CAPITOLO 28

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KEIRA


Dodici anni prima...

Lo odiavo.

Lo odiavo perchè mi aveva segretamente costretta a stare alle sue regole distruggendo l'unica cosa che mi avrebbe potuta tenere in contatto con la mia famiglia. Lo odiavo perchè riusciva sempre a mandarmi fuori di testa controbattendo a tutto ciò che gli dicevo, riuscendo persino nell'impossibile ovvero togliermi le parole di bocca, non era mai esistito nessuno nella mia vita in grado di farlo eppure dopo averlo conosciuto avevo imparato a mettere in dubbio parecchie mie certezze.

Lo odiavo non mi parlava più dopo il litigio di poco prima e io continuavo comunque a sentire il bisogno di rivolgergli la parola per chiarire, non riuscivo più a sopportare quel silenzio angosciante quando per giorni mi aveva abituata al calore dell'allegria. Lo odiavo perchè era riuscito a farmi sentire tremendamente in colpa e lo odiavo ancor di più per il semplice fatto che ero più che certa che non sarei potuta sottostare alla sua richiesta.

Dimenticarlo, dimenticare l'uomo che mi aveva aperto le porte del piacere, credeva nell'impossibile.

Lo odiavo perchè lo volevo, perchè mi faceva sentire così nervosa sapere di non rivederlo più, perchè era riuscito a infondere in me delle insicurezze che non riuscivo a gestire e più il tempo si faceva sempre meno più entravo nel panico. Non volevo che se ne andasse, non volevo che tutto finisse così.

Si era seduto in fondo al jet, con gli auricolari nelle orecchie, la nuca poggiata contro il poggiatesta e gli occhi chiusi, doveva star riascoltando le registrazioni del suo concerto, ipotizzai. In ogni caso non era mentalmente presente, aveva già iniziato ad evitarmi. Era così dannatamente odioso!

<<Tesoro se continui così, finirai per bucare i braccioli della poltrona con le unghie.>> Alle parole di Stef allentai la tenacia con la quale stavo stringendo il tessuto della poltrona tra le mani senza accorgermene, stavo perdendo la pazienza o forse l'avevo già persa e me la stavo prendendo con qualcosa per sfogarmi inutilmente.

Una cosa però era certa, se non fossi uscita al più presto da quel jet sarei impazzita.

<<Si può sapere come fa a stare così tranquillo, dopo un litigio è come se non fosse successo nulla per lui.>> Parlai sottovoce anche se ero certa che con le cuffie nelle orecchie non avrebbe sentito neanche se ci avessero bombardato, era completamente disperso nel suo mondo di musica e fama. Allungai il collo per guardarlo meglio voltando il capo all'indietro, era ancora così, occhi chiusi e corpo rilassato, per lui era come se nulla fosse successo. <<E' tutta apparenza Kei.>> Mi contraddisse il suo gemello. <<Ascolta la musica per chiudersi in se stesso e intanto dentro di sè, è in atto un monologo interiore, sta soltanto ragionando.>> Lo conosceva molto bene, probabilmente perchè in quanto gemelli in fondo in vari aspetti erano molto simili e forse entrambi quando avevano bisogno di ragionare, agivano alla stessa maniera. Non conoscerli bene come avrei voluto mi portava a sentirmi fuori posto lì in mezzo a loro, ma sapevo che con il tempo avrei imparato a capirli.

<<Beh se magari ragionasse con me, invece di farlo da solo, forse riusciremmo a rendere il tutto più facile.>> Non avevo mai avuto bisogno di chiarire con nessuno perchè ero abituata a vedere tutti darmi ragione in ogni momento, nessuno aveva mai il coraggio di contraddirmi o di voler inscenare un litigio con me, ma sapevo in ogni caso che per riconciliarsi bisognava trovare un punto di incontro, quel centro che lui stava evitando e forse non aveva poi tutti i torti. Lo avevo fatto penare fin troppo, era stanco di corrermi dietro e non potevo biasimarlo, mi sentivo uno schifo per questo ma non capiva che per me era tutto così nuovo da mandarmi nel pallone. Lo odiavo. <<Finireste con il litigare ancora.>> Incrociai le braccia al petto irritata dalla voce della verità di mio fratello che non sbagliava mai, era vero, avremmo finito con il tuffarci in un altro litigio ma non era quello il punto, io volevo chiarire ma se lui non mi parlava come potevo anche solo provarci?

Painful melody Where stories live. Discover now