancora di più di come lo era prima.

«come potrei?» poggiai l'altra mano sul suo petto per poi prendere la cravatta e tirarla avvicinando il suo volto al mio.

Era qualche centimetro o addirittura solo millimetri di spazio fra i nostri visi. Sentivo il suo respiro sbattere contro il mio... mi feci trascinare dalla provocazione e chiusi gli occhi per avvicinare le mie labbra alle sue.

«Chief!»

Entrambi sobbalzammo ancor prima che le nostre labbra potessero toccarsi. Lui si staccò subito facendo finta di niente e nel mentre entrò qualcuno.

«Chief, Miss Victoria la cerca» fece cenno quest'ultimo.

«arrivo, dammi un attimo» lo scacciò lo Chief.

E quando lui fu fuori lo Chief ritornò a guardarmi.

«penso che queste le serviranno» mi porse le medicine e con un cenno se ne andò.

«Ma che cazzo...» balbettai incredulo.
«stavo per baciare quel bastardo?!» poggiai le mani in testa.
«IDIOTA IDIOTA IDIOTA!» mi colpii molteplici volte prima di respirare profondamente e calmarmi.

Presi una pastiglia ed uscii anch'io dal bagno.

«ne hai messo di tempo, capo» mi sorrise Jeff.

«uh? Che hai fatto alla camicia?» mi chiese Kim stranito.

MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]Where stories live. Discover now