Capitolo 25

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DUE CUORI SPEZZATI NON NE FANNO UNO INTERO

"Ecco, siamo arrivati!" Esclamò Roy, indicando il porto poco distante da loro. Erano ancora in volo, così Musa incitò Polaris a creare della nebbia che potesse coprirli, dunque aprirono la mappa fornitagli da Timmy e Tecna e procedettero per l'incantesimo di localizzazione.

Proprio sotto di loro, sul vascello di don Pedro de Ataide, Brandon si trovava nella cabina del capitano, e con loro c'erano anche mastro Bart e la strega Iduna. Brandon teneva le labbra serrate ed era un fascio di nervi; cercava di contenere il dolore e tenersi in piedi e, cosa più importante, di tenere la testa alta e guardare negli occhi il pirata.

"E così, la magia della Natura di Linphea ti scorre in corpo." Esordì don Pedro, seduto alla sua scrivania.

"Sono umano." Ribadì Brandon, a denti stretti.

"Un umano che sembra alquanto sofferente." Puntualizzò Iduna, appoggiata alla scrivania, a braccia incrociate. Brandon distolse lo sguardo. "Sarai anche umano, ma hai un legame magico con Vymarna, la Natura."

"Un legame," Disse don Pedro, "che con la magia nera potrebbe essere trasferito, e poi invertito." Brandon gli rivolse immediatamente lo sguardo, scioccato.

"Sei pazzo. Non puoi farlo." Dichiarò il giovane.

"Iduna potrebbe farlo, fa parte della congrega Sanguini, loro sono antiche quasi quanto Vymarna." Spiegò tranquillamente don Pedro.

"Perché mai vorresti legarti a Vymarna?! È uno strazio! È... la tua vita non sarà più tua, sarà sua!" Disse Brandon, accigliato. Il pirata assottigliò gli occhi e sorrise, gettò uno sguardo a mastro Bart, ridacchiando, e l'uomo tarchiato rise, dunque don Pedro replicò:

"Cosa cerchi di fare? Psicologia inversa? Credi che sia uno stupido?"

"Beh... sì." Rispose Brandon, alzando le spalle. Don Pedro si alzò di scatto, sbattendo le mani sulla scrivania. "... ma, è vero ciò che ti ho detto, niente psicologia. La tua vita le apparterrà, in un modo o nell'altro..."

"Beh, in questo caso ti solleverò da tale peso, se è questo che chiedi." Brandon sgranò gli occhi.

"Perché vuoi farmi questo?!" Don Pedro alzò entrambe le sopracciglia.

"Oh, non sembri uno che odia tanto la sua situazione..."

"... ho detto che non è bello, ma ne ho bisogno." Ammise Brandon, abbassando lo sguardo. Il pirata accennò un sorriso.

"E come mai?"

"Affari personali."

"Oh, affari personali, capisco, capisco... anche i miei sono affari personali: se mi lego a Vymarna Iduna invertirà il legame e sarà lei a dipendere da me, ergo, sarà Linphea, un intero pianeta, ad essere sotto il mio dominio."

"No, non puoi farlo."

"Certo che può farlo." S'intromise Iduna. "La mia congrega può farlo, quindi non mi resta che capire meglio come funziona il legame. Vieni con me." Iduna stava per fare un passo ma Brandon la fermò.

"No! Aspetta! Aspetta, ti prego." La strega lo guardò in attesa, così come don Pedro. "Ho... ho bisogno di questo legame, ne ho davvero bisogno."

"Credi che m'importi?" Chiese don Pedro, alzando un sopracciglio.

"Ti chiedo solo questo: non privarmi di Vymarna." Pregò Brandon. Poi distolse lo sguardo, allontanandosi da quel posto anche solo per un momento, dimenticando il dolore. "Solo così potrà tornare su Linphea, è l'unico mezzo che Vymarna ha per riammetterla. Un ramo spezzato non si ricuce insieme sull'albero."

Bocciolo D' InvernoWhere stories live. Discover now