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Cico

Dopo essermi calmato presi il telefono titubando se chiamare o meno Ettore: non volevo disturbarlo, non nel bel mezzo della notte

Mi passai una mano in faccia portando all'indietro i capelli che si stavano attaccando alla mia fronte. Sentivo ancora i singhiozzi minacciarmi e nonostante ciò mi trattenevo. Non volevo attirare ulteriore attenzione: che razza di poliziotto sarei sembrato? Che piangeva. Anzi. Che uomo sarei sembrato? Gli uomini non piangevano. Ma io si, io piangevo e piangevo, ormai non avevo più la mente lucida e non mi importava niente.

Mi sedetti di nuovo in sala d'attesa a fissare il pavimento: non sapevo cosa pensare... non sapevo più cosa fare.

Dovevo solo tornare a casa, dormire e andare a lavoro. Di nuovo. 

Ma poi, mi si illuminarono gli occhi: non ero solo lo stupido Agente Tobbi! Ero anche lo Chief Red.

A questo pensiero mi lasciai andare ad una risata isterica: cosa contava ormai? Che senso aveva continuare questo progetto se l'unico per cui lo portavo avanti non c'era più?

Ma lui mi disse, quando ancora stavamo elaborando le strategie, che non importava se doveva sacrificarsi per salvare altre vite, lo avrebbe fatto se fosse stato necessario. Io risi, risi quando me lo disse. Risi perché non pensavo sarebbe successo veramente.

Ma eccomi lì, seduto in sala d'attesa mentre cercavo di convincermi che tutto quello che stava succedendo fosse solo un brutto incubo.

I minuti passarono e alla fine decisi di rimettermi in piedi e tornare a casa: era mezzanotte passata, ormai.

Tirai fuori il mio cellulare controllando i miei impegni. Avevo una vaga idea di aver preso il giorno libero...
Ed era proprio così: dovevo presentarmi al funerale di un certo Carlo. Ma chi cazzo era mo'?
Neanche a farlo apposta.
Un funerale! Sul serio?

Mi passai nuovamente una mano in faccia: mi sentivo veramente un idiota.

Dovevo presentarmi lì per le sei di sera.
Anche se.. anche se il funerale iniziava più prima ma Cold mi volle far saltare "quella parte" che per carità, con tutto il rispetto del mondo, non volevo assistere.

Dopo aver messo finalmente i piedi fuori dall'ospedale, mi toccava andare nella vecchia città dove aveva sede la C.A.B.
Praticamente per cambiarmi e trovare quel vestito che mi comprò Cold, anche per mettermi in contatto con l'altro segretario.

La prima cosa che feci era quella di entrare in macchina e attivare il navigatore con Siri. Mi misi in strada senza pensarci troppo: non avevo tanto tempo a disposizione.

Certo, se volevo potevo anche non andarci a quel dannato funerale ma mi toccava, dovevo pur avvicinarmi in qualche modo a quel incappucciato viola.

Il piano che escogitammo io e Cold era semplice:
Step 1, avvicinarsi il più possibile al viola;
Step 2, scoprire quale fra i tanti "capi" lui odiasse di più;
Step 3, avvicinarmi il più possibile a quest'ultimo;
Step 4, fare in modo di scatenare la scintilla tra i due;
Step 5.. non era ancora confermato, dovevamo rivederlo insieme... dovevamo. Insieme.

Tutto ciò mi frustrava così tanto perché temetti di non riuscire a portare a termine ciò per qui costruimmo e portammo avanti la C.A.B.

Avevo di mezzo anche Victoria... era tutto così dannatamente complicato! La sua società era quella più fragile dato che lei fu messa a capo di recente. Quindi c'era una probabilità più alta di avere successo a distruggerla.

Incrociai un semaforo rosso e dovetti fermarmi: che tempismo!

Mi grattai la nuca, di nuovo. Cazzo! Perché mi prudeva così tanto?!

«perché continuo a prudermi dietro il collo?! » dissi disperato.

«Ecco alcuni risultati per "Perché continuo a prudermi dietro il collo"»

«no Siri... attiva il navigatore» brontolai poggiando la fronte sul volante, dopo un po' di silenzio mugugnai: «Cold...».

Mi mancava da morire... cazzo! Ero così incazzato con tutto e tutti che volevo solo sparire.

Vendetta. Avrei fatto vendetta sulla sua tomba così che lui potesse riposare in pace. Avrei trovato il bastardo o i bastardi che lo avevano aggredito! Che... che tolsero la vita a Cold: una persona che tutto ciò non meritava.

[...]

Appena arrivai salutai le guardie in servizio e vedendomi si sorpresero facendomi sprecare ulteriore tempo.

«Chief! Che ci fa qui a quest'ora? Ha dimenticato qualcosa?» mi chiese uno di loro abbassando la torcia verso il pavimento.

«Devo... devo prendere il mio completo e quello di Cold» feci un cenno distogliendo di seguito lo sguardo.

«certo, si accomodi» aprì la porta «vuole che la accompagni?» mi chiese prima che io potessi mettere piede nella struttura.

«no, grazie» sorrisi per poi entrare, feci qualche passo e mi fermai: «non c'è bisogno, troverò comunque una guardia davanti al mio ufficio» e mi avviai nuovamente.

Lentamente si accesero tutte le luci o per lo meno quelle essenziali verso il mio ufficio. Era lo stesso strano vedere il CAB così desolato e silenzioso, ero abituato ad imbattermi sempre in qualcuno per scambiare qualche chiacchiera mentre andavo da.. da Cold.

Feci un respiro profondo fermandomi un attimo, mi poggiai contro la parete e scesi lentamente fino a raggiungere il pavimento.

Mi sentivo una merda, mi facevo schifo.
Cosa dovevo fare?
Non potevo di certo fare finta di nulla..
Qualunque si sarebbe insospettito non vedendo Cold al mio fianco! Ero sempre con lui, lui era sempre con me.

Dovevo accettare la sua morte e annunciarla al pubblico...
Con un discorso.
Un discorso!

A fanculo il piano: l'unica cosa che mi importava adesso era di vendicare Cold.

Oltre ad annunciare la sua morte, avrei parlato con l'assassino. Sti cazzi se la gente pensava che la stessi incolpando! Tra tutta la gente di sicuro ci sarebbe stato l'assassino e sentendo il mio discorso lo avrei intimorito! Magari si confessava anche! Avrei giurato vendetta, promesso che costi quel che costi avrei trovato l'assassino.

Dovevo prendere in mano il caso... dovevo fare in modo che la polizia non investigasse e avrei fatto tutto io!
Lo avrebbe fatto la CAB.

Mi rimaneva solo da collegare i fatti e fare qualche ipotesi sul perché lo avessero fatto fuori.

Mi alzai scattante dal pavimento e con passo deciso raggiunsi il mio ufficio.

«Ei» salutai le due guardie davanti al mio ufficio e loro mi salutarono con un cenno di testa. Feci lo stesso ed entrai.

Non volevo perdere tempo quindi andai subito ad aprire la cassa forte del mio ufficio. Di solito lì mettevo cose non troppo importanti, in questo caso Cold aveva ben pensato di usarla per metterci dentro il mio completo.

Sorrisi, appena.

Tirai fuori il completo: era di un rosso strano... forse Bordeaux. La cravatta arrotolata era nera e il resto era sotto il completo quindi non gli diedi nessuna occhiata veloce.

Uscii dall'ufficio e mi fermai prima di andare avanti: non sapevo se prendere anche quello di Cold o meno.

Era più forte di me. Non potevo non farlo.

Feci un respiro profondo e andai anche nel suo ufficio.

Appena arrivai mi fermai davanti alla porta e un brivido percorse il mio corpo. Poggiai la mano sulla maniglia ma non feci in tempo ad aprirla che sentii un scricchiolio alle mie spalle, mi girai di scatto con il cuore in mano e ciò che vidi mi fece cacciare un urlo.

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MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora