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Cico

«si calmi si calmi! Sono solo io!» uscì dalle tenebre lui.

«cazzo... mi hai fatto venire un infarto, Tommy» mi passai una mano in fronte.

Lui non riuscì ad aggiungere altro perché subito una guardia mi raggiunse dicendo: «Chief, va tutto bene?» mi chiese.

Sorrisi: «sì... è solo Tommy che mi ha fatto venire un infarto» sospirai sollevato.

«mh» se ne andò la guardia.

«Tsk! Non capisco perché mi odino...» disse con il muso lungo e con l'area teatrale.

«non ti odiano, è solo che dopo tutti gli scherzi che fai a quei porazzi hanno iniziato a perderci le speranze» sorrisi. 

«appunto! Ecco perché sono contro di me...» si mise una mano sul cuore asciugandosi una lacrima immaginaria. «ma... Chief, come mai è qui?» storse la faccia.

«lunga storia» sospirai. «ti farei la stessa domanda» cercai di cambiare l'argomento.

«e sputi il rospo! È da dieci minuti fermo davanti alla porta e non fa altro che sospirare. È successo qualcosa?» incrociò le braccia al petto.

Strinsi il completo e abbassai la testa non sapendo come rispondergli. Non potevo dirgli cosa era successo a Cold... non ci riuscivo.

«Cold...» dissi a bassa voce.

«come? Ohhh! Cold? A proposito, che strano che è venuto qui senza di lui!» mise le mani sui fianchi pensieroso.

«È una lunga storia, te l'ho detto.»

«Uh uh... la smetto! Ma non mi aggredisca con quell'aria fredda!» mise il broncio.

«non mi va proprio di scherzare» mi girai ed aprii la porta entrando, presi ciò che mi serviva ed uscii.

Mi ritrovai ancora Tommy lì fuori.

«Tommy, cosa ci fai ancora qui?» strinsi la radice del naso cercando di mantenere la calma.

«Mia moglie mi ha cacciato di casa» disse drammatico.

«mi dispiace» dissi per poi andarmene a passo veloce.

«Chief! Aspetti, per favore!» mi raggiunse. «le guardie mi fanno paura, non voglio rimanere qui!» continuò a blaterale.

«non sono affari miei.» continuai.

«mi dispiace».

Mi fermai di scatto girandomi verso di lui confuso.

«come?»

«mi dispiace»

Esitai ma poi chiesi: «e per cosa?».

«me ne ero accorto anche prima ma... ma pensavo che fosse solo la mia immaginazione. Lei ha pianto, non è così?» si indicò gli occhi.

«e quindi?» deglutii. «non importa.» feci per proseguire ma lui mi fermò prendendomi per il braccio.

«almeno mi dica cosa è successo»

«pensi di essere capace di rimediare? Non c'è più niente da fare» ridacchiai frustrato.

«prendiamo qualcosa da bere, offro io» mi sorrise.

«va bene» sospirai rassegnato.

«ma prima sarebbe meglio se si cambiasse, no?»

«hai ragione» mi guardai le scarpe.

[...]

«ha già scelto il pub?» mi chiese mentre si metteva la cintura. «pensavo che volesse prendere un drink dal bar della CAB» si stirò.

MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]Where stories live. Discover now