115- Wreak

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Doncaster

Era sera, erano più o meno passate le quattro ed uscire con Harry non era affatto nei miei programmi; ad essere onesta lo consideravo qualcosa che probabilmente non mi sarebbe mai passato nell'anticamera del cervello, fino a qualche giorno prima.

E forse, per una piccola parte della mia mente, l'idea di aver accettato la sua proposta era ancora straordinariamente sbagliata.

E sinceramente, proprio per quanto assurda potesse essere stata la mia scelta, non avevo alcuna intenzione di considerarla una vera e propria uscita, la nostra.

Alla sola idea di aver indossato dei jeans nuovi per fare un giro con quello che era Harry Styles, il fratellastro del mio ex ragazzo, mi venivano i brividi.

Eppure mi ritrovavo in bagno, ferma difronte allo specchio con un mascara tra le mani e la malsana idea di conciarmi in maniera carina per inaugurare quello che sarebbe potuto sembrare un appuntamento, agli occhi degli altri.

E non a caso, non appena mi chinai verso lo specchio per poter applicare al meglio quel mascara, qualcosa mi fece sobbalzare.

'Hai un appuntamento?' La voce di mio fratello creò in me un'infinità serie di emozioni; ognuna di esse facilmente collegabile alla rabbia.

Ed era così da tempo ormai, da quella volta in cui aveva ben deciso di presentarsi con Zayn e di rovinare quella che sarebbe potuta essere una bella serata.

Da lì il nostro rapporto era crollato letteralmente, confermando ogni mia teoria su quanto Louis stesse immensamente cercando di prendere le distanze da me.

Non parlavamo più come una volta, o forse, ad essere onesti, non parlavamo affatto.

Le nostre conversazioni si limitavano al buongiorno e alle poche cose che comprendevano la routine quotidiana.
Per il resto, tutto ciò che comprendeva il nostro rapporto, non era altro che strane occhiatine da parte mia e numerosi commenti cattivi da parte sua, ad ogni mio intervento.

Era diventato un rapporto monotono e simile a quello dell'ottanta percento dei fratelli; rapporto che mai avrei pensato di avere con Louis.

'Oh no, Louis', una risatina scappò dalle mie labbra e non potei far a meno di pensare a quanto divertente sarebbe potuto sembrare, se avessi davvero deciso di impazzire e di frequentare Harry: 'ma nel caso ne avessi uno, saresti il primo al quale non lo direi', conclusi.

Tornai poi a truccarmi, facendo come se non fosse ancora lì, fermo sull'arco della porta che per sbaglio avevo lasciato aperta.

'Ancora con questa storia?' Sembrò irritato dalla mia affermazione, ma non mi preoccupai minimamente di quale fosse il suo stato d'animo.

'Ricordo male o hai portato con te il mio ex ragazzo ad una festa dove sapevi che non sarei andata da sola?' Era forse la millesima volta che affrontavamo quel discorso, seppur senza guardarci in faccia, ed ogni volta finiva per sbuffare ed andarsene a metà conversazione.

Atteggiamento che da sempre avevo considerato immaturo da parte sua e decisamente comprensibile, visto che persino lui sapeva quanto stronzo fosse stato, quella notte.

Ma quella volta, a differenza di tutte le altre conversazioni lasciate a metà e sull'orlo di una perenne incomprensione; Louis sembrò stancarsi e rispondere.

Hostage II - ZAYNWhere stories live. Discover now