Capitolo 38

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Il mondo non è piccolo.

Il mondo è assolutamente minuscolo.

Quando entrai nella sala d'attesa del dentista, non mi meravigliai di vedere quasi tutte le sedie occupate da vecchietti con la dentiera e madri in piedi con i bambini che muovevano i denti da latte con la lingua.

Quello di cui mi stupii era diviso in molteplici aspetti: la carenza di posti in primis, dato che un vecchio si era appena alzato e vicino a lui c'era una vecchietta che sembrava avesse la lebbra; la presenza di Gabe e del gelataio, vicini di posto; il menefreghismo che percepii al mio ingresso. Erano tutti immersi nelle loro attività, che spaziavano da un telefono ad una rivista di sette anni prima allo sguardo vacuo rivolto alla finestra.

Il gelataio fu il primo ad accorgersi di me e si alzò, facendomi segno di prendere il suo posto.

Lo ringraziai, chiedendomi se fosse così gentile con tutti oppure solo con me.

- Jess? - Gabe alzò gli occhi dal telefono, stupito.

- Oh, ciao. - feci un sorriso ironico, che fece più in fretta a dissolversi che a comparire.

Non sapevo bene come comportarmi con lui, a dire il vero, ma avevo fatto una promessa di matrimonio e fedeltà, il che implicava assoluta freddezza nei suoi confronti. La sua improvvisa dolcezza nello sguardo mi destabilizzò un attimo.

- A proposito dell'altro giorno...

- Sì?

- Teoricamente dovresti interrompermi e dirmi che non te ne frega niente. - ridacchiò Gabe.

Risi anch'io, come ridevo al liceo alle battute stupide dei miei compagni di corso.

- In realtà mi interessa... - sussurrai.

Gabe parve pensarci un attimo e diede un'occhiata a tutte le persone presenti nella sala.

Si volse un po' di più verso di me, per evitare che sentissero tutti, e abbassò la voce.

- Vuoi sapere come stanno davvero le cose?

Perché non parlava e basta? Avevo detto chiaramente più volte che volevo sentire tutta la verità.

Annuii.

- Tanto per cominciare, non so cosa ti abbia detto quella stronza di Carol, ma sicuramente avrà inventato cavolate assurde per farti credere che io sono un uomo senza valori, cattivissimo e tutte queste cose qua. Confermi?

- Insomma, un po' cattivo lo sei a nascondermi le cose per tanto tempo. - scherzai.

Ridacchiò piano.

- Jess, non farti ingannare da lei. È una donna fredda ed opportunista, che vuole solamente la sua parte di eredità. Mio nonno, cui sono restato accanto in questi anni perché era malato, l'ha accontentata in parte: se non mi fidanzo ufficialmente entro marzo, metà del patrimonio andrà a mio cugino Francis e sua moglie, cioè Carol. Capisci perché ha fatto tutta questa fatica pur di allontanarci?

- Che in quello che diceva c'erano delle minchiate l'avevo capito anch'io. Pero' non potevo sapere tutto.

Il mio tono leggero fu estremamente in contrasto con il suo sguardo serio mentre fissò i suoi occhi nei miei.

E mi parve di cogliere le occhiate curiose dei vecchietti in dentiera.

- Possiamo andare fuori... Se... Insomma... - balbettai, un po' a disagio.

- Perderemmo il posto.

- Ci hanno rubato già due turni. - osservai a voce bassa.

Deglutì, senza staccare gli occhi dai miei.

- Jess, io ti amo. Ho aspettato tanto per dirtelo, ma il tempo trascorso equivale alla verità di queste parole. Ti amo e ho giurato a me stesso, quando sono atterrato in America, che non sarei andato via senza di te. 

Ero incantata dalla sua voce bassa e divertita dal pubblico che ci osservava facendo finta di non farlo.

E non trovavo il modo di articolare una risposta.

- Jess?

- Ahm... Me lo dici in una sala d'attesa prima di una visita dal dentista?

- Jess! - rise.

Non poteva neanche immaginare quanto ero combattuta in quel momento.

Che confronto potevo fare fra l'affezione per Anthony e quella per Gabe? Quella che aveva vinto due anni di fedeltà, pace ed armonia. Quella che aveva stravolto la mia tranquillità interiore. 

Mi sembrava di leggere forti grida d'incitamento nella trepidazione che si percepiva nella stanza.

- Io... Io ho accettato di sposarmi con Anthony. - mormorai, come se non avesse la ben che minima importanza.

- E cosa vuoi che m'importi? Ti ho appena detto che ti amo ed esigo una risposta. Le promesse, in fondo, possono sempre essere infrante.

Non avevo mai indagato a fondo su quello che provavo nei confronti di Gabe.

C'era attrazione fisica, c'era una sorta di elettricità persino mentre mi guardava ansiosamente e io non sapevo cosa dire. 

Eppure doveva esserci una ragione se era tornato nella mia vita. Era stato grazie a lui se avevo potuto svegliarmi nei confronti di Anthony. Era stato grazie a lui se avevo trovato dei punti di riferimento.

E quando immersi gli occhi nei suoi, senza pormi freni per contrastare l'attrazione che ci legava, ritrovai qualcosa che avevo perso nel tempo. Era bello sentirsi di nuovo pienamente felici con un solo sguardo pieno d'amore.

Era sconvolgente come avessi la possibilità di vederlo sempre.

Ed era scioccante come Anthony continuasse ad avere un posto infinitamente inferiore nella mia testa mentre ragionavo su una scelta che avrebbe potuto cambiare la mia vita per sempre.

Pensai per un attimo al brivido di partire con Gabe all'improvviso, due valigie in mano e il cuore leggero, lo spirito frizzante per una decisione repentina in pieno stile giovanile.

Mi ero sempre imposta di fare la donna matura, di prendere le cose con più serietà e di smetterla di pensare come una ragazzina in preda ad una tempesta ormonale, ma in quel momento mi sembrava incredibilmente facile abbattere quell'ostacolo.

Perché era così che lo vedevo: un ostacolo alla mia felicità.

- Ti amo anch'io, Gabe. - sussurrai, prendendogli il viso fra le mani e baciandolo.

Tutto intorno a noi esplose in bastoni battuti contro il pavimento per l'entusiasmo, mani che applaudivano e grida di bambini esultanti.

Avevo ritrovato il mio paradiso.

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I WANNA STAY UP ALL NIGHT!

Così, doppio aggiornamento a caso.

E la coerenza? Nella scatola delle scarpe.

C'è chi sarà contento e chi minacciosamente arrabbiato.

Non sono esattamente pronta, ma voi fatevi pure avanti ahah.

Cosa ne pensate?

Ah e la foto non c'entrava niente ma era figa 😊😊

Baci bellezze 

Into You (Cameron Dallas)Where stories live. Discover now