Capitolo 13

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LA FARFALLA PRIGIONIERA

Flora e Miele erano nella biblioteca del palazzo di Sakoma, insieme a Chatta, col naso nei libri. Fuori aveva cominciato a piovere e le gocce battevano insistentemente contro le grandi vetrate. Furono interrotte da qualcuno che bussò alla porta, Flora dunque diede il permesso di entrare.

"Lady Flora," Esordì la giovane donna che fece qualche passo dentro, Flora cercò di trattenere il suo viso dal mostrare irritazione di fronte a quel titolo che le era stato conferito ora che era la fidanzata del principe. "chiedo scusa per l'interruzione, ma ci sono delle persone per voi."

"Persone?"

"La principessa di Andros, il principe di Eraklyon, la principessa di Solaria, la principessa di Domino e altri. Non mi era stato detto che ci sarebbe stato un incontro politico questa mattina eil principe è fuori e non è stata preparata la sala..."

"... va bene." La interruppe Flora, alzandosi e rimettendo ordine sul tavolo. "Non preoccuparti, non c'è bisogno di alcuna sala." Miele e Chatta la seguirono mentre Flora si avviava all'uscita.

"Volete che mandi a chiamare il principe?"

"Non ce n'è alcun bisogno, e ti prego di non avvertire neanche la baronessa."

"Come desiderate." Annuì la giovane, fece per accompagnare Flora ma lei si rifiutò e così la servitrice ritornò al suo lavoro a passo spedito.

"Cosa ci fanno tutti qui?" Chiese Miele, mentre seguiva sua sorella giù per le scale.

"Non lo so." Rispose Flora, "ma dev'essere successo qualcosa."

Le due sorelle raggiunsero in fretta i loro amici che erano rimasti ad aspettarle di sotto, una volta accolti, Flora li guidò nella serra. Camminando, nessuno parlò: e perché sentivano di star facendo un qualcosa di segreto, o almeno era quella la sensazione che trasmetteva l'espressione di Flora, e perché effettivamente nessuno sapeva niente del perché Helia e Brandon li avevano chiamati con urgenza chiedendo loro di recarsi immediatamente su Sakoma. Solo Tecna borbottava con Sky a proposito dell'incontro delle Comunità scientifiche sul fatto che non si fidava affatto di Alexander e che lasciarlo lì forse era stata una cattiva idea e, in maniera del tutto inaspettata, Timmy lanciò delle frecciatine alla sua ragazza proprio a proposito del dottore. La fata era troppo sveglia per non coglierle ma non trovò le parole giuste per replicare.

"Wow, Flora, questo posto è fantastico!" Esclamò Bloom, ammirando la serra una volta che Flora li aveva fatti entrare, sebbene un po' di fretta.

"Grazie." Replicò Flora, dando un'occhiata svelta al proprio lavoro e accennando un sorriso. "Ma mi dite cosa ci fate tutti qui?" Chiese poi.

"Che accoglienza!" Disse Stella con sarcasmo, Flora sospirò, mantenendo la calma.

"Stella, non è che non abbia voglia di vedervi, ma qui le cose sono complicate..." Sospirò ancora, poi incrociò le braccia e chiese ancora:" Allora, che succede?" Nessuno rispose, nessuno sapeva. Flora guardò Brandon, e poi guardò Helia. Conosceva entrambi e capì che qualcosa li stava turbando, dunque guardò Brandon negli occhi, chiedendogli con lo sguardo di risponderle, e fu proprio quello che fece lo scudiero:

"È successa una cosa. Su Linphea." Flora si accigliò, Miele anche. "Le ombre l'hanno attaccata, sono arrivate e hanno ricoperto tutto, hanno oscurato il pianeta... quasi fino alle sue viscere."

"Come stai?" Chiese allora Flora con la stessa espressione seria e le braccia incrociate, non appena lui finì di parlare. Lui le rivolse prima uno sguardo sorpreso ma poi rispose:

"Sto bene, Vymarna si è difesa, è stato solo grazie a Lei che ci siamo liberati delle ombre."

"E grazie alla magia della Natura abbiamo potuto interrompere la soggiogazione delle ombre." Aggiunse Helia, dato che Brandon si era fermato.

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