20. Dobbiamo parlare

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Tamburello con le dita sul tavolino dello Starbucks in cui siamo io e Pandora. È giovedì e non ho mai voluto, come ora, l'arrivo del sabato. Essendo l'ultimo anno, caricano molto con le pagine da studiare e per me é difficile stare al passo, anche se i miei voti non sono bassi e riesco a fare tutto. 

Solo che a volte sembra tutto talmente complicato. 

È da due giorni che ripenso al bacio avuto da Julian, al modo in cui mi sono sentita, a come lui sia andato subito via. Come le sue mani fossero delicate sui miei fianchi, come io mi sia immediatamente alzata sulle punte, chiudendo i miei occhi. 

È stato come magico, qualcosa che non ho mai provato, che é rimasto indelebile nella mia mente. 

"Hannah, si può sapere cos'hai? Ti ho chiamata tre volte, ma persistevi ad osservare la tua cioccolata" la mano di Pandora mi scuote il braccio ed io alzo lo sguardo su di lei. 

"Scusami, non volevo, mi sono solo.. distratta" riprendo a bere la mia bevanda, mentre la mia amica sospira. 

"Okay, non preoccuparti, ho notato come in questo periodo non riesci a dormire tanto. Ne stavo giusto parlando ieri con Julian" quasi non mi strozzo con la cioccolata. Cerco di darmi un minimo di contegno e di provare a capire cosa lui avesse detto su di me. 

"E cos'ha.. avete detto?" non credo mi sembri giusto parlare di qualcuno quando non c'é, ma tanto ormai sono abituata a queste cose, notando come anche a scuola succeda spesso o con la mia stessa amica. 

"Niente, è stato abbastanza taciturno, ma io mi sono accorta che non riesci a dormire. E ho notato che tendi ad evitare Julian, non ti voglio chiedere il perché, quando vorrai dirmelo, sarò pronta ad ascoltarti. Solo, non isolarti perché c'è lui con noi, anche se sta facendo la stessa cosa" mormora, alzando gli occhi al cielo alla fine e sospiro, pronta a dire alla mia amica cosa sta succedendo nella mia testa.

"Prima che ti racconti, in che senso sta facendo la stessa cosa?"

"Evita di stare al tavolo con noi e se ne va fuori, anche se piove, come ieri. Tu in classe, mentre lui fuori. Eravamo in tre ed è difficile sopportare quella bionda scema di Camila" sorrido, cercando di trovare le parole giuste per spiegarglielo.

"Tre giorni fa, quando mi avete trovata a dipingere la parete della mia stanza, il pomeriggio mi è venuto in mente di colorare la parte dietro il letto, così l'ho chiamato per farmi aiutare. Non volevo assolutamente costringerlo, ma lui è venuto lo stesso. Ci siamo divertiti e mi ha aiutato tanto, soprattutto con la scritta sopra il letto. Ad un certo punto, però, mi ha chiesto se ciò che desideriamo dev'essere espresso ed io gli ho risposto di sì, che ci possiamo pentire di non aver fatto una determinata cosa, che ci possiamo star male per il rimpianto, ma non sapevo che lui mi avrebbe baciata! Poi mi ha lasciata ed è andato via ed io non so cosa pensare, ecco perché evitavo di stare con voi. Non so come guardarlo e non so cosa volesse dire, perché credo che lui lo volesse il bacio, sennò non mi avrebbe fatto quella domanda, ma è anche andato via e.. Sono confusa!" per tutto il tempo ho gesticolato, parlando velocemente ed in modo confuso. Guardo Pandora, che mi osserva con un sorriso quasi vittorioso, ed io aggrotto le sopracciglia. Perché sorride?

"Finalmente me l'hai detto! Quello zuccone di Julian ci ha messo mezz'ora per sfogarsi, tu due giorni" spalanco gli occhi, intuendo subito che lei sa tutto.

"Fammi capire: tu sapevi tutto, ma non mi hai detto niente perché aspettavi che te ne parlassi?" annuisce, mangiando un pezzo di torta alle mele che ha ordinato.

"Ti spiego. È arrivato a casa e sembrava sconvolto, così l'ho seguito per farmi dire cosa fosse successo. Mi ha sbattuto la porta della sua stanza in faccia, così prima l'ho mandato a quel paese, poi gli ho detto che avrebbe potuto parlarmi quando si sarebbe calmato. Infatti, mezz'ora dopo, ha bussato alla porta della mia stanza, nell'esatto momento in cui si stava per terminare l'ultimo episodio di Pretty Little Liars. Che tra parentesi non posso aspettare fino ad aprile" Pandora finisce il suo discorso alzando le mani, per poi risbatterle sul tavolo un po' troppo forte, ma lei non se ne accorge.

Amica della sfortunaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora