Capitolo 11

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UN AIUTO PREZIOSO

"Selina ed Eldora sapranno sicuramente aiutarci." Stava dicendo Bloom mentre con i suoi amici s'inoltrava nella foresta fiorita di Gardenia.

"Speriamo..." Borbottò Musa, da dove si trovavano si poteva vedere il campo di lanusie, segno che il cottage di Eldora era vicino.

"Dunque questa Selina è una fata che ha usato magia nera... siete certi che potete fidarvi di lei?" Chiese Jackson, scettico.

"Certo, Selina è cambiata." Rispose Flora, finalmente più a suo agio ora che Stella le aveva cambiato i vestiti con uno schiocco di dita. Al posto del completo elegante che aveva indossato quella mattina ora portava soltanto una canottiera e degli shorts.

"Le persone non cambiano." Disse Jackson, con un tono un po' cupo.

"Certo che cambiano, nella vita si cambia sempre." Ribatté Flora. "Non siamo mai gli stessi, tutto quello che ci accade ci cambia."

"Non potrei essere più d'accordo." Disse Helia, sorprendendo la sua ragazza. "A volte cambiano tanto che ti chiedi se le abbia mai conosciute davvero." Flora si voltò verso di lui e lo guardò negli occhi, riuscì a leggerli e ciò che vide non le piacque. Fu distolta dal borbottio generale che si alzò pochi istanti dopo.
Superate le lanusie la squadra raggiunse il cottage di Eldora ma, dopo aver bussato e chiamato, si accorsero che non c'era nessuno.

"Non possiamo davvero essere tanto sfortunati!" Esclamò Aisha, indietreggiò e guardò il cottage, con una mano sulla fronte per coprirsi dal sole.

"Oh, andiamo, non è mica sfortuna, è solo un contrattempo!" Replicò Flora, in parte felice. Dentro di sé sperava di spendere molto tempo per quella faccenda così da evitare il rientro su Sakoma con il principe. Poi Musa attirò l'attenzione di tutti chiedendo:

"Ehi, ragazzi, cos'è questo?" Indicò un piccolo campanellino posto sul davanzale della finestra, lo suonò e improvvisamente apparve il viso di Eldora, forse di dimensioni un po' troppo grandi.

"Al momento non sono in casa, sono quindi uscita, non credo di esserci e non aver sentito il campanello! Sarei davvero svampita altrimenti!" L'ologramma rise. "Se non è urgente ripassa un altro giorno, se lo è dimmi perché e aspettami, mi occuperò di far sapere alla vera me che mi stai aspettando e ritornerò il prima possibile! Cioè, lei ritornerà!" L'ologramma rise ancora.

Musa guardò i suoi amici, avevano tutti la sua stessa espressione perplessa. "Ehm... siamo le Winx e abbiamo bisogno del tuo aiuto." Disse la fata della musica, l'ologramma sparì.

"Alla faccia della segreteria telefonica." Fischiò Brandon.

"Beh, non ci resta che aspettarla." Dichiarò Bloom, e così sedette su una sedia lì fuori al portico. Passò un po' di tempo e alcuni dei ragazzi cominciarono ad essere impazienti, chi camminava in tondo, chi faceva il giro del cottage notando particolari. Jackson e Sky cominciarono una conversazione sulla politica, alla quale poi si unì Aisha, mentre Timmy e Helia si presero del tempo per parlare camminando fra le lanusie.

"Mi dispiace davvero, Timmy, non credevo che fra te e Tecna potessero nascere certi problemi." Disse Helia, col viso scuro.

"Già, e quel che è peggio è che a lei sembra non importare minimamente! Sai che sono il primo a non essere troppo affettuoso, ma almeno qualche sforzo lo faccio per mostrarle che la amo, che per me è importante. Lei invece... credo sia legittima un po' di gelosia da parte mia, e il fatto che a lei non importi, che non faccia niente per rimediare..."

"Timmy, ricorda che Tecna è zenithiana, per lei è davvero difficile."

"Lo so, lo so, ma non le sto chiedendo la luna. Ora siamo su due pianeti diversi e ci sentiamo molto meno rispetto a prima, vorrei solo che a lei importasse." Timmy sospirò, poi, lasciando perdere i petali di lanusia con i quali stava giocherellando, chiese: "E tu, come stai? Non è stato un gran ritorno il tuo..."

Bocciolo D' InvernoOnde histórias criam vida. Descubra agora