10. Forgiving

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Il giorno dopo, quando Louis vide Harry all'entrata, poco prima che suonasse la tipica campanella che contrassegnava l'inizio dell'anno giornata scolastica, un forte senso di colpa lo invase. Fu un qualcosa di istintivo, decisamente non programmato. Si ritrovò a raggiungere il riccio a passo svelto fermandosi solo quando i due si trovarono a qualche centimetro di distanza.

Quello che seguì fu qualche secondo di puro silenzio. Le persone continuavano a passargli accanto dirette in classe o al loro armadietto per prepararsi prima dell'inizio delle lezioni ma Louis non ci faceva caso. Fissava Harry, che non si era neanche accorto della sua presenza, cercando le parole giuste con cui iniziare.

«Ciao, Harry...»

Il riccio, che stava guardando il pavimento in attesa dell'arrivo di Liam, sobbalzò quando sentì la voce del liscio chiamarlo.

La cosa non era mai successa, ed il suo nome, che non aveva mai apprezzato, sembrava quasi perfetto pronunciato da lui.

Alzò lo sguardo, provando a trattenere quel minimo di entusiasmo che aveva in lui. Dopotutto perché Louis Tomlinson avrebbe dovuto parlargli? Finalmente il ragazzo per il quale aveva sempre avuto un debole, gli stava parlando. Ma perché?

Sentì il cuore battere all'impazzata, le gambe diventare gelatina e le tipiche farfalle svolazzare nel suo stomaco in piena libertà mentre i loro sguardi si incontrarono.

«Ciao...» sussurrò timidamente Harry in risposta, guardando il più basso. Si era ritrovato inevitabilmente ad abbassare lo sguardo poco prima dato che guardare Louis e gli occhi senza sentirsi intimidito gli sembrava una sfida impossibile.

«Mi hanno detto che tu ieri... Hai pianto, sai, cioè... dopo ciò che è successo.» Il riccio spalancò gli occhi, non avrebbe mai pensato che dirglielo fingendosi Jeremy avrebbe dato frutti. Annuì sospirando e riportando lo sguardo in basso.

«Io... Ecco.» il liscio si morse il labbro inferiore pensando a cosa dire ma sembrando, agli occhi di Harry, solo più bello.

Il riccio alzò un sopracciglio e fece un respiro profondo provando a calmarsi, si pizzicò una coscia pensando di essere in un sogno.

È tutto vero...

«Mi dispiace. Zayn è stato stronzo, avrei dovuto tenerlo a bada.» sospirò abbassando lo sguardo per terra sentendosi per la prima volta nella sua vita estremamente in imbarazzo.

«Accetto le tue scuse.» sorrise debolmente il riccio. La verità è che dentro di sé stava facendo i salti di gioia.

«Grazie.» E fu così che, dopo aver regalato un sorriso sincero al riccio, Louis se ne andò, tornando dal suo gruppo, che durante quella chiacchiera non aveva fatto altro che lanciargli sguardi confusi.

Louis: Gliel'ho detto.

Harry: Detto cosa? A chi?

Harry rimase nella parte ma dentro di sé non riusciva a smettere di sorridere.

Louis: Mi sono scusato con Harry per ieri.

Harry: E lui?

Louis: Lui ha accettato le mie scuse.

Louis: Avevo paura che non mi perdonasse...

Harry: Ed anche se non ti avesse perdonato? Non hai detto che lo odi?

Louis: Infatti lo odio ancora.

Come al solito, spero che il capitolo vi piaccia ma vi devo fare delle domande:

Vi piace la storia? Vedo le visualizzazioni, i voti ed i commenti calare.

Cosa vi piacerebbe vedere nella storia?

Tessa🌈

Fake » l.s.Where stories live. Discover now