127- Eraser

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Bradford

La fine della storia, mi lasciò letteralmente con la bocca asciutta, con qualche battito in meno e con un costante dolore al petto che non potei evitare o controllare minimamente.

Fu strano sentirgli dire quelle parole, sentirle dalla persona in questione e non dover più pensare che quella fosse soltanto una una mia patetica supposizione.

Ma ancor più di questo, il fatto che lui fosse tornato in Inghilterra per lei, soltanto per lei e per farsi perdonare.
Fu come se per un attimo lo avessi sentito sminuire il mio dolore e paragonare ciò che aveva fatto a me con ciò che invece aveva fatto con Chloé, reputandolo più importante.

Furono tanti i pensieri che mi affollarono il cervello, tanti i ragionamenti contorti e le frasi che avrei voluto dire per andarmene e rinchiudermi da sola, a casa.

Ma tutto ciò che potrei fare, fu deglutire rumorosamente l'amaro che quelle parole mi avevano lasciato in bocca e voltarmi con sicurezza verso di Zayn: 'hai mai pensato al male che invece hai fatto a me?' Domandai con freddezza, puntando i miei occhi nei suoi.

'Ah no, perdonami, io non sono stata così tanto stupida da telefonarti!' Esordii subito dopo, sarcasticamente,prima che potesse aprir bocca per rispondere. 

Feci una risatina e mi alzai di colpo dal letto, questa volta davvero intenta a non sedermi mai più e a tornarmene a casa.

'Ascolta Bee...' cercò di dire, mentre con tutte le mie forze mi costringevo a non ascoltare ancora cos'avesse da dire ed andarmene da quel posto, prima che fosse troppo tardi: 'ho fatto del male a te prima di tutti', ammise.

'So di averti ferita quando me ne sono andato e quando hai scoperto tutte quelle cose...'

'Se non fossi venuta nella tua fottutissima casa, saresti partito senza dirmi niente!' Stillai, voltandomi di scatto nella sua direzione e puntandogli un dito addosso: 'saresti sparito, senza motivo, mentre la notte prima te la spassavi con me nel letto di tuoi fratello!'

Dissi tutto velocemente, rinfrescando quei ricordi anche nella mia mente che ormai sembrava essere abituata ed impassibile a quelle vicende. 

Ma Zayn non si lasciò prendere dalle mie urla, continuò a guardarmi mortificato e rispose con voce pacata, per la millesima volta: 'proprio per questo me ne sono andato'.

'Perché sennò non riuscivi a tenerti il cazzo nelle mutande!?' Domandai sconcertata, con un piccolo spiraglio di divertimento che speravo davvero fosse in grado di irritarlo.

E lui scosse il capo con noncuranza, andando a fissare le sue mani unite ed impedite da ogni singolo movimento, che per la prima volta probabilmente sembravano infastidirlo decisamente. 

'Non volevo che finisse così questo incontro', si lamentò a bassa voce, scuotendo il capo.

'Nemmeno io volevo che finisse così la nostra storia', lo seguii, con altrettanta rabbia.

Zayn tornò subito a guardarmi, sorprendentemente ancora paziente, nonostante gli stessi gridando contro tutte quelle cose che da tempo desideravo rinfacciargli: 'Bee, io volevo dimenticarti', spiegò con calma, sospirando: 'me ne sono andato soltanto per questo, fregandomene completamente di Chloé'.

Hostage II - ZAYNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora