Harry entrò timidamente nel suo bungalow, dove Louis, che si era affrettato ad entrare e si trovava lì già da quindici minuti, stava sistemando le sue foto preferite sulla parete, nell'intento di sentirsi un po' a casa. Le gambe di Harry camminarono da sole verso Louis, iniziando ad osservare le foto di un dolce bambino dagli occhi azzurri: durante il suo primo giorno di scuola, la prima volta che era salito su un palco, quando gli era cascato il primo dentino, il primo giorno alla scuola di calcio.
Il riccio si lasciò sfuggire un "che tenero", mentre il suo sguardo passava da una foto all'altra.
A quelle parole il ragazzo dai capelli lisci si voltò, lanciando uno sguardo assassino al riccio.
«Cosa ci fai qui?» sbottò di nuovo Louis riprendendo ad incollare le sue foto sul muro con piccoli pezzetti di colla.
«Io... È anche il mio bungalow.» Louis si voltò immediatamente, e sbuffò sentendo Harry pronunciare quelle parole.
«Pensavo che fosse sottinteso. Non voglio stare con te.» disse con fare più che acido il più grande. Le sue parole acide colpirono dritto nel cuore il più piccolo che sospirò sonoramente.
«Non possiamo cambiare Louis...» Louis si alzò dal letto con fare di superiorità mentre si passava una mano fra i capelli, giusto per sistemarli un po'. Si parò davanti al riccio, che pur essendo più alto era molto intimidito, sotto lo sguardo provocatorio del più grande.
«Nessuno ti ha dato il permesso di chiamarmi per nome. Per te sono semplicemente Tomlinson.» il liscio spinse Harry, facendogli sbattere la schiena contro il muro. Il ragazzo dagli occhi azzurri gli andò addosso e strinse gli occhi, mentre serrava la mascella.
Harry semplicemente annuì, troppo intimidito dal ragazzo davanti a sé per riuscire a parlargli.
«So che hai pagato il professore Styles, ormai non mi stupisco più di niente quando si tratta di te.» il riccio si riprese dallo shock e scosse la testa energicamente.
Come poteva Louis anche solo pensare una cosa del genere?
«L-Tomlinson, non lo farei mai!» esclamò offeso.
Il più basso scoppiò a ridere in faccia al riccio, «Ah e sentiamo, perché dovrei credere che tu non lo faresti? So che l'hai pagato tu!» sbotta acido e si allontana continuando a guardarlo male.
«Non l'ho pagato io!» risponde il riccio con un pizzico di rabbia nella voce.
«E perché non l'avresti fatto?»
Il riccio non ce la fa più e gli urla contro. «Perché non ho soldi! Ne ho a malapena per studiare, e di sicuro non sei la mia priorità, non me ne frega un cazzo di te!»
Spentooo.
Louis è uno Stronzetto eh?
Cosa ne pensate?
Fatemelo sapere con tanti commentini ragazze.
Vi ano
Tessa🌚
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Fake » l.s.
FanfictionDove un ragazzo, considerato da tutti "sfigato", trova il numero del più popolare della scuola su un banco nell'aula di chimica ed inizia a mandargli dei messaggi fingendosi un'altra persona. "Hai seriamente messo l'emoji del coccodrillo nel bel me...
