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Chief

Accolsi tutti gli invitati con un grande sorriso finché non vidi il signor Viola avvicinarsi: non aveva un'aria molto contenta e la cosa alimentò di più la mia voglia di stuzzicarlo.

«Ma chi abbiamo qui? Il signor Strecatto!» Sorrisi stringendo la sua mano ma stranamente la ritirò subito ripulendola sul tessuto della sua giacca grigia.

Un gesto molto scortese da parte sua: ci rimasi un po' male.

«È un piacere rivederla, Chief.» disse lui forzando un sorriso come se non fosse venuto quindi sua spontanea volontà.

«Il piacere è tutto mio dato che lei si è presentato» Sorrisi dando una veloce occhiata anche alle sue due guardie del corpo.

Il mio piano era semplice:
Sappiamo tutti che Victoria aveva una cotta per me e l'unico modo per scatenare la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso era farla ingelosire.

Bene, ma quindi quale era il piano?
Beh, avrei fatto un modo di far bere qualche goccino di alcol al signor Strecatto e non appena Victoria avrebbe avuto gli occhi addosso a noi, io avrei baciato il signor Strecatto! Semplice, no? Oppure farlo senza alcol nel suo drink.

Anche perché poi mi sarei sentito in colpa.

«Chief, si sente bene?» mi chiese il signor Strecatto, guardandomi con un aria sospetta dopo avermi riportato alla realtà.

«Oh, mi perdoni, da questa parte» Ridacchiai leggermente accompagnando il signor Strecatto al bancone per aiutarlo nella scelta del drink.

Mi guardai attorno e mi assicurai di avere gli occhi di Victoria addosso non appena feci scivolare leggermente la mia mano sulla parte bassa della schiena del signor Strecatto.

Cercai di rendere il gesto il meno sconcio possibile: non avevo nessuna intenzione di molestarlo o farlo sentire a disagio, infatti il mio era un  gesto che dimostrava che ero interessato e che non stavo pianificando niente di divertente contro di lui. Forse per camuffare le mie vere intenzioni. 

Non fu per molto dato che uno delle guardie del Viola fece finta di tossire, guardandomi con la fronte aggrottata prima di guardare dove avevo poggiato la mano.

Sforzai un sorriso e ritirai la mano un po' scontento... ammetto che mi stava piacendo il modo in cui la situazione si stava ribaltando ma c'erano le due guardie che rovinavano i miei piani!

Dovevo fare in modo di sbarazzarmi di loro.

Ma non tutto era perduto: avevo ancora Tommy dalla mia parte.

Parlando proprio di Tommy, lui si avvicinò dall'altra parte del bancone travestito da barista ed era al punto di prendere l'ordine del Viola quando la voce di una bambina fece girare tutti e cinque verso la fonte: mi ritrovai davanti una bambina che piagnucolava.

Mi addolcì na non appena quest'ultima iniziò a tirarmi pugni sulla gamba mi pietrificai confuso.

«Stella!!» Sentii il Viola sussultare mentre si affrettò a prendere in braccio la bambina ribelle.

«è sua?» Chiesi cercando di non sembrare troppo scortese.

«ohm...» Il Viola mormorò, stava palesemente cercando una mano dalle sue guardie visto che li stava guardando un po' panicato.

«Mi perdoni, Chief Red, ma non crede che Il signor Strecatto sia ancora un po' troppo giovane per avere già una figlia?» Si intromise uno delle due guardie, rispondendo al posto di Strecatto.

Non mi feci intimidire dal suo atteggiamento e men che meno dalla sua corporatura robusta. Lo squadrai nel minimo dettaglio notando l'emblema sulla camicia della sua divisa: c'era scritto 'Jeff'.

MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]Where stories live. Discover now