18. Arte

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Non è bellissimo stare un'intera settimana a letto con la febbre, il mal di gola, la tosse ed anche il ciclo. Perché mi erano arrivati sia il ciclo che il mal di pancia mentre io e Julian stavamo guardando l'ultimo episodio di Pretty Little Liars.

Pandora è venuta tutti i giorni nella mia stanza insieme al cugino e mi hanno fatto compagnia. La mia amica non la smetteva di parlare di tutti i pettegolezzi sentiti in giro per la scuola e di come fossero ingiusti i professori. Mi portavano i compiti da fare ed io ero felice di avere una distrazione.

I miei genitori sono stati molto presenti, hanno chiamato un dottore affinché mi visitasse e mia madre passava la mattina accanto a me a parlare. Le ho raccontato di come sto bene con gli altri, di come mi renda felice l'allegria di Pandora o di come sia serena guardando gli occhi di Julian. Avevamo parlato anche di Alvin e lei si era astenuta a dire chi preferisse.

Ormai sono pronta per tornare, riprendere le mie attività pomeridiane, la mia vita scolastica e tutto ciò che facevo prima.

Con lo zaino sulle spalle, continuo a bere il mio the, attenta a non cadere o semplicemente inciampare, sapendo di poter fare qualche casino.

Nelle mie orecchie rimbomba Hurricane, esattamente come la prima volta che ho conosciuto Pandora e Julian. Sono felice che quel primo giorno sia stato speciale per l'inizio della mia prima amicizia. Per aver incontrato una persona come Pandora, piena di vitalità e simpatia che a volte non viene compresa, ed una come Julian, che aiuta gli altri senza accorgersene.

Una volta che mi sono fatta accompagnare dall'autista fino a scuola, scendo per poi dirigermi verso un muretto, buttando prima il bicchiere ormai finito e prendendo il mio blocco da disegno.

Ho deciso che a pomeriggio andrò a comprare delle tempere e delle tele, così da poter dipingere. Per quanto ami blocco e matita, è da tanto che non uso colori ad olio o dei pennelli.

La mia voglia di disegnare è sempre presente. È quella fortuna nel mare di sfortuna che ho. È quella cosa che mi riesce bene, che non sbaglio, che piace anche agli altri. Per me, il disegno è come droga. In classe ho bisogno di una matita in mano, anche durante le interrogazioni alla cattedra. Ho bisogno di sentirmi sicura col mio blocco a portata di mano.

Non mi accorgo nemmeno delle ombre davanti a me, troppo intenta ad ascoltare la voce di Halsey ed immersa nel mondo dell'arte.

"Non ti volevamo disturbare. Sembravi così concentrata e non so come tu faccia ad esserlo di prima mattina, quando la mia voglia di vivere è praticamente sotto lo zero" sorrido, udendo l'ultima parte, perché ormai so com'è la mia amica. Preferirebbe essere in un manicomio, piuttosto che a scuola di mattina presto.

Osservo per un secondo il disegno tra le mie mani, notando il ritratto mio, di Pandora e di Julian, mentre giochiamo insieme, esattamente come qualche giorno fa.

Alzo per un attimo gli occhi verso Julian, che mi osserva pensieroso e non posso fare a meno di chiudere il blocco di scatto, non volendo far vedere altro.

Sento la campanella suonare dal portone della scuola e gli studenti che entrano, sbuffando.

"Andiamo" mormoro verso Pandora, che sospira come gli altri, e s'incammina con me, Julian, Colton e Camila, che non mi sono accorta siano arrivati.

Io, Pandora e il ragazzo dagli occhi verdi ci ritroviamo a dover entrare nell'aula di psicologia. Mi sono mancate le spiegazioni del professor John ed ormai mi sono abituata a chiamarlo per nome.

"Buongiorno ragazzi" il professore entra velocemente nella classe e noi rispondiamo al suo saluto. Appoggia la sua borsa sulla cattedra e scruta tutti, cercando di capire chi è assente e chi no. "Wilson, sei tornata. Come ti senti? Mi hanno detto che stavi poco bene"

Amica della sfortunaWhere stories live. Discover now