21. Chiacchiere

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L'ultima ora di filosofia termina, portando tutti noi alunni a trascinarsi verso gli armadietti per lasciare i libri che non ci servono.

Per fortuna, i compiti in classe per questa settimana sono terminati, ma mi manca ancora l'ultima interrogazione di latino.

Ho scelto di fare latino perché era una materia che avevo iniziato già con il mio insegnante e che ho voluto continuare.

Una volta aver preso ciò che mi serve, mi stringo le braccia al petto per il freddo che fa nel corridoio e mi dirigo verso l'armadietto di Pandora.

"Ehi Pand" la saluto, lasciandole un bacio sulla guancia. Ricambia il mio saluto, chiudendo l'armadietto.

"Andiamo? Voglio tornare subito a casa per dormire e studiare fisica, dato che ho avuto un brutto voto alla verifica"

Ci dirigiamo verso l'uscita, dove, ad aspettarci ad un pilastro, c'é Julian.

"Pronte per andare?" Pandora alza gli occhi al cielo e va avanti, mentre io mi limito a rivolgergli un piccolo sorriso.

"Lasciala stare, é un po' nervosa" Julian alza gli occhi al cielo, sorridendomi.

"Non giustificarla. Quando mai non é nervosa?" al parcheggio fuori il cancello scolastico, noto Pandora parlare con qualcuno. Avvicinandomi, riconosco Alvin, che mi sorride non appena mi vede.

"Ciao Hannah" mi saluta con un bacio sulla guancia, evitando Julian, che si fa da parte.

"Alvin! Da quanto tempo! È da un po' che non ci vediamo"

"Lo so. Sono stato un po' impegnato con la scuola e lo sport. Ho pensato di passarti a prendere e trascorrere un po' di tempo insieme" guardo un attimo dietro Alvin, vedendo alle sue spalle Pandora che mi fa cenno di dirgli di sì. Julian la guarda contrariato, spostando poi il suo sguardo su di me. I suoi occhi verdi mi scrutano attenti, facendomi ricordare la sera in cui mi ha baciata. Ma questo non è il momento adatto per pensarci.

"Certo. Dove andiamo?"

"Facciamo un giro, poi decidiamo. Che ne dici?"

"Mi sembra un'idea carina. Inizia a salire in macchina, io saluto Pandora e Julian" Alvin annuisce, salendo sulla sua auto, mentre io abbraccio la mia amica.

"Mi raccomando Hannah, non preoccuparti, sii te stessa e divertiti"

"Oh andiamo! Sappiamo tutti che i ricconi non sanno divertirsi" Julian alza gli occhi al cielo, leggermente annoiato.

"Non starlo ad ascoltare. Quando esce da scuola è più cretino del solito" gli tira una gomitata ed iniziano ad incamminarsi, salutandomi con la mano.

Entro in macchina, dove una canzone a me sconosciuta risuona nell'abitacolo.

Alvin accende il motore, per poi sfrecciare via dal parcheggio.

"Come ti sta andando la scuola?" mi domanda, distogliendo un attimo lo sguardo dalla strada, portandolo su di me.

"Bene, è diverso da come studiavo in Europa, ma bisogna abituarsi" sinceramente mi sento male a raccontargli queste bugie, ma non posso svelare a tutti il mio segreto. Alvin mi sembra un ragazzo molto dolce, ma non mi capirebbe come Pandora e Julian.

"Dove studiavi in Europa?"

"Vienna, in Austria" dico il primo paese che mi viene in mente. "I miei genitori mi hanno fatta tornare perché pensavano che fosse giusto stare accanto alla mia famiglia"

"Che ne dici se ci fermiamo in un bar a prendere una cioccolata calda? Non credo sia carino stare a girare a vuoto cin l'auto. Ci possiamo inventare qualcosa lì"

Amica della sfortunaWhere stories live. Discover now