Capitolo 14

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NOTIZIE

"Andrà tutto bene." Disse Flora, cercando di tranquillizzarlo, mentre era stretta a lui.

"Deve per forza, non sopporterei un'altra delusione da parte sua." Replicò il soldato. La strinse più forte, facendole capire che non era ancora pronto a lasciarla andare. Fu però Chatta ad obbligarli ad allontanarsi apparendo in mezzo a loro, Flora le rivolse uno sguardo di disappunto e tutto quello che disse la fatina fu:
"Allora, novità?"

"Sì." Rispose Brandon, e lei si voltò verso di lui, fluttuandogli di fronte.

"Sei riuscita a starmi ancora più antipatica, e direi che è un record." Chatta gli rivolse una smorfia, poi lo scudiero la prese per il vestitino per spostarla e rivolgersi a Flora. "Credo che dovremmo avvisare gli altri, ed anche andare ad Alfea per parlarne con Faragonda. Per l'altra cosa, direi che mi hai convinto... mi convinci sempre... andrò su Linphea, voglio capire cosa succede per poi dedicarmi a questa cosa di Logan. Va bene?"

"Va bene, sappi che sono molto fiera di te." Rispose Flora con un sorriso.
Chatta si schiarì la voce e la sua fata si limitò ad alzare gli occhi al cielo. "Io ora però devo tornare su Sakoma."

Brandon strinse le labbra e annuì, dunque la keimerina si rivolse a sua sorella e alla sua fatina facendo loro capire che era tempo di andare.
Quella sera stessa i ragazzi si connessero in una videochiamata interplanetaria e Brandon comunicò loro della decisione presa da Faragonda. Le loro reazioni furono non troppo entusiaste, ma almeno leggermente sollevate: avevano qualcuno che avrebbe potuto utilizzare la magia oscura, e non era uno di loro, quindi loro non correvano rischi; nessuno lo disse, per non dar prova del proprio intimo egoismo, ma una parte di Brandon gli diceva che suo fratello sarebbe stato il capro espiatorio di tutta quella storia. Quando terminò la chiamata, Brandon stava per andare ma Sky lo fermò.

"Posso chiederti come stai?" Chiese il principe mentre il suo amico era alla porta; ci era arrivato in un attimo, quasi come se volesse scappare dalla stanza del suo migliore amico.

Abbozzò un sorriso e scosse la testa.
"Sto bene, come vuoi che stia? Abbiamo finalmente qualcuno che può aiutarci, è una buona notizia."

"Questo lo so." Replicò Sky, assottigliando gli occhi, Brandon rimase alla porta. "Ma mi chiedevo che effetto ti facesse dover lavorare con tuo fratello, doverlo rivedere..."

"Io... cercherò di non farmi toccare dalla cosa più di tanto... non si è comportato troppo bene con noi."

"Con te." Lo corresse Sky, con espressione seria, cercando di capire cosa ci fosse sotto il sorriso del suo amico. "Non si è comportato bene con te. Né nell'ultima occasione, né ancora prima, sbaglio?" Brandon tentennò, poi disse:" No, certo, ma... credo che ora sia meglio che vada, domattina devo andare su Linphea, pare che la melissa voglia parlarmi. Buonanotte." E così lasciò la stanza senza dare a Sky il tempo di dire altro.

Il giorno dopo, su ognuno dei pianeti su cui si trovava un membro della squadra, il cielo rimase squarciato in due, basso, coperto, e rossastro. I sovrani tennero dei discorsi e cercarono di spiegare al loro popolo che non c'era niente di cui preoccuparsi e che presto tutto si sarebbe risolto. Alcuni pianeti la presero meglio di altri, come Solaria, che si fidava ciecamente della corona e osannava i sovrani; altri peggio, come Eraklyon, dove sorsero confusioni e dove gli alti borghesi contestarono il principe Sky a più riprese durante il suo discorso.
Brandon arrivò al palazzo di Linphea poco dopo che Crystal e i suoi genitori avessero terminato il loro discorso. Notò il nervosismo appena entrò a palazzo: tutti sembravano estremamente affaccendati. Quando gli chiesero cosa ci facesse lì, chi fosse e cosa volesse, Brandon rispose che doveva vedere la melissa perché la sua pixie lo aveva informato che volevano vederlo. Le guardie capirono di cosa si trattasse, a quanto pareva il palazzo di Linphea era più una sorta di friendly environment, come lo avrebbe chiamato Timmy, dove tutti erano amici e si scambiavano braccialetti dell'amicizia custodendo l'uno i segreti dell'altro. Brandon non parlò, ma la sua espressione diceva tutto ciò che stava pensando. Fu condotto dalla melissa in quella che sembrò una marcia, salirono sulla torre del palazzo, dove viveva Martha. Le scale divennero sempre più strette e alte fino a quando non raggiunsero una porta di legno ricoperta da rampicanti. Una delle guardie bussò alla porta con quattro tocchi e la porta si aprì per magia. O forse no, perché una volta aperta si poté vedere l'artefice: Daisy.

Bocciolo D' InvernoWhere stories live. Discover now