2. Bionde e stelle

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Sdraiata nel letto, non ho nessuna voglia di alzarmi. Prima era più facile: potevo dormire fino alle 9, poi arrivava il mio insegnante privato che ormai si era abituato a vedermi in pigiama. Invece adesso sono costretta a vestirmi e ad uscire dalla mia stanza.

Mi alzo dal grande letto e chiamo la reception per farmi portare qualcosa da mangiare. Mi dirigo verso il bagno, sciogliendo la treccia fatta ieri sera prima di addormentarmi.

Stropiccio i miei occhi ed osservo la mia figura allo specchio: la statura bassa e magra, il viso pallido con i tratti ancora da bambina nonostante i miei diciassette anni, gli occhi diversi, i capelli verdi, mossi e disordinati che incorniciano il mio volto. Non mi piace ciò che vedo, non mi è mai piaciuto.

Decido di farmi una doccia aprendo la manopola dell'acqua calda, volendomi rilassare sotto il getto. Mi spoglio, smettendo di fissare me stessa allo specchio ed entro dentro il box doccia. In realtà, vorrei farmi un bel bagno, ma non ho tempo.

Mi lavo bene corpo e capelli per poi uscire per evitare di fare tardi. Ieri oltre che studiare e comprare libri, sono andata in giro da sola a comprare dei vestiti per andare a scuola, dato che nel mio armadio ci sono solo tute. Credo che oggi ci tornerò. Naturalmente, ero in compagnia della sfortuna: non sono riuscita a trovare il numero di un paio di scarpe che mi sono piaciute dal primo istante, ho indossato dei jeans strettissimi che non riuscivo a togliere, le persone mi guardavano in modo strano ed una volta entrata in un bar, mi sono rovesciata addosso il the caldo che avevo preso.

Magnifico pomeriggio!

Dopo aver finito tutto in bagno e aver asciugato i capelli rendendoli decenti, vado verso la cabina armadio che ieri ho riempito una volta tornata.

Racchiusa nel mio accappatoio bianco dell'hotel, prendo l'intimo, un paio di skinny jeans, una maglietta ed una camicia a quadri che mi sono accorta di adorare, prendendone sei.

Metto la riproduzione causale alla playlist sul telefono e mi capita 'Black Widow' di Iggy Azalea e Rita Ora. Scuoto la testa a tempo mentre mi vesto ed aggiusto lo zaino.

Bussano alla porta e so già che è un cameriere con la mia colazione.

***

La campanella per la fine della terza ora è appena suonata ed io finisco di scrivere sul quaderno l'ultimo appunto per poi chiudere tutto e dirigermi verso il mio armadietto.

Una volta arrivata, lascio i libri che non mi servono e prendo quelli riguardanti l'ora di chimica.

"Ehi!" Salto sul posto per l'improvviso spavento. Mi giro verso la voce, chiudendo l'armadietto, e cercando di sorridere alla ragazza di ieri, Pandora, se non sbaglio.

"Ehi" mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, parecchio imbarazzata.

Dietro di lei, c'è suo cugino che mi osserva accigliato.

"Che ora hai adesso? Sai, è facile trovarti con la tua chioma verde" sorride radiosamente e l'unica cosa che riesco a pensare, è che lei è perfetta per essere quella ragazza bellissima e amata da tutti.

"Ho chimica" rispondo, osservando per un secondo il libro che ho tra le mani, per poi tornare a guardarla.

"Bene, anche noi. Perché non andarci insieme, allora?"

Mi prende il braccio e mi trascina verso gli altri studenti.

"Dove abiti, Hannah?" La sua voce mi pone questa domanda ed io mi giro di scatto verso di lui.

Amica della sfortunaWhere stories live. Discover now