Capitolo 26

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SILENZI

"Scusa." Disse Flora, notando che lui aveva sentito dolore mentre lei lo ripuliva. Brandon, che rimaneva voltato verso la finestra, non disse nulla. Lei strinse le labbra e non aggiunse altro. Con delicatezza gli aveva ripulito il torso e le braccia, poi con la mano gli voltò il viso verso di lei.

"Fai piano." Disse Brandon, guardandola per un attimo, poi abbassò lo sguardo.

"Certo." Replicò lei con un cenno, con un'espressione seria, preoccupata. Fece piano, gli ripulì il viso con l'acqua fresca tenendogli una mano sulla guancia. Lui non le rivolse lo sguardo. L'unico rumore nella stanza era quello della garza che veniva bagnata e poi strizzata, degli asciugamani presi e poi riposati che spostavano gli oggetti sul comodino. Fu un silenzio pesante quello che accompagnò Flora nella ripulita di quelle ferite, di quel sangue coagulato che si era fermato sul suo corpo e sul suo viso.

"Domani, quando starai un po' meglio, potrai farti un bagno, ma per ora direi che va bene così." Disse quindi lei, posando l'asciugamano. Lui seguì il gesto con lo sguardo ma non lo alzò verso di lei. Flora sospirò e sedette di nuovo vicino a lui, con le mani in grembo, e disse: "Userò la magia per curarti, sarà molto più semplice e ti sentirai meglio prima." Brandon, guardando verso la finestra, non rispose. Lei prese un respiro, spazientita dalla preoccupazione. "Brandon, so che è stata un'esperienza..."

"... no!" Esclamò lui di scatto, voltandosi verso di lei e finalmente guardandola negli occhi. Flora ne fu sorpresa, rimase a bocca aperta. "Non lo sai! Smettila di fingere che sai sempre le cose! Puoi farmi il favore di stare zitta?!" Sbottò lui, accigliato. Flora rimase impietrita. Deglutì, contenendo l'agitazione e il dispiacere.

"S-sì, mi... mi dispiace." Concluse lei dopo un secondo, con voce tremante. Brandon si voltò di nuovo verso la finestra, dunque lei poggiò le mani sulle sue ferite ed utilizzò la magia curativa su di lui. Non disse altro, e lui nemmeno. Passarono ore, e di fuori il cielo scuro della notte cominciava a schiarirsi. Quando la sua magia fu compiuta, Flora gli fasciò le ferite, e l'unico suono che in quelle ore Brandon emise fu qualche gemito di dolore. Quando Flora ebbe finito non disse nulla, ma si alzò, prese le cose che erano sul comodino per portarle a lavare, e si avviò verso la porta senza dire una parola. Poggiò la mano sulla maniglia, ma rimase ferma un secondo. Si voltò verso il giovane, ma lui teneva lo sguardo fisso verso la finestra, allora lei sospirò con dolore e lasciò la stanza. Fu in quel momento che Brandon si voltò verso la porta, con aria addolorata. Colpì il materasso sotto di lui, con rabbia, e poggiò la testa allo schienale del letto.

Flora si mosse silenziosamente fra i corridoi di un palazzo che ancora dormiva. Riportò in lavanderia ciò che aveva utilizzato e poi raggiunse sua sorella. Miele dormiva, lei fece piano per non svegliarla e andò a mettersi vicino a lei, ma non riuscì a dormire. Rimase sveglia, aspettando che il sole sorgesse del tutto, e pensò. Pensò a cosa potesse essere sucesso su Whisperia, si chiese cosa gli avessero fatto esattamente per ridurlo in quello stato pietoso. Musa e Aisha non avevano avuto occasione di raccontare nulla quella notte. Pensò al suo atteggiamento, si chiese cosa lo stesse facendo soffrire tanto, cosa lo rendesse tanto arrabbiato. E si chiese se non fosse arrabbiato proprio con lei, in fondo era lei quella che lui non aveva guardato, a cui non aveva sorriso e che non aveva abbracciato. Anche se debolmente, queste cose le aveva fatte con i suoi amici. Ormai la odiava, era questa la verità. E lei non poteva sopportarlo.

"Ehi, già sveglia?" Chiese Miele, strofinandosi gli occhi. Flora era vicino a lei, tenendola stretta. Sorrise.

"Sì."

"Come sta Brandon?" Chiese ancora la ragazzina, girandosi e abbracciandola, appoggiando la testa sul suo seno.

"Ora un po' meglio." Rispose Flora, accarezzandole i capelli. "Era conciato davvero male, credo che se non fosse arrivato qui non avrebbe neanche superato questa notte."

Bocciolo D' InvernoOnde histórias criam vida. Descubra agora