1. Hi!

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L'odio.

L'odio era l'unica cosa che Louis aveva mai provato per Harry.

Più o meno. I due erano stati amici in passato. Non erano il tipo di amici che andavano ogni giorno uno a casa dell'altro, sia chiaro ma parlavano ogni tanto a ricreazione, si salutavano nei corridoi e avevano qualche amico in comune. Forse conoscenti sarebbe la parola più adatta.

Ma tutto aveva preso una svolta inaspettata in terza media quando un certo Max Gallagher aveva riferito al ragazzo dagli occhi azzurri ciò che Harry provava nei suoi confronti.

Diciamocelo chiaramente, al tempo era solo una piccola cotta, cose che succedono a quella età. Non avrebbe dovuto suscitare scalpore ma lo fece.

Louis aveva praticamente riso in faccia al più piccolo e da quel giorno aveva iniziato ad odiarlo, o almeno così doveva sembrare pubblicamente. Harry non ne sapeva il motivo. Non poteva neanche immaginare che sotto ci fosse qualcosa di più.

Louis non odiava Harry perché era gay dato che anche lui, ai tempi, iniziava ad avere dubbi sulla sua sessualità ma al tempo aveva solo 14 anni. Come avrebbe potuto rivelare a un branco di ragazzini in preda agli ormoni che anche lui pensava di poter provare sentimenti verso un altro ragazzo? E così aveva preso le parti della massa, aveva finto di essere disgustato da questa cotta innocente e si era creato nella testa così tanti pregiudizi e storielle, alimentate in buona parte dai mille pettegolezzi nati in quelle circostanze, che alla fine era riuscito ad allontanare il ragazzo dalla sua vita.

Forse però c'era anche altro.

In ogni caso Louis era sempre stato uno in alto nella scala sociale, perciò Harry era stato in discesa da quel maledetto giorno. In un primo momento era stato additato come omosessuale e poi quando la novità riguardante la sua sessualità non era più abbastanza, il suo nomignolo era diventato quello strano. Il motivo per cui fosse strano, nessuno lo sapeva.

Fatto sta che adesso Harry si trovava sul fondo della gerarchia scolastica e sapeva benissimo che sarebbe stato difficile risalire.

Non poteva fare a meno di sentirsi una nullità assoluta accanto al ragazzo che sotto sotto non aveva mai smesso di sognare.

Louis era tutto ciò che un normale ragazzo del liceo vorrebbe essere.

Louis sedeva al tavolo accanto alla fontana nella mensa esterna ed Harry in quello accanto ai bidoni della spazzatura.

Louis sedeva con le cheerleader e gli atleti ed Harry con il suo unico amico.

Louis era stato incoronato re del ballo prima ancora di essere un senior.

Louis aveva fatto coming out quando se l'era sentito, era sicuro di sé e della sua sessualità e nessuno osava giudicarlo.

Louis era capitano della squadra di calcio e grazie a lui la scuola aveva persino vinto il campionato statale dopo anni di sconfitte.

Il riccio non era niente di tutto questo.

Ed erano queste alcune delle motivazioni per cui Harry era sicuro che fra lui e Louis non sarebbe mai successo niente.

Aveva ormai perso le speranze di fare breccia nel cuore del più grande ma quando nei corridoi Louis gli passava accanto non poteva fare a meno di sentire le farfalle nello stomaco.

E fu così che quando trovò per caso il numero del più grande, scritto sul banco del laboratorio di scienze, decise che quella sarebbe stata la sua occasione.

Non sprecò neanche troppo tempo a chiedersi come mai il suo numero si trovasse lì. Scritto a matita, con sopra la scritta: Louis Tomlinson numero. Pensò che probabilmente era stato messo lì da qualche ragazzo come scherzo oppure da una ragazzina del primo anno che, cieca abbastanza da non rendersi conto della sua sessualità, si era arrabbiata per un rifiuto ed aveva deciso di vendicarsi così. Non sarebbe stata una novità.

Ovviamente non gli avrebbe mai detto il suo vero nome o chi era davvero. Certo che no. Louis l'avrebbe mandato a quel paese sin da subito, altrimenti, e non nel modo più gentile. Si sarebbe finto un altro ragazzo, sarebbe entrato fra le grazie del liscio ed al momento giusto avrebbe svelato la sua vera identità così da dimostrargli di non essere tanto terribile quanto lui sembrava credere.

Quel pensiero gli ronzò per la testa tutto il giorno. Dopo cena passò 20 minuti a ripetere a se stesso che quella era davvero una brutta idea ma alla fine una specie di moto interiore prese il sopravvento e mandò quel messaggio.

Numero sconosciuto: Ciao Louis!

Louis: Chi sei?

Numero sconosciuto: Siamo a scuola insieme.

Louis: Va bene, ma ci sono tante persone a scuola con me... Come ti chiami?

Il ragazzo andò nel panico più totale. Era stato assolutamente preso dalla sprovvista.

Non aveva pensato che Louis avrebbe risposto, o almeno, non così rapidamente.

Non aveva pensato ad inventare una falsa identità prima di scrivere alla sua cotta eterna.

Era nel panico. Prese un respiro profondo e poi decise di digitare sulla tastiera il primo nome che gli passò per la mente.

Numero sconosciuto: Jeremy.

Louis: Non ho mai sentito parlare di nessun Jeremy a scuola... Cognome?

Numero sconosciuto: Beh adesso mi conosci ;)

Louis: A che anno sei?

Jeremy(?): Al terzo.

Louis: Beh, sei piccolo allora

Harry si trattenne a malapena dal fare qualche battuta riguardante l'altezza dell'altro. Per i suoi 16 anni, dopotutto, il riccio poteva vantare una notevole altezza, circa 180cm.

Jeremy(?): Non tirartela solo perché sei al quarto :(

Louis: Oh non me la tiro solo perché sono al quarto

Louis: E poi, LouLou? Davvero?

Louis: Non voglio che tu pensi che io ti voglia abbandonare, mi stai abbastanza simpatico per essere uno sconosciuto

Jeremy(?): Ma?

Louis: Allenamento di calcio fra 20 minuti

Louis: Ci sentiamo!

Harry: Ci sentiamo :)

Il ragazzo posò il telefono sul comodino accanto a lui.

Cosa aveva appena fatto?

Era sbagliato. Sbagliatissimo. Si stava fingendo un altro, per Dio! Lo stava ingannando.

Ma allora perché era così felice?

Allora, questa è la prima texting che scrivo, spero esca fuori bene, perché nella mia mente sembra qualcosa di così figo.

(Appunto fatto nel 2018: no Tess, non ti è venuta bene.

Appunto fatto nel 2020: confermo ciò che la Tess del 2018 ha detto. Stellina cara, ti è venuta proprio male.)

•Sarà prevalentemente texting, ma qualche volta alternerò scrivendo "normalmente"

•I capitoli non saranno lunghissimi ma aggiornerò spesso

•Se la storia vi piace lasciate una stellina ed un commentino.

Tessa :)

Fake » l.s.Where stories live. Discover now