134- Unfair man

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Bradford

In un istante mi catapultai in piedi dal letto, lontano dal corpo di Bee e lontano da ogni singolo sospetto.

E pensai quasi di aver risolto il problema, quando presi quella minima distanza necessaria per non farle credere di aver appena dormito nello stesso letto della mia ex fidanzata.
Ma nonostante tutto, sapevo che sarebbe servito a ben poco, una volta che Chloé avrebbe messo piede nella stanza ed avrebbe sorpreso Bee nella nostra camera da letto, distesa sul letto che spesso condividevamo.

Mi sarei potuto trovare persino nello scantinato e probabilmente Chloé avrebbe fatto comunque una sceneggiata.

E non a caso, come ogni volta che più temevo qualcosa, tutto si riconfermò realtà soltanto qualche secondo dopo, portando a far quasi esplodere il mio cuore all'interno del petto.

Chloé si presentò davanti alla porta frettolosamente, pronta per dirmi qualcosa, ma restò immobile, ferma sull'arco, con lo sguardo inchiodato su di Bee e con gli occhi letteralmente stravolti dalla tristezza, quando la vide.
Le sue iridi la analizzarono, prestarono attenzione ad ogni minimo particolare del suo corpo e della sua presenza lì, lasciando che il suo silenzio potesse corrodermi dentro e far crescere in me un'ansia intramontabile.

'Posso spiegarti', intervenni, seppur nel modo più patetico e banale possibile.

E non mi ascoltò minimamente, quando parlai.

Persino Bee, che da quando aveva visto Chloé era rimasta pietrificata ma comunque piuttosto tranquilla, aveva totalmente ignorato la mia affermazione.

Restarono a guardarsi per qualche secondo: Bee osservava la mia nuova ragazza con interesse e calma, mentre Chloé fissava il mio passato con rabbia e sconvolgimento.
Sembrava essere una di quelle situazioni da film, perfettamente imbarazzanti ma nello stesso tempo troppo terrificanti per pensare a quanto stupido potessi sembrare.

E in fine, dopo una lunga pausa di agonia e torpore, Chloé si decise a voltarsi nella mia direzione e a sfogare finalmente tutto quel silenzio che per qualche secondo mi aveva fatto tremare letteralmente, facendomi pensare al peggio.

'Sei davvero un bastardo, Zayn'.
I suoi occhi erano stretti in due linee sottili, i suoi denti serrati e il suo sguardo sconcerto mi fissava, mentre parlava e desiderava spezzare una ad una le mie ossa: 'nemmeno facciamo in tempo a tornare in Inghilterra che già mi trovo la tua ex fidanzata nel letto', valutò, indicando Bee, ancora ferma e silenziosa al suo posto: 'non è abbastanza patetico?' Chiese.

Una risatina amara prese parte alla conversazione e i suoi piedi, contemporaneamente, fecero qualche passo oltre la soglia, per condurre il suo corpo nella mia direzione: 'mi stai tradendo!' Allargò le braccia, abbastanza furiosa e scioccata da non riuscire a realizzare tutto con totale convinzione.

'Benvenuta nel club', sentii dire alle sue spalle, da parte di Bee, con un tono parecchio seccato.

'Chloé, non è come...' feci per ribattere, per trovare qualcosa da dire in un momento nel quale probabilmente non mi sarei dovuto azzardare ad aprir bocca; e infatti lei mi azzittì subito, strillando: 'non è come sembra!?' Domandò, anticipando ciò che forse avrei detto.

E di tutta risposta sbuffai sonoramente, alzando gli occhi al cielo, particolarmente irritato dalla sua prepotenza.

'Da quanto va avanti questa storia?' Chiese, arrivando a pochi centimetri da me, ancora intenta ad indicare Bee come una stupida ragazza che si era appena rivelata d'intralcio: 'da quanto vai a letto con lei, eh!?' Continuò, imperterrita.

Hostage II - ZAYNWhere stories live. Discover now