Capitolo 4

5.2K 241 92
                                    

Mi stavo scervellando molto più di quanto fosse necessario.

Perché diavolo Gabe era tornato in America? A quanto avevo sentito, non se la passava affatto male in Svizzera.

Erano passati solo alcuni giorni dalla cena ben riuscita a casa nostra con lui e io non ero riuscita a trovare pace.

Avevo quella strana convinzione che non fosse tornato solo per il lavoro. A dirla tutta, poi, dubitavo che Anthony lo pagasse meglio del suo vecchio capo.

Avevo bisogno di sapere.

Quella mattina mi svegliai prestissimo, reduce dall'insonnia.

Cowell aveva osservato le mie occhiaie con sospetto per tre giorni, poi mi aveva rimproverata. Le modelle non dovevano rovinare il loro aspetto esteriore per come stavano dentro, dovevano essere sempre perfette. A maggior ragione se si trattava di modelle famose.

A volte odiavo le costrizioni che la mia vita comportava.

Non puoi usare questo shampoo, non puoi mangiare quel cibo, non puoi saltare un giorno di allenamenti, non puoi dormire così poco, non puoi poltrire così tanto...

Cercai di ignorare quei pensieri, che mi avrebbero solo stressata di più, e presi il Macbook di Anthony dall'isola della cucina.

Lo accesi e andai immediatamente alle mail.

Doveva esserci l'e-mail di Gabe da qualche parte, no?

Mentre scorrevo la schermata, arrivò una mail.

Sarah.

Perché Sarah mandava una mail ad Anthony di domenica? Era il suo giorno libero da segretaria.

- Buongiorno. Cosa stai facendo?

Scattai al suono della voce di Anthony, in piedi sull'ultimo scalino.

- Ahm... Volevo trovare... L'indirizzo mail della mia amica... Quella... Sai, non so come contattarla e ho pensato... Ho pensato di trovare qualcosa qui. Come mai Sarah ti manda mail la domenica? - domandai, trovando una sua mail praticamente ogni giorno, anche di due domeniche precedenti.

- Per qualsiasi comunicazione a qualunque ora tutti si rivolgono a lei, che mi riferisce quello che devo sapere, perciò non c'è niente di strano in questo. Magari qualche cliente ci ha contattati.

L'azienda di Anhtony si occupava di assicurazioni: era naturale che qualche cliente potesse avere qualcosa da ridire.

Non volevo fare la fidanzata gelosa che controllava messaggi e mail, ma sentivo che sarebbe stato meglio leggere cosa aveva scritto Sarah. Stavo per cliccare sulla mail, ma la mano di Anthony si posò sulla mia e la ritrasse, stringendola affettuosamente.

- Cosa te ne importa delle mie mail di lavoro... Vieni qui e godiamoci questa bella domenica. Tra l'altro ha nevicato, hai visto?

Stava cercando di distrarmi?

Nascondeva qualcosa?

Avrei letto quella mail, anche se non in quel momento. Non volevo rovinare l'atmosfera.

Finsi di lasciarmi ingannare dal suo sorriso incerto e la presa esitante, mentre mi guidava fino alla finestra del salotto, chiudendo il Macbook.

- Oggi potremmo fare un giro in città. Mangiamo qualcosa al volo e ci dedichiamo allo shopping. Adesso che ci penso, ho bisogno di comprare una camicia nuova, visto che neanche Josefina è riuscita a togliere quella macchia orribile dalla camicia azzurra. - divagò Anthony.

La sua voce non era per niente diversa dal solito: calma, tranquilla e risoluta. Erano le sue mani a tradirlo. Stringere le mie dita nervosamente faceva saltare tutta la copertura.

Spontaneamente mi venne da riflettere su cosa avesse da coprire.

Speravo che non c'entrasse Sarah. Non mi stava tradendo con lei, vero?

Mi accorsi del suo sguardo in attesa solo qualche secondo dopo.

- Scusami, non ti stavo ascoltando. Dicevi?

- Ti ho chiesto se preferivi fare colazione qui o da qualche altra parte. - rispose lui, con un sorriso che diceva "sopporto la tua stupidità solo perché voglio tenerti sulla deviazione di argomento su cui ti ho portata".

Decisamente stava nascondendo qualcosa.

Il fatto che Anthony mi nascondesse qualcosa non mi infastidiva poi tanto, perché di lui mi importava relativamente poco, ma se si trattava di tradimento era un fatto personale. Avrebbe ferito il mio orgoglio a fondo. E se Sarah fosse stata coinvolta, sarebbe stato molto peggio. Non avrei sopportato che Anthony avesse preferito lei a me.

- In realtà è meglio che restiamo qui, così faccio prima per l'allenamento con Cowell. - risposi, pensando alla mail di Sarah, più facile da leggere se fossi rimasta in casa. Per Cowell avrei trovato una scusa.

Anthony sembrò confidare nelle mie menzogne molto più di quando io non facessi nelle sue. Il suo sguardo si assottigliò notevolmente.

- Inizio a pensare che passi con Cowell più tempo che con me. Non mi piace questa cosa, Jess.

Questa non me l'aspettavo.

Potevo inventarmi qualcosa tipo una maschera per il viso che dovevo fare assolutamente oggi?

- Lo sai che è solo un personal trainer, di cosa hai paura? Amo solo te. - lo rassicurai, con la bugia che avevo imparato a dire così bene.

Mi chiedevo, di tanto in tanto, che valore avesse per lui l'amore che sostenevo di provare.

Anthony fece un'espressione piatta, poi si voltò e salì le scale.

Lo sentii aprire una porta e azionare il rubinetto.

Bene, avevo giusto un paio di minuti di tempo.

Aprii di nuovo il Macbook, ancora acceso, e cliccai finalmente sulla mail di Sarah.

__________

APPLE PIE!

Capitolo corto rispetto agli altri, lo so, ma volevo aggiornare oggi.

Scusate per l'assenza, ma domenica era il mio compleanno e sono stata al mare 😻🌞🌊

Ieri mia madre ha pensato bene di imbottirmi di lavoro per compensare e al pomeriggio ci ha pensato Fgrinch a tenermi occupata 😂😂

#ibeipomeriggialternativi💕

Settimana prossima sarò al mare: se riesco scrivo due capitoli in più questa settimana, così da aggiornare almeno, poi riprendo un ritmo più simile a prima.

Baci🌸

Into You (Cameron Dallas)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora