24. Aria da innamorati

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Bad Things di Machine Gun Kelly e Camila Cabello risuona nei miei auricolari, mentre io sono intenta a sistemare lo schizzo di cui mi sto occupando in questo momento. Ovviamente, per combattere la noia, ricorro ad una matita e ad un foglio e alla musica per poter disegnare qualcosa e restare concentrata.

È febbraio, le vacanze natalizie sono passate da un mese ormai e mancano tanto.

Il Natale é passato tranquillamente, tra l'ospedale, la casa di riposo e la mensa dei poveri, il divertimento la sera con Pandora e gli altri, le feste a cui abbiamo partecipato, ma, soprattutto, evento che ricorderemo per sempre, il concerto di Halsey ad Atlanta. Era questo il mio regalo per lei, a cui ha gentilmente risposto con un set per l'artista. Più volte si é lamentata che il mio sia stato un regalo costoso e che il suo non valeva niente, ad un certo punto ho semplicemente smesso di ascoltarla.

Quello che ho con Julian non si può definire invece. Passiamo diverse serate insieme, a volte finiamo per dormire e guardare film abbracciati, capitano alcuni baci, ma non sempre, cioé non ogni volta che ci vediamo. Pandora cerca di fare da cupido per noi due, lamentandosi più volte del fatto che é come se fossimo ad un punto morto. Non dico che per me non ci siano problemi, semplicemente non sono esperta di queste cose, dato che non sono mai stata con qualcuno, mentre Julian sì. Non voglio affrettare le cose, ma nemmeno rimanere in questo limbo tra "amici" e "qualcosa di più".

A me lui piace, devo ammetterlo, forse fin troppo. Credevo che il nervosismo, le "farfalle nello stomaco", i brividi, l'accelerazione del battito cardiaco fossero cose che si trovavano solo nei libri. Ma mi devo ritrovare ad ammettere che io provo le stesse cose. Sono agitata ogni volta che devo incontrarlo, mi batte forte il cuore quando lo vedo osservarmi, ho un vuoto allo stomaco quando sono vicina a lui.

Mi riscuoto dai miei pensieri quando mi viene tolta una cuffia dall'orecchio e mi giro per osservare chi mi ha riportata alla realtà. Il soggetto dei miei pensieri, dei miei disegni, dei miei dubbi é accanto a me che mi sorride, con il suo vassoio in mano e sedendosi accanto a me.

"Ehi. Come al solito sei immersa nel tuo mondo" appoggia il vassoio sul tavolo, per poi sporgersi a vedere il mio disegno. Lo osserva per qualche secondo, per poi voltarsi verso di me ed osservarmi con i suoi occhi verde foresta "Quando mi farai entrare nel tuo mondo?"

"Hai già l'accesso" presso le labbra tra loro, cercando di combattere il sorriso che minaccia di uscire, ma che, inevitabilmente, compare.

"Vi prego, devo mangiare, non ho bisogno del vostro diabete" Pandora si siede esattamente davanti a me, poggiando il suo vassoio e sbuffando.

"Cos'é successo? Ennesima discussione con Jack?" domando interessata, rubandole una patatina dal piatto. Lei non ci fa quasi caso, strano, dato che di solito rischia di tagliarmi la mano.

"Macché, deve ancora chiedermi scusa per quello dell'altro giorno. La Tucker mi ha dato da fare una ricerca sulla storia tedesca. Mi domando ancora di quale tipo di droga mi facessi quando ho deciso di seguire quella materia"

"Eri sobrissima. Dicevi che un giorno avresti parlato esattamente come Hitler e forse avresti schiavizzato qualcuno così" replica Julian al mio fianco, prima di bere un sorso d'acqua.

Pandora conclude il discorso sventolando la sua mano, come se volesse scacciare ciò che suo cugino aveva appena detto.

"Oggi c'incontriamo?" mi domanda il ragazzo accanto a me e vorrei dirgli di sì, ma non posso.

"Non pos-"

"Deve uscire con me, microcefalo"

"In realtà, devo incontrarmi con Colton per fare una ricerca di storia dell'arte. Dobbiamo scegliere un pittore da analizzare" alzo le spalle, guardando entrambi.

Amica della sfortunaOnde histórias criam vida. Descubra agora