20. Poker

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I giovani ragazzi erano tutti riuniti nella sala grande, e, per una volta nella loro vita scolastica, Harry e Liam decisero di non isolarsi, di non sedersi da soli nell'angolo più nascosto dell'enorme bungalow dove si trovavano, e di unirsi al gruppetto dei popolari, con la remota speranza che Louis e Zayn li considerassero. I due dovettero ammettere a sé stessi che se non fosse stato per quei bellissimi ragazzi che gli avevano ormai rubato il cuore, non si sarebbero mai uniti al gruppo di stupidi giovani che componevano la loro scuola.

Zayn lanciò un occhiata assassina a Liam non appena quest'ultimo si sedette all'enorme tavolo al centro della stanza, popolato da tutti i ragazzi del suo calibro. Il castano, in tutta risposta, sospirò al ricordo della sera precedente. Non riusciva proprio a dimostrare un minimo di rabbia dei confronti del ragazzo dalla pelle olivastra.

Solo sesso.

Ecco ciò che Zayn aveva definito ciò che c'era stato fra di loro.

«Vuoi giocare a poker?» chiese il moro ad Harry tranquillamente mentre portava una mano alla tasca della sua felpa per armarsi di accendino e sigaretta, le uniche cosa che potevano renderlo sempre felice.

Il riccio per non fare brutta figura, davanti al suo amato, annuì, e Liam gli allungò venti dollari, per non far spendere al suo amico, i pochi che già aveva.

Era più che a conoscenza delle sue difficoltà economiche.

Zayn fece l'occhiolino al riccio, che diede molto fastidio a Liam, e tutti, iniziarono a giocare.

«Merda...» mormorò occhi verdi. Non aveva mai capito nulla del poker, e anche se Liam gli stava dando qualche aiutino era ovviamente in netto svantaggio.

«Payne fatti i cazzi tuoi.» sbottò Tomlinson verso l'amico di Harry, dopo averlo beccato a barare, nella speranza di aiutare l'amico.

Zayn fece un sorrisino falso a Harry e poi ghignò. «Ah, Styles, sappi che chi perde si fa un bagno nel lago.»

Il riccio spalancò gli occhi. «Ma... Il non ho un costume!» tutti scoppiarono a ridere.

La voce graffiata di Louis giunse alle orecchie del suo compagno di stanza. «Oh no Styles. Come mamma ti ha fatto.»

Dopo una serie di sguardi agghiaccianti, Niall vinse la partita, portandosi a casa trecento dollari.

Quando tutti i ragazzi mostrarono le carte, per vedere chi avesse il punteggio più basso. Harry spalancò gli occhi.

Aveva perso... Ovviamente.

Tutti corsero velocemente fuori dalla sala e Liam siede una pacca di conforto al migliore amico, prima di guidarlo sulla sponda del lago.

Il riccio deglutì e diede le spalle a tutti i ragazzi mentre si toglieva, prima le scarpe, poi il maglione ed infine i pantaloni ed i boxer, poggiandoli sul ramo di un albero abbastanza basso.

Deglutì e girò un attimo la testa verso Zayn. «Devo proprio?»

«Oh si!» ghignò il ragazzo, pronto a godersi lo spettacolo. Harry prese un profondo respiro prima di gettarsi nell'acqua gelida.

Louis in un batter d'occhio prese tutti i vestiti di Harry correndo verso il proprio bungalow, senza che Liam riuscisse a dire qualcosa.

Quando il ragazzo dagli occhi verdi riemerse, c'era solo Liam sulla sponda del lago, mentre le risate degli altri ragazzi che stavano scappando rompevano il silenzio e la pace assoluta della foresta.

«Liam...» mormorò stupito guardando il ramo vuoto su cui prima aveva poggiato i suoi vestiti. «D-dove sono?» chiese tremando dal freddo.

Liam sospirò. «Scappati con i tuoi vestiti...»

«M-Merda! Papà mi ammazza!» urla rimanendo un acqua.

L'amico sospirò ancora e si tolse la maglia, abbastanza lunga per coprire le parti basse del ragazzo. «Non importa adesso. Non voglio che ti ammali.»

«Non mi guardare però...» Liam chiuse gli occhi e si girò tenendo però stesa la mano con la maglia.

Il più piccolo afferrò velocemente la maglietta prima di correre imbarazzato verso il proprio bungalow mentre non la smetteva di piangere per quell'umiliazione.

Non appena entrato vide Louis tranquillo che sistemava i vestiti tolti poco prima da Harry nell'armadio del riccio. Si girò guardando il coinquilino piangere, e si morse il labbro inferiore mentre i sensi di colpa lo divoravano.

«T-Tomlinson dobbiamo farci u-una bella chi-chiacchierata!» disse il ragazzo fra i tremolii senza smettere di tremare e battere i denti per il freddo.

Doppio aggiornamento! Sentitevi fortunate e lasciate tanti commenti, e voti, che mi facciamo capire che apprezzate la storia!

Che Stronzi eh?

Lo so, lo so.

Cosa pensate del comportamento dei ragazzi?

E di Liam?

Tessa🌴

Scusate se il capitolo fa pena! L'ho scritto e corretto di fretta.

Fake » l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora