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Stre

Forse avevano ragione, era meglio non andare in ufficio domani.

Entrai in casa e andai subito dritto a letto ma qualcuno interruppe il mio cammino appiccicandosi alla mia gamba. Abbassai gli occhi.

«Cosa c'è?» dissi freddo guardando la bambina.

«Perché torni tardi? Avevi promesso che oggi giocavamo insieme...» fece il labbrone.

«mi dispiace amore, facciamo domani, ok?» dissi prendendola in braccio.

«ma domani vai ancora a lavoro...» borbottò lei un po' triste.

«nahh! Domani resto, non vado a lavoro» le sorrisi e lei fece lo stesso.

«ho trovato questo dentro camera tua, chi è Victoria?» disse tirando fuori dalla sua piccola tasca un foglio stropicciato.

Mi pietrificai. «Victoria?» borbottai «lei... non è nessuno.» guardai altrove infastidito.

Presi il foglietto e lo appallottolai nuovamente buttando nel cestino, sta volta.

Cico

Mi guardavo attorno un po' infastidito dall'atmosfera, tutti questi profumi mi davano alla testa!

«merda...» borbottai fra me e me stringendo il calice mezzo vuoto.

«qualcosa non va?» mi chiese Cold a bassa voce.

Lui era in piedi di fianco a me con le mani giunte dietro la schiena. Con i suoi soliti occhiali oscurati e il piccolo auricolare all'orecchio che ogni tanto toccava.

Tsk! La protagonista di questa festa non si era ancora fatta viva! A sto passo me ne sarei andato!

«è lei.» mi sussurrò Cold guardando davanti a sé dove anche io poi vidi Victoria salutare gli invitanti.

Appena i nostri occhi si incontrarono sul suo volto si formò un sorriso più ampio accompagnato da del rossore.

Ricambiai il sorriso un po' forzato dopo che Cold mi diede una leggera pacca sul braccio.

«che bello! Sei venuto!» disse tutta emozionata venendomi incontro.

«come potevo rifiutare? È un evento importante e giusto da festeggiare» le presi la mano e la baciai senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, ciò la fece arrossire ancora di più. «congratulazioni».

«grazie... così mi metti in imbarazzo...» disse sistemandosi una ciocca dietro l'orecchio.

«oh, hai qualcosa hai capelli, aspetta» mentii sfiorandole i capelli per poter prendere una ciocca e poi la passai rapidamente a Cold. 

Questo movimento sfuggì a Victoria poiché con l'altra mano le stavo delicatamente accarezzandomi le nocche.

«grazie...» arrossì lei cercando di ritirare la mano.

«che ne dici di presentarmi i tuoi genitori? Mi farebbe piacere conoscerli e congratularli» cambiai argomento.

«oh! Certo!» sorrise girandosi «seguimi».

Sfruttai questi brevi secondi per dire a Cold: «Ei, devi fotografare quelle due facce e tutti gli altri leader Mafiosi che vedi qui attorno... se vedi anche quello vestito di viola, avvertimi. ».

«come vuole, Chief» fece cenno con la testa sistemandosi gli occhiali oscurati.

Lì non potei non sorridere a quel suo movimento.
«bene» sorrisi avanzando per seguire Victoria.

MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]Where stories live. Discover now