Capitolo 6

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UN PESO SUL CUORE

Flora osservava Avalon che leggeva quelle pagine. Ansiosa, picchiettava le dita contro le labbra. Avalon leggeva, leggeva, e dalla sua espressione non si poteva leggere nulla. Poi il professore alzò lo sguardo verso la fata e sospirò.

"Allora?" Chiese Flora, impaziente.

Avalon sospirò ancora, poi, con aria estremamente seria, rispose:

"Beh, Flora, effettivamente è quello che stavi cercando."

"Davvero?" Chiese Flora con un gran sorriso, poi però s'incupì. "Ma c'è qualcosa che non va, vero?"

"Non esattamente... insomma, Flora, tu hai chiaramente detto di non volerti fermare davanti a nulla."

"S-sì, è ciò che ho detto."

"In effetti qui c'è scritto che una keimerina può condividere il potere del proprio cuore della natura con un'altra persona, che, attenzione, è diverso se fosse con un pianeta, che è quello che dovresti fare con Sakoma, come mi hai spiegato."

"Sì." Annuì Flora.

"Ebbene, condividere questa magia con un'altra persona significherebbe condividere con lei la tua anima, il tuo cuore."

Flora poggiò la schiena alla sedia, colpita. Avalon andò avanti:

"Il cuore della natura ha immensi poteri, ogni singolo ciondolo è stato forgiato dallo spirito primordiale dell'Inverno stesso, ed è intriso della magia della Natura. Le keimerine non lo condividevano con il primo che passava."

"Ci credo, lei parla di cuore, di anima."

"È così. Mi hai detto che il tuo amico ha dato la propria essenza vitale a Vymarna, è giusto?"

Flora annuì.

"Condividendo con lui il tuo cuore della natura compenserai quella parte che ora gli manca, anche se la sua essenza sarà di Vymarna. In altre parole, lui rimarrà legato al pianeta ma voi due sarete legati insieme, indissolubilmente, e dato che il rubino protegge te proteggerà anche lui."

"Potrebbe essere un tantinino più chiaro sul 'legati indissolubilmente'?" Chiese Flora, un po' preoccupata.

"Flora, in parole davvero, davvero povere, sarebbe un matrimonio mistico. Dipenderete l'uno dall'altro, anche se non sarà come con Vymarna, se l'uno soffre non soffrirà anche l'altro, ma è certo che avrete una sintonia che sarebbe impossibile per gli altri."

"Oh..." Flora trattenne il respiro per qualche secondo come se metabolizzare la notizia e respirare allo stesso tempo fosse troppo difficile.

"Le keimerine non esistono da secoli, e questo rito non viene compiuto da altrettanto tempo, mi stupisce che ce ne sia ancora traccia." Disse Avalon sfogliando il libro, Flora però non riuscì a lasciare andare l'argomento con tanta leggerezza.

"Ma non sarà una cosa reale. Cioè, insomma, non chiamiamolo matrimonio mistico, chiamiamolo soltanto rito, sarebbe meglio. E poi, insomma, voglio dire, alla fine non cambierà la vita a me e neppure a lui, cioè, a lui sì, ma non per me."

"Flora, non prenderla con tanta leggerezza, è davvero una cosa seria, una scelta che va presa con cura." Le disse Avalon con apprensione.

"Sarebbe l'unico modo?" Chiese Flora storcendo le labbra.

"Sinceramente? Credo proprio di sì. L'essenza vitale del tuo amico ce l'ha Vymarna e non c'è modo di riprendersela, ormai scorre dentro Linphea stessa, l'unico modo per sollevarlo da questo peso sarebbe questo."

Bocciolo D' InvernoWhere stories live. Discover now