CAPITOLO 25

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MIHAI

Dodici anni prima...

Infilavo gli ultimi indumenti nel borsone come fossero stracci prendendomela con degli insulsi indumenti per sfogare una rabbia che con la notte non era svanita, più che ira era frustrazione, rimprovero, stanchezza, non dovuta però al concerto della sera prima bensì a problemi che si stavano facendo più pesanti di quanto pensassi, o forse erano state ingigantite più di quanto occorresse dalla mente di una ragazzina che non riuscivo a comprendere. Era tutto perfetto, io e lei insieme, non poteva esistere nulla che ci dividesse e poi così, di punto in bianco aveva cancellato tutto con un soffio come se nulla fosse stato.

Prima faceva un passo verso di me e poi dieci indietro mettendo tra di noi una distanza che mi era iniziata a stare stretta, non sopportavo quel continuo tira e molla, soprattutto dopo ciò che era accaduto, dopo ciò che mi aveva concesso.
Mi sentivo uno stupido, sì, un'idiota, perchè mi aveva detto che il suo intento era esclusivamente quello di scoprire cosa di più attraente e meraviglioso si celasse nell'intreccio tra due corpi, cosa fosse il sesso, ma non credevo che averla mi avrebbe fatto quell'effetto. Aveva scombussolato ogni cosa, la pazienza che avevo accumulato per concederle del tempo, la mia comprensione nel volerla capire e supportare ogni suo pensiero, i miei vani tentativi di andare alla sua velocità. Come potevo stare al suo passo se non mi aveva spiegato prima il percorso da attraversare, lei lo conosceva a memoria, per me invece era tutto così nuovo da portarmi ad inciampare più volte di quanto avrei voluto.

In molte cose eravamo simili, in tutto, a parte quei dettagli minuscoli che lei riusciva a far diventare grandi come montagne invalicabili. Non aveva di che temere al nostro ritorno a Los Angeles, avrei affrontato uno ad uno i membri della sua famiglia se fosse stato necessario pur di averla, ma lei non riusciva a capirlo e io ero stanco di dimostrare a qualcuno cos'ero disposto a fare se tanto a quella persona non interessava. Era testarda come un mulo, mi dava sui nervi.

Chiusi il borsone per l'ennesima volta dall'inizio di quel viaggio e mi infilai la maglia pulita che avevo tirato fuori per il viaggio, l'ultimo cambio prima del nostro ritorno in quella città che di solito consideravo casa, ma quella volta mi parve soltanto la fine di un bel sogno. Tutta una finzione escogitata dai miei pensieri.

Lei era stata un sogno, la ragazza che avevo conosciuto la notte prima era parte di un bel sogno impossibile.

<<Mi hai svegliato nel bel mezzo della notte per ospitarti qui e ora sbatti il tuo borsone a destra e a manca senza un motivo ben preciso.>> La voce del mio migliore amico che usciva dal bagno con un asciugamano avvolto intorno ai fianchi pose fine al silenzio che dava sfogo ai miei pensieri. <<Vuoi spiegarmi cosa è successo o devo arrivarci da solo?>> A contrario del mio bagaglio il suo era più grande, la sua valigia era poco più piccola di quella della sorella e ci aveva messo dentro di tutto, indumenti su indumenti come se quei pochi giorni che avevamo passato lontani da casa fossero stati mesi. Vi prese le mutante, una maglia e un jeans, un po' quello che indossavo anch'io visto che dovevamo salire un'altra volta su quel dannatissimo jet che ero arrivato ad odiare per colpa sua. Non di Henry, di sua sorella. Ci avrebbe portato via da quella favola, come potevo farmelo andare bene? <<Lo abbiamo fatto.>> Ammisi senza troppi giri di parole, non gli sarebbe servito molto per riuscire a connettere le motivazioni per la quale io mi ero infilato in camera sua, al posto di dormire per un'ultima notte con la chioma morbida della sua sorellina appoggiata sul petto. <<Nulla di nuovo, non trovo cosa ci sia di strano.>> Ironizzò mentre si liberava di quell'asciugamano mostrandomi le sue grazie senza alcuna vergogna, lo avevo visto nudo almeno un milione di volte ma era esilarante la poca vergogna che avesse, avrei addirittura riso sulla cosa in altre circostanze ma in quel momento non aveva alcuna voglia di battutine idiote.

Painful melody Where stories live. Discover now