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Chief Red

«che giornata!» sbadigliò Tommy.

«già» sospirai.
«visto che adesso mi fai da assistente, ti farò assumere ad uno dei miei bar così che nessuno sospetterà nulla. Penseranno che lavori semplicemente ad un bar» accessi una sigaretta.

«come ha fatto con Cold? A proposito, alla fine lei non mi ha detto di lui e che fine ha fatto» si accese una sigaretta anche lui.

«lui...» esitai.
«lascia perdere.» mi strinsi la radice del naso.

«ma Chief, ogni volta che lo nomino lei diventa rigido... è successo qualcosa di grave? Non dirmi che... oh! L' ha tradito?!»

«no no! Non è da lui... e poi a chi doveva vendere informazioni?» sospirai.

«primo o poi dovrà dirmelo, non può lasciarmi allo oscuro» spense la sigaretta.
«ah.. dovrei veramente smettere di fumare... forse è per questo che mia moglie mi ha cacciato» disse lui pensieroso.

«spero tu risolva presto le cose con lei.»

«lo spero anche io!» si mise a ridere lui.
«mi manca già la sua cucina...».

«domani presentati al mio ufficio alle due in punto.»
Gli diedi nota mentre osservavo il cielo stellato.
«Ti farò firmare il contratto per fare da barista e ti affitterò un appartamento per il momento. Adesso ti lascerò vicino alla fermata dell'autobus, tu lo prenderai e scenderai alla fermata seguente, proseguendo troverai un motel» gli spiegai.

«okayy! E perché, se posso permettermi?»

«semplice...» mi avvicina al suo orecchio.
«temo che qualcuno mi abbia bersagliato..» gli sussurrai.

«oh, vabbè! Lei troverà sicuramente un modo per scoprire chi è! È pur sempre lo Chief Red» mi sorrise lui.

«no, Tommy, ed è qui che ti sbagli.» poggiai la mia mano sulla sua spalla. «non mi hanno bersagliato come Chief».

«oh...» realizzò lui.
«come è possibile?» iniziò a preoccuparsi lui.

«tranquillo, non penso sappiano della mia doppia faccia...» Sospirai stanco. «conoscono solo la parte da buon cittadino che sono ma se loro continuano a raccogliere informazioni su di me... probabilmente riusciranno a smascherarmi presto mandando in frantumi i miei piani, capito?».

«sì... Chief.. ha ragione..»

«Ei, dammi il coltellino» gli ordinai.

«certo...» rispose confuso.

«devo farti vedere una cosa» presi il coltellino.

Con un po' di fatica riuscii a trovare il punto sulla nuca dove mi stuzzicava spesso e puntai lì la lama del coltello cercando di stare attendo a non mandarlo troppo affondo.

«Chief-! Ma cosa sta facendo!» si allarmò lui.

«shhh è tutto sotto controllo...».

E appena fui soddisfatto levai la lama.

«Vuoi vedere?» gli sorrisi.

«c-cosa?» borbottò indeciso.

«quello che ho trovato» spiegai.
«guarda» glielo mostrai.

«un.. cosa è?»

«questo serve per avere la mia posizione in tempo reale. È da un bel po' che qualche idiota ha avuto la brillante idea di mettermelo di nascosto...» mi poggiai al muro cercando di togliere il mio sangue da sopra l'affare.

MAFIA: lo sparo [Strecico/WGF]Where stories live. Discover now