33. Back to school

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Una volta che Louis aveva pronunciato quelle parole, Harry aveva deciso di andarsene. Non aveva detto niente, semplicemente si era rivestito ed era uscito quell'albergo di lusso.

Sua madre l'aveva rimproverato, chiedendogli dove fosse stato, e lui semplicemente gli aveva risposto a casa di Liam, guadagnandosi due mesi di punizione per non averla avvertita. Ma fortunatamente ad interrompere la sfuriata della madre di pensò il suo migliore amico che suonò il clacson, aspettando Harry all'interno della sua jeep.

Il riccio sbuffò mentre varcava la porta di quello che lui chiamava Carcere.

«Oh andiamo, non è così male andare a scuola!» provò a sollevargli il morale Liam, mentre si guardava intorno nei corridoi alla ricerca di Zayn, senza veramente ascoltare le lamentele del suo migliore amico.

«Matematica alla prima ora Liam...» mormorò guardando il ragazzo accanto a sé disperato. Liam ridacchiò lanciandogli uno sguardo fugace.

«Andiamo Harry non sarà tanto male, infondo-» il lungo monologo sulla scuola del ragazzo fu interrotto nel momento in cui Harry vide Louis a qualche passo da loro. Coprì la bocca di Liam fino a che il ragazzo non si zittì e prese un respiro profondo.

Incominciò a camminare verso il suo futuro fratellastro, quella parola lo disgustava già. Liam continuava a ripetere solo una cosa, mentre lo osservava da lontano: pessima idea.

«Ciao Lou!» salutò il ragazzo che amava un po' timidamente, mentre continuava a ripetere, nella sua mente, il discorso di scuse che si era preparato per tutto il tragitto verso la scuola ed ora, doveva esporre al liscio.

Louis scoppiò a ridere seguito dai suoi amici e poi divenne serio. «Cosa vorresti da me Styles?» chiese marcando il cognome del riccio.

Il più alto aggrottò leggermente le sopracciglia, confuso dal suo comportamento ma poi prese coraggio. «Volevo dirti che mi dispiace immensamente per ciò che ho fatto stamattina, avevi ragione tu.»

Il liscio ridacchiò lievemente, lanciandogli uno sguardo divertito. «Ovvio che avevo ragione io.»

Harry ridacchiò leggermente, provando a trovare il divertente nella risposta del ragazzo dagli occhi ghiaccio. «Allora mi... Baci?» chiese arrossendo, e guardandolo un po' intimidito.

«Sognatelo Styles!» Scoppiò a ridere, di nuovo, seguito dai suoi amici, a cui Liam aveva sempre riservato il nome di babbuini.

«Questo non è il mio Louis...» mormorò Harry sentendosi più che umiliato, davanti alla banda di babbuini che continuava a ridere di lui.

«Tuo? Non lo sono mai stato e mai lo sarò. E adesso smettila di darmi noia. Trovato un altro ragazzo con cui provarci!» sbottò inacidito lo stesso ragazzo che solo la sera prima gli aveva detto le cose più romantiche che lui avesse mai sentito.

«I-Io...» boccheggiò un attimo il più piccino prima che una folla si accalcasse intorno a lui. Cedette allo stress e gli urlò contro un "ti odio" prima di scappare nei bagni e scoppiare a piangere, subito dopo aver chiuso la porta alle sue spalle.

Prese il proprio telefono fra le mani.

Harry: Forse ha ragione Harry quando lo dice Louis, sei solo un coglione.

Louis: Jeremy tu non puoi capire...

Harry: Chissà perché capisci sempre e solo tu le sue stronzate!

Stronza, lo so, lo so...

In quante vorrebbero picchiare Louis che finalmente era diventato dolce e gentile? Fidatevi, mi unisco a voi.

Pareri sul capitolo?

Ps. Siamo quasi a 5K visualizzazioni, piango.

Tessa💕

Fake » l.s.Where stories live. Discover now